L’Irlanda vorrebbe andare a caccia degli All Blacks, ma deve difendersi dagli attacchi inglesi (e non solo)
Con il prologo statunitense rappresentato dalla sfida tra Galles e Sudafrica, con le due compagini (in campo con XV sperimentali) che, a Washington, hanno dato vita ad un match tirato sino all’ultimo, si è ufficialmente aperto il caldissimo giugno ovale, caratterizzato da Test Match di estremo interesse. La serie tra Nuova Zelanda e Francia, proprio come quelle tra Sudafrica ed Inghilterra, ed Australia contro Irlanda (senza dimenticare il tour gallese in Argentina e quello italiano in Giappone) non solo consolideranno o modificheranno le gerarchie sul campo, ma avranno un peso notevole anche sul World Rugby Ranking.
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Chi guida la speciale classifica di World Rugby?
Come facilmente immaginabile, in vetta al ranking mondiale, attualmente, ci sono gli All Blacks, con un margine di sicurezza sulle prime inseguitrici: quasi 5 punti sull’Irlanda seconda, e oltre 7 sull’Inghilterra terza. L’Australia è immediatamente nella scia dei britannici, mentre nella top 5 è entrato di prepotenza, proprio questa settimana, il Galles di Warren Gatland, che, con il successo sul Sudafrica, ha scavalcato sia la Scozia che la selezione della Rainbow Nation.
All’interno di questa fascia di vertice, la corsa, almeno in questo giugno, sembrerebbe ridotta alla seconda (e terza) piazza, con i tuttineri saldi in testa, e l’Irlanda pronta a dar battaglia (alle 3 rivali suddette) per mantenersi sui secondo gradino del podio. L’aritmetica, però, tiene aperta una clamorosa possibilità, agli uomini di Joe Schmidt, di uscire da questo mese di scontri come leader del rugby mondiale. Se, infatti, la selezione dell’Isola di Smeraldo dovesse vincere tutte e tre le partite in Australia con almeno 15 punti di scarto, e gli All Blacks perdessero (almeno) una gara contro la Francia, Sexton e compagni salirebbero sul trono platonico di Ovalia.
Graduatoria top 5: Nuova Zelanda 93.99, Irlanda 89.11, Inghilterra 86.23, Australia 85.49, Galles 84.45;
Cosa si muove appena dietro?
Scozia (in tour tra nord e Sudamerica) e Sudafrica (nonostante l’impegno impervio contro la banda di Eddie Jones), scalzate proprio in questi giorni dai primi 5 posti dai dragoni gallesi, non sono poi così distanti dai britannici, e con un buon giugno potrebbero risalire prepotentemente la china, anche se, per motivi diversi, non sarà affatto banale. I ragazzi di Townsend, nelle prime due gare, hanno tutto da perdere. Vincere con Canada e USA, infatti, non porterebbe punti, mentre perdere sarebbe mortifero per il saldo punti della classifica. Battere l’Argentina a domicilio, invece genererebbe un grande balzo in avanti. La selezione di Rassie Erasmus, invece, reduce dal KO statunitense, dovrà superare l’ostacolo inglese, cercando di vincere almeno un incontro nella serie contro i ragazzi di Eddie Jones, per non sprofondare. Più lontane Francia e Argentina, che, per altro, avranno impegni decisamente probanti (Nuova Zelanda e Galles). I galletti potrebbero rimanere con la classifica invariata, visto che, in caso di sconfitte, non subiranno variazioni di punti (causa distanza dagli All Blacks). Più delicate, invece, le sfide dei Pumas, che pagherebbero pesantemente eventuali sconfitte in serie con i dragoni. A completare la top 10, infine, ci pensano le Fiji.
Graduatoria dalla posizione 5 alla 10: Scozia 83.83, Sudafrica 82.77, Francia 79.10, Argentina 78.22, Fiji 77.93;
Zona Italia
Gli azzurri si presentano al doppio duello con i nipponici, dopo il successo contro Yamaha, partendo dalla piazza numero 14. Per la prima volta da parecchio tempo a questa parte, la nazionale di Conor O’Shea si ritrova con la possibilità di affrontare una compagine che staziona dalle proprie parti nel ranking (almeno oltre la posizione 10), e potrebbe capitalizzare la cosa, addirittura superando il team giapponese in caso di doppio successo ad Oita e Toyota. Andare incontro ad un paio di vittorie significherebbe, verosimilmente, scavalcare anche Georgia e Tonga, affacciandosi così a ridosso della top 10. Spartirsi i due match asiatici con i Brave Blossoms, invece, permetterebbe agli azzurri di migliorare leggermente l’attuale quota punti, ferma attualmente a 71.10, mentre rientrare in Italia con due sconfitte sarebbe estremamente negativo, con Ghiraldini e compagni che rischierebbero di finire dietro anche ad USA e Samoa.
Graduatoria dalla posizione 10 alla 15: Giappone 75.66, Georgia 73.96, Tonga 71.87, Italia 71.10, USA 69.23;
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