Ai ragazzi di Fabio Roselli serve una vittoria (o all’occorenza due punti) per evitare la lotta retrocessione. Kick-off alle ore 18:30
Il destino dell’Italia è ancora nelle proprie mani al Mondiale Under 20. A Bèziers, gli azzurrini guidati da Fabio Roselli si giocheranno la possibilità di confermarsi all’interno delle prime otto squadre juniores al mondo oppure tornare subito alla lotta salvezza, a cui ci eravamo ormai mestamente abituati nel corso del decennio. Contro l’Argentina, però, servirà un’altra nazionale: non quella scialba e prevedibile vista contro Inghilterra e in parte Scozia, ma la versione più elettrica, coesa ed efficace dell’ultima parte di Sei Nazioni.
Rispetto al torneo continentale, la rassegna iridata sembra richiedere ulteriori livelli di adattamento, intuito e velocità d’esecuzione, che però Lamaro&co. non sono riusciti ancora a superare. Saranno bastati quattro giorni per decriptarne i codici d’accesso? Talvolta può bastare poco per ritrovare la scintilla e rimettersi in moto, ma i compiti a casa per gli azzurrini non riguardavano solo lo scrollarsi di dosso qualche scimmia dalle spalle, ma anche ritrovare la giusta quadratura del cerchio a livello strategico e tattico.
In particolare, nelle prime due giornate a sollevare diversi punti interrogativi è stata la fase difensiva, spesso sfilacciata e spregiudicata nel salire rapidamente a togliere spazio all’attacco in alcuni frangenti dei match. I Pumitas, dal canto loro, hanno dimostrato di essere una squadra con linee di corsa non banali e di avere a disposizione ottimi ball carrier, senz’altro capaci di punire quelle iniziative individuali portate con troppa superficialità dagli azzurri in fase di non possesso.
Gli azzurrini dovranno anche ritrovare il brio e la vivacità offensiva che spesso erano stati marchi di fabbrica nelle migliori partite di questo biennio, un po’ smarriti invece fin qui e visti contro l’Inghilterra solo in occasione della splendida meta segnata da Koffi.
Un’eccezione, quella marcatura, che conferma la regola: quando l’Italia riesce ad entrare in ritmo, sa esprimere un gioco corale di ottima qualità, che può contare su un pacchetto di mischia molto mobile e dinamico e su trequarti dotati di buona tecnica. Finora, purtroppo, non lo ha quasi mai fatto vedere.
Per tentare l’assalto all’Argentina, vittoriosa in maniera più convincente dell’Italia contro la Scozia, Fabio Roselli si affida a Di Marco in mediana al posto di Rizzi, inaspettatamente impreciso e poco lucido nelle scelte fin qui, e con Casilio come numero nove. Come estremo ci sarà Alessandro Fusco al posto di Biondelli, la cui assenza fuori dai 23 fa pensare ad un infortunio per il giocatore di Viadana, mentre Coppo e Koffi vengono rimpiazzati da De Masi e Manni. Intoccabile la prima linea, fiore all’occhiello della squadra e trascinatrice di una mischia quasi sempre in avanzamento.
Una vittoria garantirebbe agli azzurrini almeno l’accesso al mini torneo per i piazzamenti dal quinto all’ottavo posto, che sarebbe certa anche con una sconfitta con doppio punto di bonus. Tutto diventerebbe ben più complicato se dovesse arrivare una sconfitta senza bonus; in quel caso, l’Italia dovrà riporre le proprie speranze anche in risultati favorevoli dagli altri campi.
Calcio d’inizio alle ore 18:30, diretta streaming sulla pagina Facebook FIR e su The Rugby Channel.
Le formazioni
Italia: 15 Alessandro Fusco, 14 Andrea De Masi, 13 Matteo Moscardi, 12 Damiano Mazza, 11 Giovanni D’Onofrio, 10 Filippo Di Marco, 9 Nicolò Casilio, 8 Lodovico Manni, 7 Michele Lamaro (C), 6 Jacopo Bianchi, 5 Matteo Canali, 4 Niccolò Cannone, 3 Michele Mancini Parri, 2 Matteo Luccardi, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Niccolò Taddia, 17 Guido Romano, 18 Matteo Nocera, 19 Davide Ruggeri, 20 Antoine Koffi, 21 Luca Crosato, 22 Antonio Rizzi, 23 Albert Einstein Batista
Argentina: 15 Santiago Carreras, 14 Leopoldo Herrera, 13 Juan Pablo Castro, 12 Santiago Chocobares, 11 Mateo Carreras, 10 Juan Bautista Daireaux, 9 Gonzalo Garcia, 8 Bautista Pedemonte, 7 Santiago Grondona, 6 Joaquin De La Vega, 5 Lucas Paulos, 4 Salvador Ochoa, 3 Mayco Vivas, 2 Leonel Oviedo, 1 Rodrigo Martinez
A disposizione: 16 Agustin Milet, 17 Gonzalo Hughes, 18 Lucio Sordoni, 19 Santiago Ruiz, 20 Juan Ignacio Molina, 21 Manuel Nogues, 22 Joaquin De La Vega Mendia, 23 Ignacio Mendy
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