Esordio in stagione per i tuttineri, con tre Barrett e due Whitelock. Bleus con qualche assenza importante. Kick-off alle ore 9:35
La serie tra All Blacks e Francia presenta temi molto interessanti sul presente e il futuro delle due nazionali. Considerando le diverse assenze tra le fila dei Bleus, sembra difficile per la squadra di Jacques Brunel poter pensare di tornare in patria con lo scalpo dei migliori al mondo in una delle tre partite, ma se c’è una cosa che il mondo ovale ha imparato dall’ultimo Sei Nazioni sui transalpini è che non possono essere proprio sottovalutati, anche quando non sono gli infortuni a privare l’allenatore di diversi elementi preziosi della rosa.
L’ultimo torneo continentale non ha certamente riconsegnato il French Flair (ma potete guardare la loro Under 20, se necessitate) ai più noti esponenti di questa corrente, ma a Brunel non sembrava interessare più di tanto. Il CT si è concentrato sul fissare alcuni punti cardini come la difesa, le fasi statiche e l’avanzamento con i ball carrier per sfruttarne tutte le qualità fisiche. Che sono tante, almeno quelle, mentre di talento puro i Bleus abbondano fino a un certo punto.
Da questo punto di vista, i rientri di Teddy Thomas e Anthony Belleau rappresentano un fattore importante per dare quel cambio di passo ad una squadra potente ma allo stesso tempo anche poco creativa, senza contare gli innesti di due furetti come Morgan Parra e Maxime Medard.
Le assenze, però, sono altrettanto pesanti, ed è l’argomento che più di tutti può frenare i toni entusiastici attorno alla Francia: per tutto il tour mancheranno Guirado, Camara, Tauleigne Poirot, Vahamahina e Machenaud, mentre Wesley Fofana potrebbe rientrare per le prossime due partite. Il reparto con più incognite? La terza linea, dove al fianco di Gourdon ci saranno i giovani Sanconnie e Cancoriet (tre cap a testa). A dare certezze, invece, ci saranno Douymarou e capitan Bastareaud in mezzo al campo, fondamentali per gli equilibri dell’intero sistema francese.
I tanti cambi effettuati rispetto al XV tipo individuato nel corso del Sei Nazioni (ben dieci volti nuovi se confrontato alla formazione schierata contro l’Inghilterra), tuttavia, potrebbero aver fatto perdere quegli automatismi su cui Brunel avrebbe potuto costruire un leggero vantaggio rispetto agli All Blacks, che sono invece alla loro prima gara stagionale e potrebbero ingranare più lentamente
La squadra di Steve Hansen riparte dopo un 2017 unico nel suo genere, a partire dal pareggio nella serie contro i Lions fino alle tante partite in cui i campioni del mondo hanno sofferto più di quanto si potesse immaginare (contro Argentina e Australia in casa, o nella trasferta in Scozia).
Il CT deve fare a meno di Read, Retallick, Sonny Bill Williams e Dagg, ma l’incredibile profondità di cui dispone il movimento neozelandese permette allo staff di dormire sonni piuttosto tranquilli. Luke Whitelock è di fatto l’unica incognita a numero otto, viste le sole due presenze in campo internazionale, mentre in seconda linea e sulla trequarti la coperta è lunga.
A coprirla di fatto è un’intera famiglia, con Scott in seconda e Jordie come estremo. Barrett, ovviamente. Con Beauden, sono entrati nella storia: mai tre fratelli avevano giocato insieme negli All Blacks. Una circostanza così rara che fa passare in secondo piano anche la contemporanea presenza in campo di un’altra coppia di fratelli, i Whitelock: insieme a Luke, ci sarà anche il capitano Sam.
Da segnalare il ritorno in campo dopo i sei mesi sabbatici di Ben Smith, spostato all’ala e dirimpettaio di Rieko Ioane, che vorrà riprendere il pallottoliere da dove l’aveva lasciato (ovvero undici mete nelle prime tredici presenze in nazionale).
Ad Auckland il calcio d’inizio è fissato per le 9:35, diretta tv su Sky Sport 2.
Le formazioni
All Blacks: 15 Jordie Barrett, 14 Ben Smith, 13 Anton Lienert-Brown, 12 Ryan Crotty, 11 Rieko Ioane, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Luke Whitelock, 7 Sam Cane, 6 Liam Squire, 5 Scott Barrett, 4 Samuel Whitelock (c), 3 Owen Franks, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody
A disposizione: 16 Nathan Harris, 17 Karl Tu’inukuafe, 18 Ofa Tuungafasi, 19 Vaea Fifita, 20 Ardie Savea, 21 TJ Perenara, 22 Damian McKenzie, 23 Ngani Laumape
Francia: 15 Maxime Médard, 14 Teddy Thomas, 13 Mathieu Bastareaud (c), 12 Geoffrey Doumayrou, 11 Remy Grosso, 10 Anthony Belleau, 9 Morgan Parra, 8 Fabien Sanconnie, 7 Kelian Gourdon, 6 Judicaël Cancoriet, 5 Yoann Maestri, 4 Paul Gabrillagues, 3 Uini Atonio, 2 Camille Chat, 1 Dany Priso
A disposizione: 16 Adrien Pélissié, 17 Cyril Baille, 18 Rabah Slimani, 19 Bernard Le Roux, 20 Alexandre Lapandry, 21 Baptiste Serin, 22 Jules Plisson, 23 Gael Fickou
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.