Sia Erasmus sia Jones sperimentano per virtù o per necessità. Calcio d’inizio alle ore 17:05
Sudafrica e Inghilterra arrivano al primo Test Match con la necessità di rispondere a diversi interrogativi. Che impronta darà Rassie Erasmus ai suoi Springboks, per esempio: seguirà la via maestra del rugby verticale e votato alla supremazia fisica, o virerà verso un ibrido più moderno per conciliare le caratteristiche di tutti i giocatori? E ancora: riuscirà l’Inghilterra a risolvere i problemi emersi nel corso del Sei Nazioni nel breakdown e in attacco?
Erasmus si discosta da alcune scelte del suo predecessore Coetzee, cambiando innanzitutto l’intero triangolo allargato inserendo una sicurezza come Willie le Roux (ma assente in nazionale dal novembre 2016) e due esordienti come Nkosi e Dyantyi, pericolosi se ben imbeccati palla in mano.
Si rivede anche Faf de Klerk, cavallo pazzo di Sale che affiancherà un Pollard attorno a cui graviteranno gran parte delle responsabilità creative della squadra, mentre in mischia Siya Kolisi sarà il primo capitano nero in 127 anni di storia della nazionale. Occhi puntati sui giovani Lukhanyo Am e Jean-Luc du Preez, che hanno un’occasione importante per prendersi definitivamente la maglia da titolare.
L’Inghilterra, dopo tre sconfitte consecutive, deve assolutamente voltare pagina. Lo fa con diversi volti nuovi rispetto al canonico impianto dell’ultimo anno. Ci sono Henry Slade, Tom Curry, Nick Isiekwe, Kyle Sinckler e Jamie George dal primo minuto, mentre Elliot Daly sarà l’estremo. Dopo una lunga e logorante stagione, sarà interessante capire in che condizioni fisiche gli inglesi arriveranno al triplo appuntamento, considerando anche i ben noti metodi usuranti di lavoro di Jones.
Il CT australiano decide di tornare a puntare sul doppio playmaker Ford-Farrell, che potrebbero mettere sotto grande pressione nel gioco tattico al piede le due giovani ali esordienti degli Springboks. La vera chiave di volta, però, potrebbe essere Billy Vunipola, il cui ritorno sarà di notevole impatto per un attacco inglese davvero asfittico nel Sei Nazioni.
All’Ellis Park di Johannesburg calcio d’inizio alle ore 17:05, diretta su Sky Sport 2.
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 S’busiso Nkosi, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian de Allende, 11 Aphiwe Dyantyi, 10 Handré Pollard, 9 Faf de Klerk, 8 Duane Vermeulen, 7 Jean-Luc du Preez, 6 Siya Kolisi (c), 5 Franco Mostert, 4 RG Snyman, 3 Trevor Nyakane/Wilco Louw, 2 Bongi Mbonambi, 1 Tendai Mtawarira
A disposizione: 16 Akker van der Merwe, 17 Steven Kitshoff, 18 Wilco Louw/Thomas du Toit, 19 Pieter-Steph du Toit, 20 Sikhumbuzo Notshe, 21 Ivan van Zyl, 22 Elton Jantjies, 23 Warrick Gelant
England: 15 Elliot Daly, 14 Jonny May, 13 Henry Slade, 12 Owen Farrell (c), 11 Mike Brown, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 Tom Curry, 6 Chris Robshaw, 5 Nick Isiekwe, 4 Maro Itoje, 3 Kyle Sinckler, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola
A disposizione: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Joe Marler, 18 Harry Williams, 19 Brad Shields, 20 Nathan Hughes, 21 Ben Spencer, 22 Piers Francis, 23 Denny Solomona
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.