I Dark Blues vincono ad Edmonton (10-48) una gara dominata dal primo minuto. Ottime indicazioni per Townsend in vista dei prossimi impegni
Canada e Scozia si affrontano nel loro primo test match estivo sul terreno di gioco sintetico del Commonwealth Stadium di Edmonton, una gara importante per entrambi gli head coach. Townsend, infatti, vuole dare continuità al buon 6 Nazioni disputato dai Dark Blues con tre risultati positivi in questo “tour delle Americhe” dando anche spazio a giocatori che non hanno avuto molta occasione di vestire la maglia della Nazionale con l’intento di ampliare le possibilità di scelta in vista della RWC2019, mentre Kingsley Jones ha il focus puntato sulla qualificazione alla prossima Coppa del Mondo, obiettivo finora fallito dalle Maple Leaves che hanno un’ultima possibilità nel playoff di novembre.
Il ritmo della gara è subito altissimo e la Scozia riesce, nel primo quarto, a mettere a referto un piazzato di Hidalgo-Clyne (dopo che un’azione in velocità aveva portato i Dark Blues ad un passo dalla linea di meta canadese) e la bella meta di Byron McGuigan (una delle sorprese dello scorso autunno) servito al largo sulla sinistra alla perfezione da un passaggio lungo di Lang (dopo che il pack scozzese aveva vinto una mischia chiusa sul lato destro d’attacco) oggi al debutto con la maglia della Nazionale.
La Scozia va vicinissima alla marcatura in altre due occasioni, con Hidalgo-Clyne e Ruaridh Jackson, ma la prima nota negativa del match è la punizione concessa in mischia ordinata dopo il giallo rimediato da Noah Barker (per un colpo proibito nei confronti di Fraser Brown) – bravo, in questa occasione, l’ex Warriors Sears-Duro a mettere in difficoltà Berghan.
La Scozia non molla la presa e continua a dare ritmo alle proprie giocate, trovando la seconda meta con Jackson al 33′ – servito da un riciclo dopo che una maul avanzante, soluzione già provata numerose volte oggi, si era fermata sui 5m canadesi. Hidalgo-Clyne trasforma per il 3-15 con cui le squadre vanno a riposo.
Il Canada nel primo tempo fatica ad uscire dalla propria metà campo ma riesce comunque a mettere in campo una prestazione positiva, mostrando un’attitudine decisamente migliore rispetto alle gare perse contro Stati Uniti e Uruguay, segno che il lavoro di Kingsley Jones sta iniziando a dare i suoi frutti. Le Maple Leaves riescono a mettere a referto solo un piazzato di O’Leary, ex apertura di Connacht (nato a Cork) ma devono fare i conti, oggi, con una squadra al momento fuori dalla loro portata – nonostante solo Fraser Brown, uscito anzitempo dal campo per infortunio, fosse presente nel XV che ha battuto l’Italia a Roma nell’ultima giornata del 6 Nazioni.
La Scozia trova la terza meta nella prima azione della ripresa, con Turner che chiude l’ennesima rolling maul e Hidalgo-Clyne che trasforma per il 3-22 ma il Canada ha una buona reazione, portandosi subito nei 22m avversari e andando oltre la linea con Phil Mack (la difesa scozzese, però, riesce a tenere l’ovale alto). L’arbitro torna sul vantaggio e il Canada sceglie la penal’touche ma ancora una volta la difesa scozzese nega la gioia agli avversari, bloccando anche questa avanzata.
Un minuto dopo, però, il Canada viene premiato con una meta tecnica, concessa dal direttore di gara per un intervento piuttosto sconsiderato di Ruaridh Jackson – che interrompe, da ultimo difensore, un’azione potenzialmente pericolosa per gli avversari con un in-avanti volontario, regalando sette punti alle Maple Leaves e il vantaggio numerico per i prossimi dieci minuti.
Townsend sposta Adam Hastings (anch’egli al suo debutto assoluto) apertura e la Scozia torna a macinare gioco, andando ancora oltre la linea di meta avversaria con Magnus Bradbury (ottima prova quest’oggi per il rientrante terza linea di Edinburgh, alla prima marcatura con la maglia della Nazionale). Kinghorn, che poco prima era stato fermato ad un palmo dalla linea avversaria, si incarica della trasformazione che fissa il punteggio sul 10-29, regalando alla Scozia diciannove punti di vantaggio quando si entra nell’ultimo quarto di una gara ormai virtualmente già chiusa.
Il Canada adesso non riesce più a reagire e la Scozia può ingrossare il tabellino. Al 65′ la meta di Murray McCallum, al termine di un’azione multi-fase e con vantaggio concesso dal direttore di gara, viene annullata per un’irregolarità di Harris al breakdown; il direttore di gara torna sul vantaggio, la Scozia sceglie la penal’touche e Turner chiude la maul con la seconda meta personale, ripetendosi ancora al 71′ per un clamoroso hat-trick (10-41).
Lewis Carmichael, servito da Kinghorn, trova un buco nella difesa canadese e ci si infila, andando fino in fondo per la settima e ultima meta del match. Kinghorn trasforma, il Canada, a tempo scaduto, ha l’ultimo possesso e ottiene tre punizioni consecutive, entrando nei 22m avversari ma ancora una volta il grande lavoro della difesa scozzese col turnover impedisce alle Maple Leaves di farsi pericolose.
Finisce 10-48, ottima prestazione della Scozia che regala a Townsend molti spunti interessanti in vista delle prossime uscite.
Canada: 15 Pat Parfrey, 14 Jeff Hassler, 13 Doug Fraser, 12 Nick Blevins, 11 DTH van der Merwe (c), 10 Shane O’Leary, 9 Phil Mack (cc), 8 Luke Campbell, 7 Matt Heaton, 6 Lucas Rumball, 5 Evan Olmstead, 4 Paul Ciulini, 3 Jake Ilnicki, 2 Ray Barkwill, 1 Noah Barker
A disposizione: 16 Eric Howard, 17 Djustice Sears-Duru, 18 Cole Keith, 19 Conor Keys, 20 Dustin Dobravsky, 21 Andrew Ferguson, 22 Cole Davis, 23 Theo Sauder
Marcatori Canada
Mete: meta tecnica (46′)
Trasformazioni:
Punizioni: O’Leary (13′)
Scozia: 15 Blair Kinghorn, 14 Lee Jones, 13 Chris Harris, 12 James Lang, 11 Byron McGuigan, 10 Ruaridh Jackson, 9 Sam Hidalgo-Clyne, 8 David Denton, 7 Jamie Ritchie, 6 Magnus Bradbury, 5 Grant Gilchrist (c), 4 Ben Toolis, 3 Simon Berghan, 2 Fraser Brown, 1 Allan Dell
A disposizione: 16 George Turner, 17 Jamie Bhatti, 18 Murray McCallum, 19 Lewis Carmichael, 20 Luke Hamilton, 21 Ali Price, 22 Adam Hastings, 23 Mark Bennett
Marcatori Scozia
Mete: McGuigan (8′), Jackson (33′), Turner (42′, 67′, 71′), Bradbury (54′), Carmichael (78′)
Trasformazioni: Hidalgo-Clyne (34′, 42′), Kinghorn (55′, 71′, 78′)
Punizioni: Hidalgo-Clyne (3′)
Matteo Mangiarotti
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