Mondiale Under 20: l’Italia gioca la rivincita contro l’Australia

Diverse assenze per gli azzurrini, per stanchezza o noie muscolari. Calcio d’inizio alle 16:30

andrea de masi italia under 20

ph. World Rugby

Lo scorso anno la situazione di Italia e Australia era completamente capovolta: i Wallabies si classificarono al quinto posto nella classifica globale, mentre gli azzurrini strapparono l’ottavo posto solo grazie alla rullata degli Springboks sui Pumitas.

La stessa sfida del Mondiale Under 20 2017 si riproporrà oggi pomeriggio a Narbonne ma dopo due percorsi opposti rispetto a trecentosessantacinque giorni fa, ed è difficile a non credere alla cattiva sorte per un abbinamento del genere: ritrovarsi di fronte un avversario come l’Australia, nonostante il miglior risultato nella storia della nazionale, non sarà un segnale divino della dea bendata, ma è certamente una grande occasione per prendersi una rivincita.

A Tbilisi, l’Under 20 di Orlandi e Troncon non andò oltre un 42-19 contro i Wallabies, a cui gli azzurrini riuscirono a tenere testa solo per una parte del match. La differenza qualitativa e tecnica, alla fine, emerse quasi inesorabilmente e fua ccentuata soprattutto da un indemoniato Izaia Perese, centro autore di una tripletta. L’attuale giocatore dei Reds questa volta non ci sarà per sopraggiunti limiti di età, ma all’Australia il talento non manca di certo nonostante la stentata fase a gironi (una vittoria contro il Giappone, due sconfitte contro Galles e All Blacks).

Pur non avendo mai avuto una nazionale straordinariamente competitiva (appena tre volte nelle prime quattro, l’ultima volta nel 2011), i Wallabies possono contare comunque su un organico di ottimo livello, certamente attrezzato per battere l’Italia e sfruttarne i punti deboli (i palloni alti per esempio, o una difesa balbettante nell’uno contro uno).

Gli azzurri dovranno andare oltre i propri limiti per poter pensare di contrastare gli aussie. Una base di partenza c’è ed è il primo tempo contro l’Argentina, in particolare per il cinismo in fase offensiva e la qualità dell’attacco azzurro. Allargando lo sguardo, invece, nella partita di giovedì scorso la squadra di Roselli ha messo in mostra pregi e difetti piuttosto riconoscibili: ha saputo ben combinare le abilità dei suoi migliori ball carrier con la rapidità e la buona tecnica dei trequarti, ma ha anche sofferto nel difendere l’ampiezza del campo e scivolare al largo.

Il prezzo del Mondiale

Per Roselli e lo staff, preparare la partita contro i Wallabies ha presentato anche qualche difficoltà per quanto riguarda la forma fisica di diversi giocatori chiave. Stanchezza e problemi muscolari e questioni disciplinari, in una competizione a ritmi serrati come il Mondiale Under 20, del resto sono fattori da tenere in considerazione, e hanno costretto a modificare pesantemente la formazione rispetto a quanto visto finora.

Le assenze di Fischetti e Bianchi (squalificato per il resto del torneo) rappresentano una perdita significativa per il pacchetto di mischia, di cui il pilone e il terza linea sono elementi cardine, mentre al centro la coppia formata da Damiano Mazza e Matteo Moscardi sembrava aver acquisito una discreta intesa (ed entrambi sembrano talenti molto interessanti). Chi li sostituirà avrà un compito non poco complicato.

Gli altri cambi riguardano il triangolo allargato, dove Albert Einstein Batista e Michelangelo Biondelli rilevano De Masi (spostato al centro) e Fusco, mentre in seconda linea Iachizzi prende il posto di Canali. Dopo quella contro l’Inghilterra, per gli azzurrini potrebbe essere la partita più difficile del Mondiale, ma fare pronostici in questi casi (e in una competizione del genere) rischia di essere un azzardo.

Dal match tra azzurrini e Wallabies uscirà la sfidante di Galles-Argenina, l’altra semifinale valida per un piazzamento tra il quinto e l’ottavo posto.

Calcio d’inizio alle ore 16:30, diretta streaming sulla pagina Facebook FIR e su The Rugby Channel.

Le formazioni

Italia: 15 Michelangelo Biondelli, 14 Albert Einstein Batista, 13 Andrea De Masi, 12 Francesco Modena, 11 Giovanni D’Onofrio, 10 Filippo Di Marco, 9 Nicolò Casilio, 8 Lodovico Manni, 7 Michele Lamaro (c), 6 Davide Ruggeri. 5 Edoardo Iachizzi, 4 Niccolò Cannone, 3 Michele Mancini Parri, 2 Matteo Luccardi, 1 Guido Romano;
A disposizione: 16 Niccolò Taddia, 17 Leonardo Mariottini, 18 Matteo Nocera, 19 Matteo Canali, 20 Antoine Koffi, 21 Luca Crosato, 22 Antonio Rizzi, 23 Alessandro Fusco;

Australia: 1 Harry Hoopert, 
2 Efi Ma’afu,
 3 Tom Ross, 
4 Angus Blyth, 5 Harry Hockings, 6 Michael Wood, 
7 Fraser McReight, 
8 Pat Tafa, 9 Ryan Lonergan, 10 Hamish Stewart, 11 Jordan Petaia, 12 Bayley Kuenzle, 13 Semisi Tupou, 14 Matt McTaggart, 15 Lawson Creighton;
A disposizione: 16 Matt Faessler, 17 George Francis, 18 Charlie Hancock, 19 Hugh Margin, 20 Rory Suttor, 21 Tate McDermott, 
22 Will Harrison, 23 Mack Hansen;

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