Dal ritiro, intanto, Canna fa autocritica: “Non possiamo permetterci di essere al di sotto degli standard che ci vengono richiesti”
L’Italia si avvicina al secondo ed ultimo Test Match contro il Giappone, che chiuderà la stagione degli azzurri. Dopo la pesante sconfitta per 34-17 a Oita, la carovana si è spostata a Kobe e si è allenata sui campi del club nipponico dei Kobelco Steelers, che presto accoglieranno in squadra Dan Carter e possono contare sulla guida tecnica di Wayne Smith.
Nella giornata di martedì, gli uomini di Conor O’Shea hanno svolto una doppia seduta: campo e palestra la mattina, strategia e tattica nel pomeriggio. Dal lavoro degli azzurri sul campo, come riporta Gazzetta.it, sembrerebbero previsti due cambi nella formazione per la sfida di sabato: Jake Polledri, in panchina dopo un piccolo problema fisico nella prima sfida e autore di un paio di cariche eccezionali quando è entrato, subentrerà a Licata nel XV titolare, mentre Jayden Hayward prenderà il posto di Mattia Bellini, alle prese con un infortunio alla caviglia sinistra.
L’ingresso dell’estremo italo-neozelandese dovrebbe portare invece Minozzi all’ala, come accaduto in ogni partita disputata dal Sei Nazioni in avanti. Hayward e il padovano hanno spesso mostrato un’ottima intesa in campo ma per brevi spezzoni di gioco, ragion per cui diventerà interessante capire che impatto potrà avere il contemporaneo impiego dal primo minuto di due tra i giocatori più pericolosi della nazionale in fase offensiva.
Nel consueto incontro con i media locali, invece, è stato Carlo Canna a parlare del difficile momento azzurro e della preparazione all’ultima gara stagionale. “Ripartiamo dai primi quaranta minuti di Oita, dove nonostante tanti errori difensivi e imprecisioni in attacco siamo rimasti comunque in partita” – ha detto l’apertura delle Zebre, un po’ a sorpresa rimasta fuori dalla lista dei 23 per la prima partita e utilizzato con il contagocce da febbraio in poi dallo staff tecnico (appena 33′ in quattro partite su sei).
“Il nostro work rate non è stato all’altezza del livello internazionale. Può essere dovuto ad un aspetto fisico o mentale, ma resta il fatto che non possiamo permetterci, a questo livello, di essere al di sotto degli standard che ci vengono richiesti dallo staff e dalla scena internazionale”.
“Abbiamo sicuramente margini di crescita, ma non è possibile che noi, gli stessi atleti che hanno disputato un buon campionato con le proprie franchigie e conoscono il sistema di gioco dell’Italia, non riusciamo a replicare in campo con la Nazionale ciò che proviamo in allenamento – ha detto Canna nella sua autocritica generale – Dobbiamo correggere gli errori. Siamo qui per vincere per noi stessi, ma anche per tutto il movimento italiano”.
Giovedì mattina, alle ore 7 italiane, verrà annunciata ufficialmente la formazione dallo staff tecnico.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.