È l’ultima partita per Daniel Hourcade alla guida dei Pumas in piena crisi. Highlanders reduci dalla sconfitta negli Stati Uniti
Argentina e Scozia si sfidano a Resistencia con un obiettivo comune: dimostrare a se stessi e al mondo di essere una squadra migliore di una settimana fa. Ma se per i Dark Blues la sconfitta contro gli Stati Uniti sembrava essere quantomeno un unicum nel loro percorso, i due Test Match insufficienti giocati dai Pumas contro il Galles erano l’ennesimo segno di una malattia lentamente arrivata alla sua fase terminale.
Daniel Hourcade, stando alle sue stesse parole, lo aveva compreso già prima dell’inizio di questa finestra internazionale, quando aveva accennato alla Federazione la possibilità di dimettersi. L’annuncio dell’addio alla nazionale è invece arrivato a ferita riaperta, dopo il secondo pesante ko casalingo a Santa Fe che ha messo in mostra tutte le contraddizioni e i difetti di una squadra incapace di traslare sulla scena internazionale i progressi dei Jaguares nel Super Rugby.
Forse anche alla luce del fatto che “il mio messaggio non arriva più alla squadra”, Hourcade proverà a giocarsi la sua ultima partita alla guida dei Pumas con una formazione con sei cambi rispetto a sabato scorso: al centro esordirà il 23 Bautista Ezcurra, nazionale seven nel 2015 e nel 2016 e autore di prestazioni positive con i Jaguares; all’ala spazio per la rapidità di Sebastián Cancelliere, in terza linea ci saranno Tomas Lezana e Leonardo Senatore mentre in prima linea Javier Diaz farà il suo debutto da titolare a livello professionistico. Dalla panchina potrebbe conquistare il suo primo cap l’ala classe ’96 Juan Cruz Mallia.
Scottato dalla scialba prestazione dei suoi a Houston, anche Gregor Townsend propone un XV ampiamente rimaneggiato per chiudere una stagione fin qui comunque positiva per gli Highlanders, in tour con una rosa volutamente sperimentale che aveva come obiettivo quello di aumentare competitività e profondità.
Oltre a Kinghorn, al fianco di Stuart Hogg nel triangolo allargato non ci sarà McGuigan ma Dougie Fife, nell’unico cambio apportato nella trequarti. Gli altri sette rigurdano il pack: cambia l’intera terza linea con gli ingressi di Denton, Fraser Brown (adattato a flanker per l’occasione) e Bradbury, mentre Swinson scala in seconda insieme a Gilchrist. Infine, la prima linea è di fatto vicina a quella titolare con Dell, capitan McInally e Berghan.
Nei sedici precedenti tra le due squadre, l’Argentina è in vantaggio 9 a 7 ma ha perso gli ultimi tre scontri diretti giocati a Cordoba e a Murrayfield. La vittoria più recente dei Pumas risale al 25 settembre 2011 a Wellington, in Coppa del Mondo (13-12).
Calcio d’inizio alle ore 21:40 italiane di sabato 23
Le formazioni
Argentina: 15 Emiliano Boffelli, 14 Bautista Delguy, 13 Matias Orlando, 12 Bautista Ezcurra, 11 Sebastian Cancelliere, 10 Nicolas Sanchez, 9 Martin Landajo, 8 Leonardo Senatore, 7 Tomas Lezana, 6 Pablo Matera, 5 Matias Alemanno, 4 Guido Petti, 3 Nahuel Tetaz Chaparro, 2 Agustin Creevy (c), 1 Javier Diaz
A disposizione: 16 Julian Montoya, 17 Santiago Garcia Botta, 18 Santiago Medrano, 19 Marcos Kremer, 20 Tomas Lavanini, 21 Gonzalo Bertranou, 22 Santiago Gonzalez Iglesias, 23 Juan Cruz Mallia
Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Dougie Fife, 13 Nick Grigg, 12 Pete Horne, 11 Blair Kinghorn, 10 Adam Hastings, 9 George Horne, 8 David Denton, 7 Fraser Brown, 6 Magnus Bradbury, 5 Grant Gilchrist, 4 Tim Swinson, 3 Simon Berghan, 2 Stuart McInally (c), 1 Allan Dell
A disposizione: 16 George Turner, 17 Jamie Bhatti, 18 Zander Fagerson, 19 Ben Toolis, 20 Jamie Ritchie, 21 Sam Hidalgo-Clyne, 22 James Lang, 23 Chris Harris
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