A Toyota va in scena una sfida importante per le ambizioni di entrambe le squadre, a cui l’Italia rivolge uno sguardo particolare
Nel ranking sono divisi da appena due centesimi di punto: il Giappone è avanti con 74.20, la Georgia insegue con 74.18. Praticamente nulla. Non è certamente una resa dei conti, ma quella di Toyota è senza dubbio la sfida più intrigante del weekend vista da una prospettiva tutta italiana, in cui nipponici e caucasici rappresentano degli avversari importanti per la nazionale azzurra e sono anche il parametro più affidabile per capire dove si colloca al momento l’Italia nel mondo ovale.
C’è poi il Test Match del prossimo 10 novembre, giorno in cui la Georgia arriverà (presumibilmente a Firenze) in Italia per una sfida tanto attesa quanto cruciale per la credibilità di entrambe. Per Conor O’Shea, la partita di domani mattina sarà una ghiotta occasione per studiare ancor più da vicino – e contro un avversario quasi alla pari degli azzurri – i Lelos, nel frattempo vittoriosi contro Tonga e nettamente sconfitti dalle Fiji nei primi due Test giocati a giugno.
Della partita contro gli isolani ha sorpreso soprattutto la mischia caucasica, che ha sofferto più del previsto un pack figiano che non è mai stato esattamente tra i più pericolosi al mondo. Se le difficoltà dovessero essere confermate anche al Toyota Stadium, i georgiani potrebbero pagare dazio la capacità dei Brave Blossoms di giocare rapidamente il palllone dalla mischia, con cui disinnescherebbero ogni pericolo di subire la spinta caucasica.
Tra i padroni di casa, invece, era necessario fare un check-up completo alla fase difensiva e alla disciplina, latitanti nella sfida persa contro l’Italia a Kobe. Per riscattare la prestazione scialba di una settimana, Jamie Joseph opera otto cambi e riaffida le maglie titolari numero 9 e 8 a Nagare e Mafi, mentre tra i trequarti entrano nel XV l’estremo Noguchi, l’ala Yamada e il centro Tatekawa.
Milton Haig apporta quattro modifiche rispetto alla brutta sconfitta rimediata a Suva: in prima linea Asieshvili e Bregvadze partiranno dal primo minuto al posto di Mamukashvili e Chilachava, mentre sulla trequarti Kvirikashvili e Kveseladze agiranno da estremo e primo centro.
Nei sei precedenti disputati fin qui, il Giappone ha vinto cinque volte: l’ultimo confronto si è svolto nel 2016 a Tbilisi, dove i nipponici si sono imposti 22-26. L’unica vittoria georgiana risale all’anno precedente, in uno dei test pre-Coppa del Mondo: a Gloucester finì 13-10 per gli europei.
Giappone: 15 Ryuji Noguchi, 14 Lomano Lemeki, 13 Timothy Lafaele, 12 Harumichi Tatekawa, 11 Akihito Yamada, 10 Yu Tamura, 9 Yutaka Nagare, 8 Amanaki Mafi, 7 Shunsuke Nunomaki, 6 Michael Leitch (c), 5 Samuela Anise, 4 Shinya Makabe, 3 Ji-Won Koo, 2 Shota Horie, 1 Keita Inagaki
A disposizione: 16 Yusuke Niwai, 17 Shintaro Ishihara, 18 Wimpie van der Walt, 19 Kazuki Himeno, 20 Masakatsu Nishikawa, 21 Fumiaki Tanaka, 22 Rikiya Matsuda
Georgia: 15 Merab Kvirikashvili, 14 Sandro Todua, 13 Davit Kacharava, 12 Giorgi Kveseladze, 11 Soso Matiashvili, 10 Lasha Khmaladze, 9 Vasil Lobzhanidze, 8 Otar Giorgadze, 7 Vito Kolelishvili, 6 Giorgi Tsutskiridze, 5 Kote Mikautadze, 4 Giorgi Nemsadze (c), 3 Irakli Mirtskhulava, 2 Jaba Bregvadze, 1 Kakha Asieshvili
A disposizione: 16 Shalva Mamukashvili, 17 Zurab Zhvania, 18 Giorgi Melikidze, 19 Nodar Tcheishvili, 20 Mikheil Gachechiladze, 21 Giorgi Begadze, 22 Lasha Malaguradze, 23 Anzor Sitchinava
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.