La sfida più in equilibrio di questo giugno mondiale arriva al momento clou con il suo terzo episodio
E’ stata la serie più interessante e quella maggiormente in equilibrio, quella dove l’Irlanda ha scoperto di poter contare su qualche volto nuovo e quella dove l’Australia ha riscoperto il proprio valore. Oggi Australia e Irlanda scendono sul prato verde dell’Allianz Stadium di Sydney per decidere chi porterà a casa la serie che ha caratterizzato questa finestra internazionale di giugno.
Notizia dell’ultimo minuto è che l’Irlanda dovrà fare a meno di Sean Cronin. Il giocatore di Leinster avrebbe dovuto essere il terzo tallonatore a giocare titolare in tre partite, ma un infortunio lo ha fermato durante il captain’s run di ieri. Solo poco dopo le 8 del mattino italiane è stata confermata la sua indisponibilità, e la sua sostituzione con Niall Scannell, con Rob Herring a coprire il cambio in panchina.
L’assenza di Cronin si somma a due altre assenze importanti: Dan Leavy e Garry Ringrose. Joe Schmidt ha per tutta risposta innalzato il livello di fisicità della propria squadra, inserendo Bundee Aki in mezzo al campo al fianco di Robbie Henshaw e aggiungendo alla terza linea l’esuberanza di Jack Conan, scelto come numero 8 spostando CJ Stander a numero 6 e offrendo quindi a O’Mahony il ruolo di flanker dalla parte aperta.
Il reparto di terza linea e le relative competenze nel breakdown saranno ancora una volta l’ago della bilancia della partita. Nel primo test l’Australia ha lentamente preso il sopravvento grazie a David Pocock e ha portato a casa la partita, mentre nel secondo episodio un’Irlanda maggiormente pronta alla battaglia fisica ha saputo difendere a sufficienza il proprio possesso per aver ragione degli avversari.
Cambia qualcosa in proposito anche Michael Cheika, che inserisce Lukhan Tui in terza linea, al suo settimo cap ma alla prima da titolare con la maglia dell’Australia. Un’opzione per la rimessa laterale ma soprattutto un giocatore fisico per andare a contrastare gli avversari proprio in quel frangente di cui si parlava. A ulteriore dimostrazione dell’importanza della battaglia fra i due pacchetti di mischia nei raggruppamenti a terra, Cheika porta ben due terze linee in panchina: Ned Hanigan e Pete Samu. Partenza obbligatoria fra i titolari, invece, per Nick Phipps, visto l’infortunio a Will Genia, grave perdita da parte Wallabies.
Punti d’incontro quindi fondamentali per portare a casa la partita, con un accento sulla direzione di gara di Pascal Gauzère. La prima squadra che saprà adattarsi al metro arbitrale del francese potrà essere più disciplinata e non offrire opportunità offensive agli avversari. Soprattutto l’Australia ha dimostrato di dover migliorare in questo. Se gli australiani metteranno a posto la disciplina, potranno contare su una squadra che nella linea arretrata ha un tasso di talento maggiore grazie alla forma di Kurtley Beale e alla classe di Israel Folau. L’Irlanda è più quadrata e organizzata, con un grande appetito per partite di questo tipo. Difficile prevedere il risultato, che sarà probabilmente in bilico fino alla fine.
Diretta su Sky Sport 2 alle 11:25.
Australia: 15 Israel Folau, 14 Dane Haylett-Petty, 13 Samu Kerevi, 12 Kurtley Beale, 11 Marika Koroibete, 10 Bernard Foley, 9 Nick Phipps, 8 David Pocock, 7 Michael Hooper (c), 6 Lukhan Tui, 5 Adam Coleman, 4 Izack Rodda, 3 Sekope Kepu, 2 Brandon Paenga-Amosa, 1 Scott Sio
A disposizione: 16 Tolu Latu, 17 Tom Robertson, 18 Taniela Tupou, 19 Rob Simmons, 20 Ned Hanigan, 21 Pete Samu, 22 Joe Powell, 23 Reece Hodge
Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Robbie Henshaw, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 Jack Conan, 7 Peter O’Mahony, 6 CJ Stander, 5 James Ryan, 4 Devin Toner, 3 Tadhg Furlong, 2 Niall Scannell, 1 Jack McGrath
A disposizione: 16 Rob Herring, 17 Cian Healy, 18 John Ryan, 19 Tadhg Beirne, 20 Jordi Murphy, 21 Kieran Marmion, 22 Ross Byrne, 23 Jordan Larmour
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