Battuto in finale Jake Polledri con una percentuale del 58% dei voti
Matteo Minozzi è stato votato come miglior giocatore italiano della stagione 2017/2018. L’estremo della nazionale italiana e delle Zebre ha battuto nella finale del sondaggio di OnRugby con i lettori Jake Polledri, terza linea del Gloucester e degli azzurri.
Il premio di MVP è andato al 22enne padovano con una percentuale del 58% sui voti totali, che comprendono i sondaggi lanciati sul nostro sito e attraverso le Storie del nostro profilo Instagram (i votanti totali per questo round finale sono stati circa 3600). Nel corso del torneo, Minozzi (sorteggiato come testa di serie n. 1) aveva superato nei quarti Tommaso Allan e nelle semifinali Sebastian Negri. La corsa di Polledri si è invece arrestata dopo le vittorie su Carlo Canna e Tommaso Castello.
I risultati della finale nel dettaglio
Matteo Minozzi – Jake Polledri 58% – 42%
Minozzi
Sondaggio su OnRugby: 48% (quasi 2000 votanti)
Sondaggio su Instagram: 72% (quasi 1600 votanti)
Polledri
Sondaggio su OnRugby: 52% (quasi 2000 votanti)
Sondaggio su Instagram: 28% (quasi 1600 votanti)
Il tabellone riassuntivo
Minozzi è stata la grande rivelazione stagionale nel panorama professionistico italiano. Le sue qualità erano già note dai tempi dell’Under 20 e delle due annate trascorse al Calvisano, ma il salto dall’Eccellenza al Pro14 e al test rugby rappresenta di solito uno step mai scontato da superare. Il grande merito dell’ex Valsugana, invece, è stato proprio quello di aver fatto sembrare facile i suoi passaggi attraverso i vari livelli della palla ovale internazionale, fino all’importante riconoscimento dell’ingresso nella lista dei cinque migliori giocatori del Sei Nazioni 2018 (Andrea Masi è stato l’unico italiano a vincerlo nel 2011).
Rapidità nello stretto, cambi di passo e accelerazioni brucianti sono le caratteristiche salienti del giocatore, ossigeno puro per la manovra offensiva italiana da febbraio in avanti, ovvero quando O’Shea gli ha consegnato la maglia numero 15 titolare. Da quel momento, Minozzi non l’ha più tolta. L’estremo delle Zebre ha dimostrato di meritarsela pienamente a suon di mete (quattro in quattro partite consecutive) e di prestazioni nel complesso ampiamente sopra la media della nazionale italiana, sia per letture di gioco sia per abilità difensive nell’uno contro uno.
Su un campo sempre più intasato per via dei fisici imponenti del rugby odierno, un folletto come Minozzi (1,75m per 84kg, non è mai vano ricordarlo) è imprescindibile non solo per Zebre e Italia, ma anche per la palla ovale nel suo complesso, grazie alla sua unicità che lo rende diverso da tutti.
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