Il trequarti continua a rimanere sulla sua linea e chiede maggior chiarezza a World Rugby
Lo stop di una settimana per il contrasto aereo con Peter O’Mahony, nel terzo test match della serie fra la sua Australia e l’Irlanda, non ha cambiato di una virgola il pensiero di Israel Folau sulla condotta da tenere quando si verificano delle battaglie aeree alla caccia della palla. L’estremo dei Wallabies ha infatti dichiarato: “Personalmente – ha esordito – quel che è successo, non cambierà il mio approccio ai duelli in volo. Sento che è sempre stato un mio punto di forza e voglio che lo rimanga anche in futuro.
Servirebbe invece maggior chiarezza nelle sanzioni che regolamentano questa area di gioco: spesso vedo che vi sono coinvolti, oltre ai due contendenti, anche giocatori che possono creare confusione intorno al punto di contatto. Capisco perfettamente che vi siano dei pericoli in questo fondamentale, ma tutti sappiamo che sarà impossibile eliminare i rischi dalle azioni di gioco. Comprendo perfettamente che un giocatore da solo non possa chiedere di modificare la regole, ma credo che World Rugby possa fornirci degli aiuti”.
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