Il patron di Tolone condannato per aver sostanzialmente approvato la condotta omofoba di Mathieu Bastareaud in gennaio
Mourad Boudjellal è stato multato per 75.000 euro dalla EPCR. La sanzione si riferisce ad alcuni commenti controversi pronunciati dal presidente del Tolone lo scorso gennaio, relativi al caso Bastareaud-Negri, nel quale il francese aveva rivolto all’Azzurro alcuni insulti omofobi.
Convocato alla commissione disciplinare, Boudjellal ha scelto di non presentarsi di fronte al gruppo di giudici nominato dalla EPCR. Tale commissione disciplinare lo ha ritenuto colpevole di aver “fatto commenti che, fra le altre cose, hanno tollerato una condotta omofoba, discriminato e insultati vari gruppi e colpito a reputazione del gioco del rugby attaccando, screditando e criticando la EPCR”, come si legge nel comunicato diffuso martedì 17.
La commissione disciplinare, si legge, ha inoltre ritenuto che la condotta di Boudjellal sia stata molto preoccupante, determinando una sanzione pesante come quella comminata. La situazione viene ulteriormente aggravata da diversi fattori aggravanti, come alcuni precedenti di scarsa disciplina e di cattiva condotta durante il processo disciplinare, come ad esempio ignorare le direttive del comitato regolatore e rispondere in maniera derisoria alle richieste di informazioni operate dallo stesso comitato.
E’ per questo che oltre ai 75.000 euro da pagare immediatamente, viene comminata a Mourad Boudjellal una ulteriore multa di 25.000 euro che rappresenta una sorta di spada di Damocle sulla testa del presidente di Tolone e del suo club. Tale somma verrà infatti comminati a Boudjella in caso di ulteriori offese, mentre al Tolone verrà imputata una sanzione di cinque punti di penalizzazione per ogni tipo di offesa o cattiva condotta portata avanti dal club.
“Avevamo la responsabilità di approvare una sanzione che rimarcasse in maniera appropriato la disapprovazione del mondo del rugby dell’uso, o della tolleranza dell’uso, di ogni discriminazione o insulto. Certe dichiarazioni minano la fiducia e il desiderio della maggior parte di coloro che sono coinvolti nel rugby di promuovere un gioco interamente diverso e inclusivo” è stato scritto nella decisione del comitato disciplinare indipendente.
Boudjellal e Tolone hanno entrambi il diritto di ricorrere in appello contro la decisione.
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