È stato uno dei più grandi giocatori dell’era moderna. Gli infortuni non gli permettevano di ritornare ai suoi massimi livelli
Sam Warburton ha annunciato il suo ritiro dal rugby all’età di 29 anni. Il terza linea dei Cardiff Blues e del Galles ha deciso di concludere la sua attività agonistica vista l’impossibilità di ritornare ai massimi livelli dopo gli infortuni al collo e al ginocchio che gli avevano fatto saltare l’intera stagione 2017/2018, in cui non ha giocato nemmeno un minuto. La decisione è arrivata dopo i primi allenamenti svolti con Cardiff in preparazione al nuovo anno, in cui il flanker classe 1988 ha preso piena consapevolezza della propria situazione fisica.
Warburton, universalmente riconosciuto come uno dei più grandi giocatori dell’ultimo decennio, lascia la palla ovale dopo 103 presenze con i Blues in nove stagioni, 74 cap con il Galles e 5 con i British & Irish Lions. Proprio alla prestigiosa selezione è legato l’ultimo ricordo rugbistico per Warburton, capitano della squadra che ha pareggiato 15-15 il terzo Test Match contro gli All Blacks e l’intera serie in Nuova Zelanda. Nella storia dei Lions, si è guadagnato il titolo di capitano più vincente della selezione, visto anche il successo da capitano nella serie contro l’Australia nel 2013 (il secondo Test, seppur perso dai Lions, viene ricordato da molti come una delle migliori prestazioni individuali di Warburton).
Leader naturale delle proprie squadre e straordinario cacciatore di palloni nei punti d’incontro, il terza linea è stato anche il capitano con più presenze per la nazionale gallese (49). Con la maglia dei Dragoni, Warburton esordì il 6 giugno 2009 contro gli Stati Uniti, diventando capitano per la prima volta nel 2011, contro i Barbarians, e mantenendo lo status anche nella Coppa del Mondo in Nuova Zelanda. Nella competizione iridata, il flanker si distinse come uno dei migliori del torneo nonostante il cartellino rosso rimediato in semifinale contro la Francia. Nei due anni successivi fu uno dei trascinatori del Galles nella doppietta nei Sei Nazioni 2012-2013, il primo dei quali chiuso con il Grande Slam.
Con Cardiff, invece, il debutto arrivò nella Celtic League 2008/2009; l’unico successo ottenuto con i Blues sarà la Challenge Cup 2009/2010, con la vittoria sul Tolone in finale. “Non potrò mai ringraziare abbastanza la Federazione e i Cardiff Blues, che sono andati oltre i loro doveri nel garantirmi il loro sostegno per potermi far tornare in capo. Sarò sempre grato loro – ha detto Warburton – Da quando avevo 10 anni e cominciai a giocare alla scuola di Llanishen (distretto di Cardiff, ndr), poi alla Whitchurch e al Rhiwbina Juniors, ho sempre sognato di giocare per la mia squadra di casa dei Cardiff Blues, per il Galles e per i British & Irish Lions. Guardandomi indietro, sono molto orgoglioso di quello che ho raggiunto”.
“Ringrazio tutti quelli che hanno sostenuto i miei sogni e le mie aspirazioni […] Ma voglio riservare una menzione speciale a Warren Gatland. Senza la fiducia riposta in me e il suo sostegno incrollabile non avrei mai avuto questa carriera […] Un capitolo si chiude, ma ne inizia un altro. E lo approccerò con lo stesso livello di passione e determinazione dell’ultimo”.
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