La piccola rivoluzione del rugby femminile italiano

La FIR vuole incentivare lo sviluppo del rugby femminile a quindici, e adotterà la formula X Rugby proposta da World Rugby

valsugana monza serie a femminile

ph. Alessandra Lazzarotto/Valsugana Rugby

Cambia il rugby femminile italiano. Secondo quanto comunicato dalla Federazione Italiana Rugby nella giornata di venerdì 19 luglio, la prossima stagione vedrà alcuni significativi cambiamenti a livello di modifica del format di due importanti aree del settore come quella dello sviluppo e quella giovanile.

La prima innovazione riguarda proprio queste ultime: la FIR ha infatti deciso di istituire una nuova categoria giovanile, la under 18, che va quindi ad affiancarsi alla under 16 per quanto riguarda il settore juniores. Le squadre giovanili saranno quindi impegnate ogni anno nei relativi campionati interregionali, denominati Trofei Interregionali Femminili.

La loro stagione si concluderà con una Finale a livello nazionale, disputata nella medesima location per dare vita ad una giornata concentrata sul rugby femminile juniores.

Cambia invece l’appuntamento con la Finale di Coppa Italia Femminile Seniores, che viene sostituita da quattro Feste del Rugby Femminile, nuovi eventi promossi su base territoriale, per aumentare la partecipazione.

Modifica fondamentale è quella inerente il regolamento di gioco: è stata scelta la formula X-Rugby, promossa da World Rugby in modo da indirizzare una pratica iniziale del rugby a sette verso la trasformazione in rugby a quindici. Per fare questo si inseriscono alcune norme particolari come la mischia a tre giocatrici senza possibilità di spinta, l’obbligo di effettuare placcaggi solo a partire dalla linea delle spalle, il coinvolgimento di non più di due atlete per squadra su ogni punto di incontro e di non più di tre atlete per squadra in maul.

Non ci saranno le trasformazioni, ma ci sarà la possibilità di segnare 7 punti con una meta in una zona rossa appositamente delimitata all’interno dell’area di meta. L’aggiunta di giocatori a ruck e maul sarà limitata nel numero.

Le modifiche al regolamento nel video promosso ieri da FIR

Lo scopo di questa scelta e delle modifiche strutturali al rugby femminile italiano risiede nella volontà da parte della federazione di imprimere uno sviluppo più deciso del settore, indirizzando la formazione delle giocatrici in maniera più importante verso il rugby a quindici e allineandosi a quanto propone World Rugby.

Prova a spiegarlo Cristina Tonna, Responsabile del Settore Femminile della FIR: “La Coppa Italia ha sempre costituito uno strumento cruciale a disposizione dei Club per lo sviluppo del rugby femminile e continuerà a rivestire un ruolo primario in questo senso.”

“Con il continuo incremento delle tesserate e delle Società coinvolte abbiamo ritenuto necessario rivedere parzialmente la formula di gioco, per renderlo sempre più funzionale allo sviluppo delle giocatrici in chiave di una loro futura partecipazione al rugby a quindici, e siamo entusiasti del fatto che quanto World Rugby sta proponendo a livello internazionale sia manifestamente ispirato al lavoro che FIR ha svolto in questi anni per promuovere il gioco femminile.”

Sulla istituzione della categoria under 18, infine, Tonna si esprime così: “La decisione di inserire una categoria intermedia tra l’U16 e la Seniores è la logica evoluzione del processo di crescita del settore, e garantirà non solo una transizione più adeguata tra il rugby giovanile e quello delle atlete adulte ma anche una competizione più bilanciata ad ogni livello”.

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