I sudafricani dominano la prima frazione, resistono alla rimonta e chiudono grazie anche ad un drop imperioso di Jantjies
I Lions sono per la terza stagione consecutiva fra le prime quattro squadre del Super Rugby. Ottengono l’ambito risultato grazie a un successo netto contro i Jaguares, che non si sono sottratti alla battaglia, ma non hanno potuto sopravanzare la squadre che ha in ogni caso dominato la conference sudafricana, quella per l’appunto anche della franchigia argentina, nel corso della stagione.
Il primo tempo della gara è un dominio dei padroni di casa, nonostante non sia certo il tifo a dare qualcosa in più ai biancorossi: desolante infatti lo spettacolo sulle tribune dell’Ellis Park di Johannesburg, sulle cui imponenti gradinate si perdono gli sparuti spettatori del quarto di finale.
E’ Nicolas Sanchez il primo a mettere punti sul tabellone, grazie a un calcio di punizione al terzo. Replica pochi minuti dopo il mediano di apertura di giaguari e puma, ma al settimo minuto è Ruan Combrinck a mettere in partita i suoi. Meta per l’ala dei sudafricani, che Elton Jantjies trasforma per portare i suoi in vantaggio sul 7 a 6.
Dal decimo in poi i Lions prendono il largo: segnano altre due mete con Vorster e con Malcolm Marx, autore di un pregevole intercetto e di una fuga solitaria in meta, Jantjies aggiunge le trasformazioni e anche un calcio di punizione prima che Sanchez possa tornare a colpire dalla piazzola. Al quarantesimo è 24 a 9 per i padroni di casa.
L’inizio del secondo tempo vede però la riscossa dei sudamericani, che non ci stanno ad accettare il ruolo di agnello sacrificale. Con tanta voglia, classe e forza di volontà i Jaguares ottengono due mete in sette minuti: al 41 segna Delguy dopo una pregevole azione dei trequarti sull’out di destra; al 48 replica Matera, che buca la difesa dopo una martellante sequenza di fasi in penetrazione dei suoi. Sanchez non sbaglia nulla dalla piazzola, anche quando si tratta di mettere dentro la trasformazione dall’angolo con il sole contrario: manca mezz’ora alla fine e la partita è riaperta sul 27 a 23 (punizione di Jantjies per i Lions fra le due mete argentine).
I Jaguares sembrano ora risvegliati e pimpanti. Impongono il proprio ritmo ai Lions e arrivano vicino a una terza marcatura, ma i due volte finalisti delle scorse stagioni si dimostrano assai resistenti nel fisico e nella testa, costringendo gli avversari a qualche tenuto di troppo (Marx ancora protagonista al breakdown) e bloccando il momentum degli ospiti.
L’impeto si rovescia nuovamente a favore dei Lions quando questi sono capaci di tornare nella metà campo avversaria, bravi a sfruttare una disattenzione difensiva argentina e a colpire con Andries Coetzee, che elude due placcaggi e arriva oltre la linea di meta. La parola fine sulla partita la mette Elton Jantjies, che solo cinque minuti più tardi si fa servire da Cronje in posizione azzerata e centra i pali con un potente drop da 40 metri.
Nel finale un calcio di punizione consente ai Lions di allungare ulteriormente per il 40 a 23 finale, mentre il rigurgito d’orgoglio dei Jaguares nei minuti finali non porta e nessuna consolazione in termini di punteggio.
Lions nel complesso più forti in mischia ordinata, dalla quale hanno tratto grandi vantaggi, e sui punti d’incontro, dove Malcolm Marx e il subentrante Marnus Schoeman hanno potuto banchettare. Jaguares orgogliosi, ma con un compito che superava le possibilità della franchigia argentina, peraltro forse non arrivata allo scontro decisivo nel proprio momento migliore. Nota di demerito per l’arbitraggio di Jaco Peyper, leggermente casalingo, anche se non ha inciso sull’andamento della partita.
Lions: 15 Andries Coetzee, 14 Ruan Combrinck, 13 Lionel Mapoe, 12 Harold Vorster, 11 Aphiwe Dyantyi, 10 Elton Jantjies, 9 Ross Cronje, 8 Warren Whiteley (captain), 7 Cyle Brink, 6 Albertus Smith, 5 Francois Mostert, 4 Marvin Orie, 3 Ruan Dreyer, 2 Malcolm Marx, 1 Jacques Van Rooyen.
A disposizione: 16 Corne Fourie, 17 Dylan Smith, 18 Johannes Jonker, 19 Lourens Erasmus, 20 Marnus Schoeman, 21 Dillon Smit, 22 Courtnall Skosan, 23 Howard Mnisi.
Marcatori Lions
Mete: Combrinck (7), Vorster (14), Marx (26), Coetzee (56)
Trasformazioni: Jantjies (7, 14, 26, 56)
Calci di punizione: Jantjies (25, 43, 75)
Drop: Jantjies (63)
Jaguares: 15 Emiliano Boffelli, 14 Bautista Delguy, 13 Matias Orlando, 12 Jeronimo de la Fuente, 11 Matias Moroni, 10 Nicolas Sanchez, 9 Gonzalo Bertranou, 8 Javier Ortega Desio, 7 Tomans Lezana, 6 Pablo Matera (captain), 5 Marcos Kremer, 4 Guido Petti, 3 Nahuel Tetaz Chaparro, 2 Agustin Creevy, 1 Santiago Garcia Botta.
A disposizione: 16 Julian Montoya, 17 Juan Pablo Zeiss, 18 Santiago Medrano, 19 Matias Alemanno, 20 Tomas Lavanini, 21 Juan Manual Leguizamon, 22 Martin Landajo, 23 Sebastian Cancelliere.
Marcatori Jaguares
Mete: Delguy (41), Matera (48)
Trasformazioni: Sanchez (41, 48)
Calci di punizione: Sanchez (3, 5, 36)
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