Anche nel torneo maschile, dopo il successo delle Black Ferns, sono gli All Blacks a conquistare il titolo iridato, ripetendo la doppietta del 2013
La Coppa del Mondo Sevens si tinge ancora di tuttonero. Anche nel torneo maschile, un giorno dopo il successo delle Black Ferns, è la Nuova Zelanda a conquistare il titolo iridato, ripetendo la doppietta del 2013.
Per gli All Blacks è il terzo Mondiale a finire nel palmares, uno in più dei figiani.
In finale gli “outsider” All Blacks e Inghilterra
La gara per la medaglia d’oro -giocata stanotte a San Francisco- ha messo di fronte Nuova Zelanda e Inghilterra, in un remake della finale di cinque anni fa a Mosca. Questa volta, però, le due squadre arrivavano al Mondiale da outsider, terza e quinta classificata alle World Series, ma in semifinale hanno avuto entrambe ragione delle più quotate Fiji e Sudafrica.
Dopo circa un minuto dal fischio di inizio della finalissima, sono gli All Blacks a portarsi in vantaggio, al termine di una fase di studio reciproco. Molia trova il varco giusto, resistendo a due placcaggi inglesi, e sblocca il tabellino. Quindi i tuttineri continuano a premere sull’acceleratore, schiacciando le Red Roses nella loro metà campo, senza dare alcuna possibilità di reazione. E ancora Molia, dopo svariate folate offensive neozelandesi, marca la seconda meta per i suoi. Solo a questo punto l’Inghilterra riesce a portarsi in avanti, affidandosi a Norton per recuperare campo. Quindi Ellery sfrutta un buco nella difesa avversaria e accorcia: squadre a riposo sul 14-7.
Si riparte con gli inglesi che cercano, sterilmente, di attaccare, ma è Ravouvou a trovare la terza meta neozelandese, di potenza sulla linea dell’out. Quando il match pare ormai chiuso, Ruaridh McConnochie trova una gran marcatura e rimette in gara i britannici. Ma l’illusione dura poco: Rokolisoa, servito con un offload da manuale, entra in accelerazione e piazza il distacco decisivo. Quindi -nel final play- i tuttineri si concedono il lusso di segnare ancora, con Joass.
Il 33-12 finale rispecchia quanto visto in campo e aggiudica meritatamente la Melrose Cup agli All Blacks, più concreti rispetto agli avversari.
Il Sudafrica si consola con il terzo posto
A sfidarsi per terzo posto sono Fiji e Sudafrica, che quest’anno hanno lottato fino alla fine per il dominio delle World Series. Finalina, quindi, dal sapore consolatorio per le due favorite della vigilia.
Sono i Blitzboks a dominare, innanzitutto psicologicamente, il primo tempo. Snyman apre le marcature, quindi Davids sfrutta al meglio la temporanea superiorità numerica per un giallo a Kunatani e raddoppia. Geduld, infine, porta i sudafricani in largo vantaggio. La reazione figiana è tardiva, seppur di qualità con la meta di Mocenacagi.
Il Sudafrica è in grado di gestire il resto del match, che si chiude sul 24-19 e assegna ai Boks la medaglia di bronzo mondiale, loro secondo miglior piazzamento di sempre dopo l’argento di Hong Kong 1997.
Semifinali con doppia sorpresa
La “Caduta degli Dei” del Sevens mondiale era avvenuta poche ore prima, nelle due semifinali.
Innanzitutto l’impresa inglese sui Blitzboks. Partita che si apre con i sudafricani in attacco, fino alla meta di un imprendibile Davids. Poi, però, il Sudafrica si spegne, e sale in cattedra l’Inghilterra. Glover pareggia i conti, quindi Mitchell e McConnochie mandano le Red Roses a riposo sul 17-7. Il monocolore britannico continua anche nella ripresa, mentre i Boks appaiono privi di idee e spinta propulsiva. Grazie ancora alle marcature di Lindsay-Hague e Norton, Inghilterra meritatamente in finale con un largo 29-7. Per Norton e compagni, una prestazione maiuscola, con un gioco di squadra che somma e fa risaltare le tante abilità individuali.
Storica vittoria irlandese al Challenge
Il trofeo Challenge (nono posto) va all’Irlanda, che compie una piccola impresa battendo l’Australia, formazione sulla carta molto più quotata. Irish che confermano così, ancora una volta, la loro ascesa nel panorama Sevens mondiale, dopo le brillanti prestazioni come “invitational team” nelle Series di quest’anno.
Bene anche il Galles, 11esimo davanti al Canada, e Samoa, che batte la Russia per il 13esimo posto.
Nella parte bassa del tabellone, trofeo Bowl vinto dal Cile, squadra che già nei giorni scorsi aveva fatto vedere buone giocate anche contro avversarie di livello decisamente superiore.
Sevens World Cup 2018 – I risultati della giornata finale
Piazzamenti 21°-24° posto
Tonga – Zimbabwe 31-5
Papua Nuova Guinea – Giamaica 31-7
Semifinali Bowl 17°-20° posto
Cile – Uganda 20-17
Hong Kong – Uruguay 31-5
Piazzamenti 13°-16° posto
Samoa – Kenya 19-17
Russia – Giappone 26-20
Semifinali Challenge 9°-12° posto
Australia – Canada 19-7
Irlanda – Galles 27-12
Piazzamenti 5°-8° posto
Stati Uniti – Scozia 28-0
Argentina – Francia 26-15
Semifinali Championship 1°-4° posto
Inghilterra – Sudafrica 29-7
Nuova Zelanda – Fiji 22-17
Piazzamento 23°-24° posto
Zimbabwe – Giamaica 33-21
Piazzamento 21°-22° posto
Papua Nuova Guinea – Tonga 31-14
Piazzamento 19°-20° posto
Uganda – Uruguay 38-28
Finale Bowl 17°-18° posto
Cile – Hong Kong 20-7
Piazzamento 15°-16° posto
Giappone – Kenya 26-14
Piazzamento 13°-14° posto
Samoa – Russia 22-17
Piazzamento 11°-12° posto
Galles – Canada 35-12
Finale Challenge 9°-10° posto
Irlanda – Australia 24-14
Piazzamento 7°-8° posto
Scozia – Francia 29-24
Piazzamento 5°-6° posto
Argentina – Stati Uniti 33-7
Finale per il bronzo
Sudafrica – Fiji 24-19
Finale per l’oro
Nuova Zelanda – Inghilterra 33-12
Francesco Rasero
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