Incredibile quello che è successo nel tunnel verso gli spogliatoi al termine della partita: con la polizia costretta ad intervenire
Il rugby a 7 è sicuramente la declinazione più spettacolare dell’ovale planetario, ma può anche trasformarsi nella più pericolosa e violenta.
Da San Francisco infatti, dove nell’ultimo fine settimana si è svolta la Coppa del Mondo Sevens – che ha incoronato la Nuova Zelanda sia a livello maschile sia a livello femminile -, va riportato uno spiacevolissimo fatto di cronaca: l’arresto del giocatore samoano Gordon Langkilde, che si è reso protagonista di uno scontro con Tom Williams e altri due giocatori della nazionale gallese.
L’isolano è stato fermato dalla polizia locale che ha steso un rapporto dove si esplicita che il rugbista ha provocato, nel tunnel che porta dal campo di gara agli spogliatoi (al termine di una partita conclusasi sul 24-19 per i Dragoni, nei quarti di finale del Challenge; ndr), la frattura dello zigomo e la rottura del naso a Williams ferendo ulteriormente altri due compagni del britannico.
Un evento ovviamente inatteso e mediaticamente spiacevole che ha costretto World Rugby ad intervenire aprendo un procedimento: “Al momento dobbiamo completare le indagini – fanno sapere dalla Federazione Internazionale – è chiaro che però il giocatore in questione verrà sospeso”.
Parole diverse invece arrivano dalla Federazione Samoana: “Incidenti di questo tipo ci lasciano delusi e tolgono l’attenzione dal gioco stesso.
La SRU, in ogni caso, sta supportando Gordon nelle indagini con World Rugby e con la polizia locale di San Francisco: il nostro target principale è quello di sostenerlo con ogni sforzo possibile in questo momento”.
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