A quasi 37 anni, l’ex azzurro appende gli scarpini al chiodo
A distanza di tre anni dall’addio al rugby Internazionale, Luciano Orquera ha annunciato ufficialmente il proprio ritiro dall’attività agonistica. Il mediano d’apertura della Nazionale azzurra per oltre un decennio ha deciso di appendere in via definitiva gli scarpini al chiodo dopo aver trascorso le ultime stagioni nelle serie minori francesi, tra Massy, alle porte di Parigi, e Stade Nicois, con cui ha guadagnato la promozione in Federale 1.
Il ragazzo di origine argentina è stato uno dei referenti dell’ovale azzurro negli ultimi tre lustri: vanta 48 caps con l’Italia (conditi da 154 punti), sublimati dall’esperienza al mondiale neozelandese del 2011, vissuta con i galloni da titolare. Orquera, poi, ha messo lo zampino anche in alcune delle vittorie azzurre più pesanti nel Sei Nazioni a nei primi anni ’10.
Un atleta che ha lasciato un segno tangibile anche a livello di club, tra Mirano (dove arrivò da giovane talento) e Petrarca Padova, e di franchigie, con Aironi (agli esordi nel torneo celtico) e Zebre, dal 2010 al 2015. Per lui anche una proficua esperienza francese, al culmine della carriera, con Auch e soprattutto Brive (5 anni), tra 2005 e 2010.
Ora, per lui, subito un ruolo da coach con il Monaco, squadra amatoriale del principato. “Sono orgoglioso della mia carriera e di quello che, grazie ai tecnici che si sono succeduti sulla panchina della Nazionale, ho potuto fare rappresentando l’Italia, il Paese dove sono nati i miei nonni e che mi ha accolto quando, giovanissimo, sognavo di calcare i grandi palcoscenici del rugby europeo. Sono infinitamente grato all’Italia per aver accolto me e la mia famiglia e per avermi dato la possibilità di realizzare i miei sogni: per la maglia azzurra ho sempre cercato di mettere in campo il miglior me stesso e spero di aver lasciato un buon ricordo nei tifosi della Nazionale. Allan e Carlo Canna sono ormai due certezze per la maglia numero dieci dell’Italia, vedo un progetto interessante gestito da un grande tecnico come Conor O’Shea e alcuni giovani di valore che si stanno affacciando alle porte della Nazionale. Voglio anche ringraziare tutte le Società che mi hanno offerto il privilegio di indossare i propri colori, dal Mirano a cui devo moltissimo sino alle Zebre Rugby e allo Stade Nicois: sono felice di aver potuto festeggiare una promozione nella mia ultima partita da giocatore. Adesso ho iniziato una nuova fase della mia vita in Costa Azzurra, il mio lavoro è lontano dal campo da rugby ma spero che la collaborazione con il Monaco mi permetta di crescere come tecnico e come uomo ma, soprattutto, mi consenta di continuare a vivere quei valori che rendono il rugby il meraviglioso sport che è”, ha commentato lo stesso Orquera.
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