La due giorni di rugby a sette che apre la stagione inglese è utile per scoprire nuovi talenti per il campionato in arrivo
E’ la manifestazione che apre la stagione inglese: le squadre di Premiership, massimo campionato inglese, si presentano sulla griglia di partenza, sfoggiando i volti meno noti e i giovani più promettenti, nel torneo di rugby a sette che li vede protagonisti.
L’anno scorso, ad esempio, dal Premiership 7s era saltato fuori tutto il talento di Marcus Smith, la giovanissima apertura degli Harlequins che ci siamo potuti godere durante la scorsa stagione. Qualche anno prima soltanto Blaine Scully, campione della Challenge Cup da protagonista con i Cardiff Blues, ha ottenuto il suo primo contratto da professionista ai Leicester Tigers grazie al Premiership 7s.
A portarsi a casa l’edizione 2018 del Premiership 7s sono i campioni in carica anche della versione standard del campionato, ovvero i Saracens.
La vittoria è arrivata grazie al 33 a 12 con cui i londinesi hanno regolato i Wasps, campioni del torneo a sette lo scorso anno, al Franklin’s Garden di Northampton. Dieci dei dodici giocatori della squadra dei Saracens provengono dalla Academy del club, ma due di loro hanno portato quel tocco di fantasia figiana in più: si tratta di Ratu Naulago e Miteli Vulikijapani, in prestito per l’occasione dall’Army Rugby, la divisione ovale dell’esercito inglese.
E’ il secondo titolo per i Saracens, dopo la vittoria del 2010, nel Premiership 7s. Il plate, il trofeo di seconda fascia, è andato invece a Gloucester, che ha battuto nella relativa finale i Worcester Warriors per 17 a 15.
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