Per ospitare l’evento resteranno quindi in corso quattro Paesi
La Women’s Rugby World Cup 2021 non si terrà nè in Inghilterra nè in Galles. E’ questa la notizia che arriva direttamente dal Regno Unito, circa il ritiro delle candidature dei due stati per ospitare l’evento femminile ovale più importante e prestigioso del pianeta rugby.
Il prossimo 10 agosto quindi, data in cui i Comitati Organizzatori dei rispettivi Paesi in lizza per la kermesse dovranno presentare il primo step dell’iter conoscitivo a World Rugby, a rimanere in corsa per la WRWC saranno Australia, Francia, Nuova Zelanda e il Portogallo.
Una mossa questa che potrebbe favorire il ritorno della competizione nell’Emisfero Sud, facendola tornare fuori dall’Europa dopo il 2006; quando fu il Canada ad organizzarla in Nord America.
Attenzione però, perchè non è da escludere nei prossimi giorni un’alleanza sull’asse Parigi-Lisbona, con i transalpini intenzionati a “regalare” ai lusitani qualche partita in cambio dell’appoggio politico che porterebbe i francesi nello spazio di un biennio ad organizzare gli eventi iridati al femminile e successivamente al maschile, nel 2023.
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