Robertson è soddisfatto, ma pensa già alla prossima stagione
Terminata trionfalmente la finale di Super Rugby ’18 con un largo successo sui Lions, all’AMI Stadium di Christchurch si scatena la festa dei Crusaders per il nono titolo (quantità di successi impressionante per i crociati) del torneo australe nella loro storia. Un trionfo che porta, senza ombra di dubbio, la firma pesante del capo allenatore Scott Robertson, le cui quotazioni per il posto di head coach degli All Blacks dopo il mondiale 2019 sono in continua ascesa.
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Un Robertson che esprime soddisfazione pacata, e che lascia intendere come la mente sia già focalizzata sul rendere questo paio di stagioni fantastiche una dinastia da tramandare ai posteri. “Ci godremo alla grande questa vittoria, e poi ci rigenereremo in vista del futuro. Nella mia testa, lo ammetto, sto anche già pensando a come rendere altrettanto speciale la prossima annata. In ogni caso sono estremamente soddisfatto del nostro lavoro, di cosa siamo stati in grado di mostrare nel corso di questa edizione del torneo”, ha dichiarato il 43enne ex (giocatore di) Perpignan, confermando, quindi, che sarà alla guida dei crociati anche nel ’19, per andare a caccia di un tris consecutivo.
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Sentimenti opposti, invece, sul fronte Lions, con il capitano Warren Whiteley che, estremamente deluso per la terza finale persa in tre anni, si lecca le ferite, pur complimentandosi in ogni caso con i suoi compagni, visto il notevole sforzo profuso. “Sono affranto. Abbiamo messo tutto quello che avevamo sul campo, eppure non è bastato. Non possiamo che dare credito ai Crusaders per la loro vittoria meritata. Qualsiasi cosa noi abbiamo proposto nel corso del match, loro hanno saputo disinnescarla. Sono stati letteralmente incredibili”, ha affermato il forte terza linea sudafricano, al termine dell’incontro.
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