Top 12: I Medicei sono al lavoro, per Basson sono “almeno da prime sei”

A prestagione avviata da circa due settimane, il clima a Firenze è di grande fiducia in vista della prossima stagione

medicei

ph. Luigi Mariani

Firenze – Voce del verbo sbanfare: quell’ansimare madido tipico della preparazione atletica. Stefan Basson sbanfa composto, le mani sulle ginocchia e l’orologio digitale al polso, segno della sua appartenenza anfibia: metà giocatore, metà membro dello staff tecnico.

“Questa è l’ultima pre-season” annuncia, “l’ultima per me, poi basta.”

“Sono vecchio, avrò 36 anni la prossima settimana. O faccio l’allenatore o il giocatore, tutti e due è impossibile!”

Pensieri da preparazione atletica, appunto, quando l’assenza di ossigeno obnubila un po’ la mente. D’altronde Basson è un capitale notevole per una squadra di Top 12, e infatti i Medicei ci hanno voluto investire, affidandogli anche il ruolo di tecnico dei trequarti già dallo scorso anno.

“Avevo già ricoperto questo ruolo anche a Rovigo: è molto bello, mi piace un sacco il ruolo da allenatore e sarà sicuramente il mio futuro. Il mio sogno è diventare un allenatore internazionale, mentre adesso sono contento di crescere qua con Pasquale [Presutti], che mi dà una grande mano.”

“Quest’anno c’è davvero un bel gruppo e sono molto contento di come è stata costruita la squadra. L’anno scorso eravamo pochi giocatori, siamo stati costretti ad affrontare praticamente ogni giornata con lo stesso XV, mentre in questa stagione ci sarà molta più competizione con due o tre ragazzi per ogni ruolo, cosa che farà crescere tutto il gruppo.”

I Medicei si sono mossi in maniera importante sul mercato. I principali rinforzi sono arrivati nel pacchetto di mischia, dove la scorsa stagione i fiorentini hanno pagato lo scotto dell’esperienza. Ecco allora de Marchi e Giovanchelli in prima linea, Minto in terza e qualche rincalzo ad allungare la coperta per Pasquale Presutti.

E’ una società che sta cercando di farsi largo nel panorama italiano: sta rinnovando, con l’aiuto della municipalità, una parte delle strutture del proprio impianto sportivo, e ha ampliato anche lo staff. Al Mario Lodigiani si respira un aria di entusiasmo e convinzione, anche se si è consapevoli del fatto che il prossimo campionato non sarà una passeggiata.

“Tutti ci chiedono quali sono i nostri obiettivi” prosegue Basson “vediamo come va il primo girone. Sicuramente puntiamo ad essere almeno fra le prime sei. L’esperienza dei nuovi è molto importante: l’anno scorso quando Jeff Montauriol è andato via, siamo rimasti con un gruppo di avanti con poca esperienza e pochi ricambi e lo abbiamo pagato.”

“Per il campionato vedo davanti a tutti il Petrarca: partono sicuramente con i favori del pronostico e sono una gran bella squadra” conclude, anche se prima di tornare agli esercizi inflitti dal resto dello staff si gratta un attimo la testa: “Cosa hanno detto gli altri a proposito degli obiettivi di quest’anno? Perché non ne abbiamo parlato molto…”

A rispondere c’è Clemente Zileri, prima linea classe ’96, simbolo di una società che ha dovuto fare tante operazioni nel corso degli ultimi due anni per adeguarsi alla categoria, ma che non rinuncia ai prodotti del vivaio.

La sua voglia di avere la propria opportunità traspare da parole e gestualità: “E’ un grande onore fare parte di questa squadra. Ci sono ottime prospettive per questo anno, speriamo di arrivare ai playoff ma sarà già dura alla prima di campionato con Reggio Emilia.”

“Spero che Andrea de Marchi, che ho davanti a me nel ruolo, mi insegni il più possibile, ne ho solo da guadagnare. L’obiettivo della squadra è nel giro di qualche anno arrivare ad obiettivi anche molto grossi – ride – ma queste cose le dovrebbe dire il presidente, o Pasquale [Presutti], non certo io.”

Lorenzo Calamai

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