Abbiamo scambiato qualche parola con il direttore sportivo della squadra cremisi, al termine della prima parte di preparazione
“La preparazione sta procedendo bene, Gianluca Guidi è soddisfatto sia del lavoro fisico sia del lavoro tecnico. Abbiamo fatto un primo blocco di preparazione di tre settimane culminato con l’amichevole contro i Medicei, da cui abbiamo ottenuto risposte positive”. A parlare è il direttore sportivo delle Fiamme Oro Claudio Gaudiello, raggiunto da On Rugby per commentare le prime battute della pre-season dei cremisi.
Il gruppo di 35 giocatori a disposizione dell’allenatore livornese riprenderà i lavori lunedì, mentre il secondo test è previsto venerdì 24 a Rovigo. A proposito del numero degli atleti in rosa, Gaudiello fa una precisazione. “Ho sentito diverse voci sulle Fiamme Oro che hanno 45 o più giocatori. Capisco che siamo una realtà particolare, ma la nostra rosa è formata da 35 elementi”.
Per undici nuovi arrivati, infatti, sono state sedici le uscite: qualcuno, come Sepe, Di Massimo Zitelli e Calabrese, è rimasto all’interno dello stesso staff tecnico tra prima squadra e settore giovanile, mentre tutti gli altri sono usciti dal gruppo sportivo e sono liberi di accasarsi ad altre squadre, quando liberi dai servizi di Polizia, come successo a Gianmarco Duca con la Lazio, per esempio.
A proposito delle new entry: spiccano i tanti giovani, di cui ben quattro provenienti dall’Accademia (D’Onofrio, Forcucci, Mariottini, Nocera) più l’ex Viadana Biondelli. Un flusso così incessante di ragazzi Under 20 verso le Fiamme Oro è parso inusuale rispetto alle ultime stagioni, e potrebbe aprire a qualche riflessione in merito. Per il direttore, questi ragazzi però “non sono solo interessati ad entrare in Polizia, ma pure al nostro progetto tecnico che è molto valido, perché penso che Gianluca Guidi e il suo staff siano tra i migliori sulla piazza”.
Sull’adattamento dei ragazzi al campionato, invece, Gaudiello si dice fiducioso del fatto “che anche i veterani presenti in rosa – Cristiano, Caffini, Favaro eccetera – possano aiutare a creare l’amalgama giusto e a dare continuità rispetto allo scorso anno, visti i tanti cambiamenti”.
Considerando l’età media di 24 anni, lo stesso James Ambrosini – per curriculum e qualità – può essere considerato uno dei possibili trascinatori di questa squadra. “Ambrosini ha delle caratteristiche che un po’ ci mancavano. In questi anni ha dimostrato di saper essere un giocatore in grado di fare la differenza in campionato, ci sarà molto utile”.
L’approdo di Ambrosini, leader della nazionale italiana di rugby seven, alle Fiamme Oro porta il discorso automaticamente verso quella potenziale Accademia di seven federale che dovrebbe avere base proprio alla caserma ‘Gelsomini’. “Di questo progetto si sta ancora parlando – spiega Gaudiello -, ma posso dire che con Ambrosini non è stato fatto nessun discorso legato al rugby seven. Con lui abbiamo discusso soltanto di rugby a 15”.
La chiusura è dedicata alle possibili gerarchie del prossimo Top 12, a cui le Fiamme Oro arrivano con ambizioni importanti. “Qualcuno dice che siamo i favoriti per lo Scudetto, ma non sono d’accordo. Per me in prima fila ci sono ancora Petrarca e Calvisano. Noi siamo ancora dietro, forse in terza posizione con il Rovigo, ma bisognerà fare attenzione anche a squadre come Medicei, Viadana e Reggio”.
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