Con la sconfitta del Kenya si definisce il programma complessivo del quadrangolare di scena a novembre in Francia
Sabato pomeriggio a Windhoek Namibia e Kenya si giocavano l’accesso diretto alla fase finale della Rugby World Cup 2019. Come sappiamo, l’ha spuntata la squadra di casa, che vanterà così una sesta partecipazione consecutiva alla manifestazione iridata.
Ai Simbas rimane una seconda opportunità di provare a qualificarsi invece per la prima volta nella loro storia: agguantare il ventesimo ed ultimo posto disponibile attraverso il torneo di ripescaggio.
Il torneo di ripescaggio incomincerà domenica 11 novembre e, per tre fine settimana consecutivi, vedrà battersi allo Stade Delort Germania, Canada, Hong Kong e, appunto, Kenya. Il torneo, di scena allo Stade Delort a Marsiglia, è strutturato come un girone all’italiana a turno unico, dove tutte le squadre giocano una partita contro le altre. Chi avrà accumulato più punti in classifica al termine della competizione avrà il diritto a partecipare alla Rugby World Cup in Giappone.
La ventesima squadra qualificata conosce già il proprio destino: finirà nel girone d’acciaio con Nuova Zelanda, Sudafrica, Italia e Namibia.
Il Canada è la squadra favorita. Dal 1987, anno della prima edizione, i nordamericani non hanno mai mancato la qualificazione. Si tratta però della prima volta che la squadra deve affrontare un ripescaggio di sorta, essendosi solitamente qualificata già al primo turno. Il Canada, ventiduesimo nel ranking mondiale, è arrivato al torneo a causa della sconfitta contro l’Uruguay nel playoff di accesso alla Rugby World Cup.
Hong Kong è la squadra con la miglior posizione nel ranking mondiale, la numero 21 (le prime venti del ranking sono tutte qualificate ad eccezione della Spagna, per i motivi ormai noti). E’ arrivata al torneo dopo aver battuto le Isole Cook in maniera netta in un apposito playoff fra una squadra asiatica e una dell’Oceania. Il risultato aggregato di 77 a 3 non ha lasciato spazio a dubbi sulla legittimità della partecipazione della squadra.
La Germania è arrivata al torneo di qualificazione dopo essersi trovata di fronte l’improba sfida di andata e ritorno contro Samoa, in un playoff Europa-Oceania di qualificazione dai rapporti di forza assai squilibrati, visto anche il momento difficile del rugby tedesco. La Deutsche Rugby Verband è una squadra con individualità interessanti ed è composta principalmente dai giocatori dell’Heidelberger RK, che non fosse per il veto di EPCR, parteciperebbe alla Challenge Cup della prossima stagione. E’ la squadra più in basso nel ranking (ventinovesima) fra le partecipanti.
Il Kenya ha messo in cascina la nona sconfitta in undici incontri nei confronti della Namibia, avversario giurato nella rassegna continentale denominata Africa Gold Cup. Nonostante i progressi evidenziati negli ultimi anni, merito anche dello sviluppo sempre crescente della disciplina a sette, i Simbas sono ancora carenti in alcuni aspetti del loro gioco. Mettono comunque al servizio del collettivo alcuni giocatori dalle doti impressionanti e sapranno sicuramente essere un osso duro per tutte le altre formazioni.
Kenya, Germania e Hong Kong sono alla ricerca della loro prima qualificazione iridata.
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