Sarà il primo torneo professionistico del Sud America. Partirà nel 2020 con squadre argentine, brasiliane, cilene, paraguaiane e uruguagie
Dal 2020 prenderà ufficialmente il via la Liga Americana de Rugby (LRA), il primo campionato professionistico sudamericano che vedrà al debutto otto squadre da cinque Paesi diversi: Argentina, Brasile, Cile, Paraguay e Uruguay. La competizione è stata presentata a Asunción dal presidente di Sudamerica Rugby (SAR) Sebastián Piñeyrúa, alla presenza tra gli altri anche di Daniel Hourcade, ex CT dei Pumas e ora al servizio di SAR.
Come riportano alcuni media sudamericani, l’acronimo LRA (senza alcun riferimento al Sud del continente) potrebbe suggerire una futura espansione anche verso il Nord: anche il Messico infatti sarebbe stato contattato dalla neonata lega, ma il Paese centroamericano è rimasto fuori al momento poiché sarebbe in ballo anche la partecipazione di una squadra con sede a Città del Messico nella Major League Rugby statunitense. Le altre nazioni che potrebbero essere incluse sono Colombia e Perù, come ha dichiarato lo stesso Piñeyrúa.
La ripartizione delle otto squadre in base al Paese di provenienza sarà la seguente: due club argentini, due brasiliani, due uruguagi, uno cileno e uno paraguaiano. Come già trapelato a maggio, le squadre partecipanti saranno franchigie gestite in larghissima parte dalle federazioni nazionali: eventuali soci privati non potranno accquisire più del 49% delle società. La competizione, inoltre, sarà finanziata per il 50% da World Rugby, con l’obiettivo di stimolare un mercato con notevoli margini di crescita e diffondere ulteriormente la palla ovale nel continente americano.
Come riporta America Rugby News, inoltre, le Unions brasiliane, cilene, uruguagie e paraguaiane starebbero spingendo per avere dei giocatori argentini all’interno delle loro squadre per quanto riguarda la costruzione della rosa, da affiancare – magari insieme ad altri giocatori provenienti dall’estero – agli atleti locali.
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