Al via il fu torneo celtico, alla seconda edizione con il formato a 14 squadre
Parte venerdì 31 agosto, alle 20.35 italiane, la nuova stagione di Guinness Pro14, la seconda con la formula attuale del fu torneo celtico, caratterizzata dalla doppia conference (la prima di ogni raggruppamento va dritta in semifinale, seconda e terza affrontano, invece, anche i quarti), con tre sfide, tra cui quella del Lanfranchi di Parma tra Zebre e Southern Kings. Un’edizione, quella 2018, con tutte le big a caccia di Leinster, reduce da un 2017/2018 leggendario, condito da uno storico double Pro14-Champions Cup.
Le favorita
I dublinesi, che in estate hanno salutato elementi chiave della loro rosa, come l’ex capitano Isa Nacewa e Richardt Strauss, per ritiro, ed il talentuoso utility back Joey Carbery, passato a Munster, tra gli altri, partono ancora con i favori del pronostico sia per ciò che concerne la conference B sia per quanto riguarda l’intero esito del torneo. La squadra di Leo Cullen, capo allenatore che in tempi recenti ha messo in guardia i suoi, avvisandoli del fatto che “il successo ti rende più debole”, ha ovviamente cambiato capitano, affidando tale responsabilità a Johnny Sexton, che, però, soprattutto in un’annata con il mondiale alle porte, vedrà con relativa frequenza i campi “celtici”. Gli altri referenti massimi saranno uno Scott Fardy subito determinante nella passata stagione, elemento chiave per l’equilibrio della terza linea di Leinster, James Ryan, il formidabile re mida della seconda linea, tutti i giovani trequarti terribili, da Larmour, passando per O’Loughlin e i due Byrne (con Ross chiamato a ripetersi sugli standard della passata stagione in cabina di regia), sino ad arrivare agli ormai ‘veterani’ Garry Ringrose e Robbie Henshaw, in mezzo al campo. Il team della capitale, che ha confermato James Lowe, ed accolto Joe Tomane, tra gli “stranieri” (in Champions solo tre per volta possono essere a distinta), sarà da ponderare, invece, per ciò che riguarda il folto pacchetto degli avanti in profumo di nazionale, che verranno presumibilmente utilizzati con il contagocce.
Le inseguitrici
La grande rivale stagionale dovrebbe rispondere al nome del Munster, con la squadra di Van Graan uscita potenzialmente rafforzata, nonostante l’addio annunciato di Simon Zebo, dalla campagna trasferimenti estiva, e favorita d’obbligo per la conference A. Detto dell’arrivo di Joey Carbery, che dovrà prendersi sulle spalle la regia del team, ancora più in assenza, a numero 9, di Conor Murray per qualche settimana, il grande colpo del team di Limerick è rappresentato dall’aver riportato in patria Tadhg Beirne, dopo le prestazioni superbe dell’eclettica seconda linea irlandese con gli Scarlets, nelle ultime due annate. In seconda fila complessiva, invece, partono Scarlets (conference B) e Glasgow Warriors (delle scozzesi abbiamo parlato in modo dettagliato negli scorsi giorni).
Il team di Llanelli, reduce da due finali consecutive, vorrà proseguire sul percorso tecnico tracciato da Wayne Pivac (futuro allenatore del Galles dopo la RWC), confermandosi anche come una delle squadre più belle dell’intera Ovalia. Gli scarlatti hanno accolto in rosa un paio di sudafricani di valore come il numero 8 Uzair Cassiem (primo musulmano a giocare con gli Springboks) e l’estremo Blommetjies, in arrivo dai Cheetahs, e ritroveranno a pieno motore Johnny McNicholl e Jonathan Davies, potendo inoltre contare su una rosa di nazionali gallesi di primo livello, spalmata su tutti i ruoli (Halfpenny, Lee, Parks ed Evans su tutti).
Grande attesa anche per i nuovi Ospreys (conference A) di Allen Clarke, confermato allenatore dopo l’appendice ad interim dello scorso anno. La franchigia di Swansea, invece, ha riportato in patria il fuoriclasse assoluto George North, pronto a fare la differenza all’ala, sin da subito. Con lui, sulla linea dei trequarti, anche uno Scott Williams (arrivato proprio da Llanelli) desideroso di mettere in mostra le sue qualità al Liberty Stadium, coadiuvato da un Owen Watkin in rampa di lancio.
Corsa ai playoff
Ospreys che, dovranno verosimilmente combattere per un posto al sole dei playoff, nella conference A, con i sempre ostici Cheetahs, i Cardiff Blues di Samu Manoa (che hanno però salutato capitan Warburton, ritiratosi) ed il rinnovato Connacht di Bundee Aki e Kyle Goodwin, con le Zebre (di cui abbiamo parlato ampiamente) pronte a sorprendere.
Nella conference B, invece, il discorso sembra essere aperto ad Ulster (che si è tolta di dosso le scorie dell’affaire Jackson-Holding), Edimburgo e Benetton (qui la guida specifica), proprio come la passata stagione, con Dragons e Southern Kings destinati a crescere in termini di fatturato, ma molto probabilmente ancora non all’altezza degli standard richiesti per lottare per la post season.
Conference A: Cardiff Blues, Cheetahs, Connacht, Glasgow, Munster, Ospreys, Zebre
Conference B: Benetton, Dragons, Edimburgo, Leinster, Scarlets, Southern Kings ed Ulster.
Matteo Viscardi
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.