Pro14: un gran primo tempo basta a Glasgow, Munster ko 25-10

Tre mete in trentasei minuti lanciano gli scozzesi, mentre la Red Army reagisce troppo tardi

ph. Matteo Mangiarotti

Scotstoun Stadium (Glasgow) – Solitamente, pr i Warriors il momento migliore per affrontare la Red Army è ad inizio di stagione, possibilmente in casa e possibilmente con gli avversari che devono fare a meno di qualche “top player”. Forse Franco Smith e i suoi Cheetahs, lasciati a secco settimana scorsa al Thomond Park, avrebbero qualcosa da obiettare ma e’ innegabile che per i Glaswegians, stasera, è un’occasione ghiotta per mettere punti pesanti in cascina in vista del lungo inverno che li attende.

Munster non cambia molto, rispetto alla gara di settimana scorsa, e si presenta allo Scotstoun Stadium con JJ Hanrahan e Neil Cronin in mediana. Quasi da “Libro Cuore” la storia del mediano di mischia irlandese, che fino a settimana scorsa vantava quattro presenze (per un totale di quindici minuti, secondo piu’ secondo meno) con la maglia della Province e l’anno scorso, di questi tempi, era impegnato nella sua professione di insegnante al StMunchin’s College, scuola superiore di Limerick.

A 25 anni, forse nemmeno lui sperava di vestire di nuovo la maglia rossa ma, come in una fiaba, le sue prestazioni con il Garryowen nel campionato domestico irlandese hanno attirato l’attenzione dello staff tecnico di Munster che ha deciso di premiarlo offrendogli un anno di contratto e, settimana scorsa, ha finalmente coronato il suo sogno di giocare dal primo minuto con la Red Army.

E la sua prestazione e’ stata cosi positiva che stasera parte ancora con la maglia numero 9 sulle spalle, Maglia che sembrava tatuata sulla schiena di Conor Murray prima che l’infortunio (di cui non si conosce, al momento, l’entita’) lo costringesse ad un’estate ai margini.

Lo scontro tra le prime in classifica della Conference A (entrambe, infatti, hanno raccolto bottino pieno all’esordio) si apre con il kick off (lunghissimo) di Stuart Hogg. Coach Rennie schiera la miglior formazione possibile stasera, perche’ sa meglio di chiunque altro quanto sia importante, per il morale di tutto l’ambiente, tenere inviolata la “fortress Scotstoun” e cominciare la stagione con il piede giusto, provando anche a costruire fin da subito quel momentum tanto caro all’head coach neozelandese.

Scannell si fa notare subito per un ottimo gioco di piedi ma sono i Warriors ad avere la prima, ghiotta occasione di mettere punti a referto. Munster ottiene una punizione ma Hanrahan si fa murare da Brown un tentativo di calcio di avanzamento; nasce un’azione un po’ confusa che si porta pero’ in dote una punizione per i Warriors (fuorigioco). Peter Horne si incarica di calciarla, ma non trova i pali da posizione centrrale e il punteggio resta fermo sullo 0-0.

I Glaswegians continuano a crescere e chiudono Munster nei propri 22m con un’azione insistita che si chiude con una punizione sui 5m avversari, Horne stavolta non tradisce e i Warriors passano in vantaggio (3-0 al 14′). Il gioco si ferma per qualche minuto perche’ Whitehouse chiede, per la prima volta stasera, il supporto del TMO e quando riprende i Warriors riescono ancora a farsi pericolosi.

Jonny Gray, Adam Hastings e George Horne creano scompiglio nella retroguardia irlandese creando la piattaforma ideale per la prima meta della serata che porta la firma del co-capitano Callum Gibbins. Il flanker va in tuffo sotto il Main Stand servito da Hastings che in queste primissime fasi di stagione sta dimostrando di essere a suo agio con la maglia numero 10 sulle spalle.

Non a caso, infatti, è il suo piede a servire ad Hogg un assist perfetto per la seconda meta dei Glaswegians; dopo due penal’touche consecutive nei 22m irlandesi (ottima l’esecuzione delle fasi statiche dei Warriors stasera) i Warriors fiaccano la resistenza di Munster passando attraverso le fasi, prima che Hastings veda l’inserimento di Hogg e lo premi con un grubber perfetto su cui l’estremo della Scozia si avventa, andando in tuffo oltre la linea prima di trasformare, da posizione angolata, per il 15-0.

Dopo mezz’ora di gioco non è cosi esagerato dire che, finora, c’è stata praticamente solo una squadra in campo perché Munster non riesce proprio a trovare la chiave per scrollarsi di dosso gli avversari, che continuano a portare pressione a tutto campo. Al 34′, dopo quasi cinque minuti, un’altra potenziale azione pericolosa degli scozzesi fuma per un in-avanti di Zander Fagerson.

Al 36′ JJ Hanrahan scivola malamente sulla propria linea di meta, facendosi scappare l’ovale su cui si avventa Adam Ashe che firma la terza meta scozzese. Il TMO convalida (nessun in-avanti del terza centro scozzese) e Hogg trasforma fissando il punteggio sul 22-0 con cui le squadre vanno a riposo.

Si chiude cosi un primo tempo difficilissimo per Munster che, oltre ad aver subito per lunghissimi tratti il gioco avversario, si trova anche con due giocatori (capitan Holland e Cronin) fuori per infortunio.

I Warriors, invece, tornano in campo nelle migliori condizioni possibili per completare il lavoro e mettere a referto la quarta meta, che garantirebbe loro il punto di bonus offensivo – che e’, a questo punto, l’unico motivo di interesse del secondo tempo, se Munster non riuscira’ a trovare un modo per impensierire gli scozzesi.

Hanrahan al 43′ muove il tabellino dei suoi (premiando il lavoro in chiusa del suo pack) prima di lasciare spazio a Joey Carbery (uno dei numerosi cambi apportati da Van Graan al XV scelto per la prima frazione; Munster ha decisaente un approccio migliore rispetto ad inizio gara e, complice un po’ di appagamento dei Warriors, riesce a giocare qualche fase nei 22m avversari, territorio inesplorato nei primi quaranta minuti.

Il terzo quarto di gara è tutto a tinte rosse ma la pressione portata da Munster dà modo alla difesa dei Glaswegians di mettersi in mostra; dopo numerose fasi giocate sulla linea di meta scozzese, infatti, i Warriors riescono con un turnover rabbioso a vincere la battaglia di trincea e ricacciare gli irlandesi sulla propria meta’ campo, alzando per la prima volta nella ripresa il proprio baricentro.

Al 63′ Rennie toglie Hastings (man of the match stasera, che esce tra gli applausi di tutto lo stadio), spostando Horne in mediana e inserendo Dunbar al centro, oltre a dare spazio in prima linea al pilone (ex del Benetton Rugby) D’arcy Rae; i cambi non spostano gli equilibri del match, perché i Warriors tornano si a macinare gioco ma non sembrano in grado di mettere in campo la ferocia mostrata nel primo tempo.

È infatti Munster ad andare in meta al 69′ con Marshall che trova, di prepotenza, il varco giusto nella difesa scozzese prima che Carbery trasformi per il 22-10 che, se non riapre la gara, porta però la Red Army a cinque lunghezze dal punto di bonus difensivo, risultato che dopo i primi quaranta minuti ben pochi avrebbero pronosticato; i Warriors, adesso, hanno poco meno di dieci minuti per cercare di lasciare a secco i rivali e trovare la quarta meta.

Al 72′ Hogg, dalla piazzola, allunga oltre il doppio-break il vantaggio dei suoi, centrando il pirmo obiettivo, ma non riescono a rendere la serata “perfetta” perche’ la quarta meta non arriva, nonostante gli sforzi profusi nei minuti finali. Finisce 25-10

I Warriors restano in vetta alla Conference A ma perdono per strada un punto di bonus importante, per Munster, nonostante l’impegno messo in campo nel terzo quarto, un primo tempo inaccettabile e una lezione che non va dimenticata.

Glasgow Warriors: 15 Stuart Hogg 14 Tommy Seymour 13 Nick Grigg 12 Peter Horne 11 DTH van der Merwe 10 Adam Hastings 9 George Horne 1 Oli Kebble 2 Fraser Brown 3 Zander Fagerson 4 Rob Harley 5 Jonny Gray 6 Ryan Wilson (Co-C) 7 Callum Gibbins (Co-C) 8 Adam Ashe
Panchina: 16 George Turner 17 Jamie Bhatti 18 D’Arcy Rae 19 Scott Cummings 20 Matt Fagerson 21 Ali Price 22 Alex Dunbar 23 Niko Matawalu

Marcatori Glasgow Warriors
Mete: Gibbins (23′), Hogg (29′), Ashe (36′)
Trasformazioni: Hogg (30′, 36′)
Punizioni: P.Horne (14′), Hogg (72′)

Munster: 15 Mike Haley 14 Darren Sweetnam 13 Sammy Arnold 12 Rory Scannell 11 Shane Daly 10 JJ Hanrahan 9 Neil Cronin 1 Dave Kilcoyne 2 Mike Sherry 3 John Ryan 4 Jean Kleyn 5 Billy Holland (C) 6 Dave O’Callaghan 7 Tommy O’Donnell 8 Arno Botha
Panchina: 16 Rhys Marshall 17 James Cronin 18 Stephen Archer 19 Fineen Wycherley 20 Tadhg Beirne 21 Duncan Williams 22 Joey Carbery 23 Jaco Taute

Marcatori Munster
Mete: Marshall (69′)
Trasformazioni: Carbery (70′)
Punizioni: Hanrahan (43′)

Matteo Mangiarotti

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Stephen Varney in Galles dalla prossima stagione?

Secondo alcune voci il mediano di mischia azzurro interesserebbe a una franchigia di URC del suo paese natale

11 Novembre 2024 United Rugby Championship / Altri club
item-thumbnail

URC: le formazioni di Bulls e Scarlets, avversarie delle italiane

Venerdì 25 ottobre Benetton e Zebre giocano in contemporanea contro due squadre che si sono affrontate tra loro una settimana fa

item-thumbnail

Ross Byrne potrebbe rinunciare alla nazionale irlandese e andare in Francia

Il mediano irlandese sta soffrendo la grande concorrenza sia nell'Irlanda che a Leinster

item-thumbnail

URC: le formazioni delle avversarie delle italiane

Lions e Dragons sono due compagini assolutamente da non sottovalutare

item-thumbnail

Il Leinster è l’unica squadra rimasta imbattuta fino a qui

Con la vittoria nel derby irlandese con il Munster gli uomini di Dublino conservano immacolata la propria classifica. Sono i soli a esserci riusciti n...

item-thumbnail

URC: la formazione degli Sharks che sfida il Benetton a Monigo

La squadra sudafricana è ancora priva di molti suoi Springboks, ma assolutamente da non sottovalutare