I padroni di casa segnano cinque mete ma senza strafare, dominando in mischia. Ducali disordinati e indisciplinati
Non inizia con il piede giusto la partita per le Zebre. Su un campo pesante, condizionato dalla solita pioggia di Galway, nei primi dieci minuti i ducali sprecano una buona piattaforma nei 22 irlandesi e poi combinano un pasticcio all’interno della propria metà campo dopo un periodo confuso del match: Violi prova a giocare sul lato chiuso con Bellini, ma l’ala perde il pallone che viene recuperato e consegnato a Boyle che marca il 10-0 (aveva già aperto le danze Carty in precedenza).
Gli ospiti avrebbero un paio di occasioni per costruire buone azioni, ma prima un grillotalpa e poi un in avanti in una ruck dopo touche persa dal Connacht vanificano tutto. In più, la mischia (dove le Zebre perdono temporaneamente Lovotti nelle battute iniziali) e i punti d’incontro sono terra di conquista per gli irlandesi, che nel breakdown rallentano spesso l’ovale a Marcello Violi.
Connacht ha un piglio decisamente diverso sul match e riesce ad imporsi facendo cose semplici: al 21′ gli irlandesi conquistano una penaltouche sui 5 metri e, dopo qualche metro di avanzamento in maul, erodono la difesa italiana a suon di pick&go. L’ultimo è di Boyle, che va oltre per la doppietta personale.
La reazione delle Zebre questa volta è più incisiva. Nonostante qualche problema nell’uscita del pallone, i ducali risalgono bene il campo con uno splendido break di Giammarioli, che sposta il baricentro nei 22 irlandesi: i padroni di casa commettono fallo e Canna accorcia sul 17-3. Pur mostrando qualche combinazione più efficace, le Zebre si perdono in un bicchiere d’acqua: come al 32′, quando Connacht ruba una touche dentro i 22 irlandesi.
Anche Connacht è tutt’altro che impeccabile nelle esecuzioni, e la partita negli ultimi dieci minuti è un continuo rimpallo di errori e in avanti sotto la pioggia battente. Al 38′ le Zebre hanno l’occasione più nitida della loro partita: dopo penaltouche sui 5 metri, è Tevi a provare a schiacciare con un pick&go, ma l’intervento del TMO ravvisa una pulizia irregolare di Lovotti in ruck. Si va al riposo sul 17-3.
Le Zebre cominciano con un altro piglio in attacco, ma in mischia chiusa le gravi difficoltà di Zilocchi persistono davanti a Buckley. Alla fine, dopo l’ennesima infrazione, il giovane pilone azzurro viene ammonito e lascia in 14 i suoi. La vera frittata, però, la fa Fabiani un minuto più tardi: il tallonatore laziale placca in evidente ritardo – e alle spalle – un avversario, beccandosi un sacrosanto cartellino giallo.
Zebre in 13, Connacht in attacco: l’equazione è semplice. Dopo averne sventata una, i ducali devono soccombere in mischia e concedono la terza meta a Caolin Blade, che schiaccia da distanza ravvicinata al 48′. Gli ospiti si aggrappano alla forza di David Sisi, uno dei migliori tra i suoi, che propizia un calcio di punizione trasformato da Canna per il 22-6 al 53′.
Le Zebre non crollano comunque, anche perché il Connacht non riesce a farsi valere come potrebbe una squadra in doppia superiorità numerica (un aggravante per la scialba partita dei ducali). Il paradosso è che non appena le Zebre tornano in 15, subiscono la prima meta del pomeriggio a difesa schierata: Carty gioca dietro la linea di difesa con un grubber, raccolto e portato in meta da Griffin per la meta del bonus (27-3).
Al 69′ il Connacht completa la cinquina con Adeolokun, che batte un uomo alla bandierina e schiaccia il 32-6. La partita scivola via senza altri sussulti fino al 79′, quando le Zebre tornano finalmente in attacco e segnano la prima meta dell’incontro con Bisegni, ben imbeccato da un grubber di Palazzani. Finisce 32-13.
. Da segnalare il grande entusiasmo dei bambini dell’Under 12 del Cus Genova (in Irlanda per un torneo), che non hanno mai smesso di cantare e incitare la squadra di Michael Bradley per tutti gli ottanta minuti. I migliori in campo dei ducali, di fatto.
Connacht: 15 Tiernan O’Halloran, 14 Cian Kelleher, 13 Eoin Griffin, 12 Kyle Godwin, 11 Matt Healy, 10 Jack Carty, 9 Caolin Blade, 8 Paul Boyle, 7 Jarrad Butler, 6 Sean O’Brien, 5 Quinn Roux, 4 Gavin Thornbury, 3 Finlay Bealham, 2 Dave Heffernan, 1 Denis Buckley
A disposizione: 16 Shane Delahunt, 17 Conán O’Donnell, 18 Dominic Robertson-McCoy, 19 James Cannon, 20 Colby Fainga’a, 21 Kieran Marmion, 22 Craig Ronaldson, 23 Niyi Adeolokun
Marcatori Connacht
Mete: Boyle (9, 21), Blade (48), Griffin (60), Adeolokun (70)
Conversioni: Carty (9, 21)
Punizioni: Carty (2)
Zebre: 15 Edoardo Padovani, 14 Mattia Bellini, 13 Giulio Bisegni, 12 Nicolas De Battista, 11 Giovanbattista Venditti, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 Renato Giammarioli, 7 Johan Meyer, 6 Matu Tevi, 5 George Biagi (c), 4 David Sisi, 3 Giosué Zilocchi, 2 Oliviero Fabiani, 1 Andrea Lovotti
A disposizione: 16 Massimo Ceciliani, 17 Daniele Rimpelli, 18 Roberto Tenga, 19 Apisai Tauyavuca, 20 Jimmy Tuivaiti, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Francois Brummer, 23 Tommaso Boni
Marcatori Zebre
Mete: Bisegni (79)
Conversioni: Brummer (79)
Punizioni: Canna (26, 53)
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