Il ct della nazionale fotografa l’attualità dell’ovale italiano pensando sia ai Test Match sia alla RWC 2019
Alla conferenza stampa di presentazione del neonato Top12 c’era anche lui, il ct della nazionale Conor O’Shea. Intervistato dai media presenti in sala ha risposto così su varie tematiche.
Dalle franchigie all’azzurro: “Per Treviso sono molto contento. Hanno iniziato il campionato con due successi e forse l’ultima vittoria è stata meglio raccoglierla con una trasformazione all’ultimo secondo, piuttosto che con una meta tecnica. Ora avranno tre partite fuori casa ma la profondità, il momentum e la confidenza che hanno mostrato lascia ben sperare. Pavanello e Crowley hanno allestito un’ottima squadra.
Sulle Zebre – vira parlando delle franchigia bianconera – resto fiducioso nonostante la sconfitta col Connacht: sappiamo che dovranno passare da un percorso più lungo creando anche una cultura che non avevano nella loro storia recente e che necessita di qualche step in più, ma resto convinto del fatto che possano fare bene. Alle porte hanno una partita fondamentale.
Rispetto all’anno scorso, osservando il gioco di tutte e due le formazioni, posso ritenermi soddisfatto anche perchè vedo che stanno applicando alcuni principi messi in campo nel tour estivo fatto in Giappone”.
Sulla nazionale, poi, il punto di vista rimbalza fra le partite di novembre e le idee verso il Mondiale 2019: “Le prossime due, tre settimane saranno importanti in vista dei Test Match. Speriamo di non avere ulteriori infortunati. Purtroppo abbiamo perso Minozzi e Zani, ma questa è la vita. Ora dobbiamo focalizzarci per la partita contro l’Irlanda e su quella in cui sfideremo la Georgia. La prima, non essendo nella finestra di World Rugby, ci fornirà l’opportunità di vedere qualche giocatore magari diverso dal solito poichè non avremo a disposizione i giocatori che giocano all’estero (Parisse, Polledri, Ghiraldini, Campagnaro ndr), mentre a Firenze avremo un gruppo più completo per una sfida che riteniamo molto importante considerando anche l’idea di dover giocare poi contro Australia e All Blacks.
Venerdì – vira su un altro argomento pensando all’avventura iridata del 2019 – voleremo in Giappone per un sopralluogo. Verificheremo i viaggi che avremo da fare, le palestre dove ci alleneremo e gli stadi nei quali giocheremo: non vogliamo avere sorprese fra un anno e come noi so che lo farà anche l’Irlanda a breve”.
Infine risponde ad una domanda puramente tattica sulla sostituzione di Minozzi: “In Giappone, a giugno, abbiamo già testato Hayward da estremo mentre avevamo spostato Matteo all’ala. Inoltre abbiamo anche Padovani, ha avuto mesi non facili a Tolone ma ora è tornato e i suoi test fisici sono buoni. E’ ancora molto veloce: può diventare un’opzione, anche da ala. A Minozzi, che sono stato a trovare un paio di giorni fa, voglio dire che lo aspettiamo comunque per il Mondiale”.
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