Domattina a Wellington, alle 9.35 italiane, si apre il quarto turno del torneo australe
Quelli visti nelle prime tre uscite del Rugby Championship, proprio come in estate contro la Francia, non sono All Blacks troppo paragonabili a quelli dominanti in modo quasi imbarazzante degli ultimi anni, eppure, tra Bledisloe Cup (vinta già dopo gara 2) e sfida all’Argentina, sono arrivati 15 punti (su 15) e 3 vittorie abbastanza larghe.
Nonostante approcci ai match spesso rivedibili, qualche assenza di troppo dovuta ad infortuni sparsi e una qualità esecutiva forse inferiore rispetto al recentissimo passato, le 6 partite “tuttenere” del 2018 hanno ribadito con vigore come lo standard medio raggiunto, nell’ultimo lustro, dai ragazzi di Hansen sia tale per cui quasi tutte le rivali, anche le più quotate, finiscano per sbattere contro un muro invalicabile.
Le brutte notizie, dunque, in modo quasi paradossale (considerato lo stato di forma complessivo degli All Blacks, non del singolo) sono per l’avversario di turno, costretto puntualmente a sfoderare la partita della vita per avere qualche chance non tanto di vincere, ma almeno di restare in partita per tre quarti di gara.
Notizie ancor più difficili da digerire per Rassie Erasmus ed il suo Sudafrica, che, al Westpac Stadium di Wellington, si troveranno di fronte la formazione (quasi) tipo di Hansen, dopo che molte delle stelle (B. Barrett, versione portatore d’acqua ed A. Smith su tutte) avevano riposato nella sfida di Nelson, contro i Pumas.
In campo, tra i trequarti oceanici, anche quel Ryan Crotty al centro, nelle ultime settimane, di diverse voci relative ai suoi problemi con le concussion. Sei brutti colpi alla testa, solamente considerando gli ultimi 15 mesi, hanno portato alcuni medici e diversi media locali (e non solo) a fare delle valutazioni sull’opportunità di una sua possibile conclusione di carriera a tutela della salute.
Di natura esattamente contrarie, però, a quelle del diretto interessato, che in tempi recentissimi ha parlato della sua situazione. “Sto bene. Molte persone mi hanno chiesto come stessi nelle ultime settimane e devo ammettere che il supporto della gente è una cosa molto carina – ha dichiarato il 29enne centro dei Crusaders – Comunque mi sento rigenerato e pronto per ripartire. Sono passato diligentemente attraverso tutti i punti dei procedimenti di controllo per questo tipo di infortuni, non fosse stato così, oggi non potrei essere qui, pronto a giocare”.
In mezzo al campo, Crotty avrà al suo fianco Anton Lienert Brown, sostituto dell’ultima ora dell’influenzato Sonny Bill Williams. Due centri che garantiscono equilibrio, forza fisica e fosforo, in grado di fluidificare ancor di più, ce ne fosse bisogno, il lavoro di un triangolo allargato da pelle d’oca, con lo strapotere fisico di R. Ioane, l’intelligenza superiore di B. Smith e la pulizia assoluta di Jordie Barrett.
Rassie Erasmus sa che i suoi, per contrastare i rivali di giornata, dovranno resistere e mettere qualche quesito in più agli All Blacks sulle fasi statiche: battagliare in mischia chiusa almeno alla pari, lavorare al meglio sulle rimesse laterali e limitare al minimo indispensabile gli errori gestuali saranno tre requisiti fondamentali per degli Springboks reduci da un paio di sconfitte decisamente deludenti, forse addirittura più a livello prestazionale che di risultati (comunque amari).
Il pacchetto degli otto avanti Springboks (con gente del calibro di Marx, Mostert e Etzebeth) sarà chiamato ad un lavoro di qualità assoluta, per garantire alla cerniera mediana Pollard (abbastanza appannato in questa fase d’inverno australe)-de Klerk palloni di qualità da distribuire al largo, per poter sfruttare al meglio le qualità di Willie Le Roux, Lukhanyo Am e Aphiwe Dyantyi, che hanno già dimostrato di poter fare male a chiunque se attivati con la miccia giusta.
Fischio d’inizio alle 9.35 italiane, diretta TV su Sky Sport Arena.
Le formazioni
Nuova Zelanda: 15 Jordie Barrett, 14 Ben Smith, 13 Anton Lienert-Brown, 12 Ryan Crotty, 11 Rieko Ioane, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Sam Cane, 6 Liam Squire, 5 Scott Barrett, 4 Samuel Whitelock, 3 Owen Franks, 2 Codie Taylor, 1 Karl Tu’inukuafe
A disposizione: 16 Liam Coltman, 17 Tim Perry, 18 Ofa Tuungafasi, 19 Patrick Tuipulotu, 20 Ardie Savea, 21 TJ Perenara, 22 Jack Goodhue, 23 Damian McKenzie
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Jesse Kriel, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian de Allende, 11 Aphiwe Dyantyi, 10 Handré Pollard, 9 Faf de Klerk, 8 Warren Whiteley, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi (c), 5 Franco Mostert, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Malcolm Marx, 1 Steven Kitshoff
A disposizione: 16 Bongi Mbonambi, 17 Beast Mtawarira, 18 Wilco Louw, 19 RG Snyman, 20 Francois Louw, 21 Ross Cronjé, 22 Elton Jantjies, 23 Cheslin Kolbe
Matteo Viscardi
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