I biancoverdi vanno fino a +9 nonostante il cartellino rosso a Herbst nel primo tempo, ma alla lunga cedono il passo ai gallesi
Lo scorso dicembre, in Champions Cup, il Benetton restò in 14 a Llanelli ma costrinse gli Scarlets a segnare due mete negli ultimi cinque minuti per portare a casa il match. La stessa sceneggiatura è stata rimessa in piedi nella terza giornata del Pro14: in 14 per oltre cinquanta minuti per un rosso a Herbst, i Leoni hanno dato filo da torcere agli Scarlets marcando due volte in inferiorità numerica, soccombendo poi negli ultimi venti minuti ma raccogliendo un prezioso bonus offensivo.
Nei primi minuti il Benetton assaggia subito le armi migliori degli Scarlets: grande battaglia per disturbare/recuperare palloni nei punti d’incontro, turnover da giocare rapidi per cogliere impreparati l’avversario. Dopo un multi fase dei Leoni, la sequenza messa in atto dai gallesi è proprio questa: gli Scarlets scavano bene, James Davies carica e fa il break ed è poi Gareth Davies a finalizzare schiacciando il 7-0.
I Leoni ricambiano subito il favore: penaltouche dentro i 22 gallesi, pick&go di grande impatto fisico e battaglia che infuria sulla linea di meta gallese, fino a quando non è che Nicola Quaglio a raccogliere e marcare il 7-7. Non ci sono grandi pause nella partita, e gli Scarlets segnano ancora al 12′: McNicholl recupera un calcio alto, c’è parità numerica al largo ma l’accelerazione di Halfpenny; l’estremo ricicla per Fonotia che segna il 12-7. Ma il Benetton, ancora una volta, dimostra una capacità di reagire notevole.
Zanon fa uno splendido lavoro sul punto d’incontro, Tavuyara brucia Owens all’ala e porta i suoi dentro i 22: Duvenage, nel riciclare, quasi butta via il pallone che però viene agguantato da Ferrari per la meta del sorpasso, dopo la conversione di Allan. Sono quattro mete in 16 minuti. Treviso torna a bussare nei 22 poco più tardi, ma un leggero in avanti di Steyn fa perdere l’abbrivio al Benetton a 5 metri dalla linea.
Il possesso è prevalentemente italiano anche nei minuti successivi, con i biancoverdi che cercano soprattutto avanzamento attraverso le cariche degli avanti piuttosto che cercare di muovere il pallone con Allan e i trequarti. L’azione sfuma con una pulizia irregolare da parte di Herbst su Samson Lee, con il sudafricano che sdraiandosi a terra colpisce alla testa il pilone, senza conseguenze per il gallese: per l’arbitro Lloyd Linton è cartellino rosso dopo averlo rivisto al TMO. E il Benetton, come a dicembre dello scorso anno, resta in 14 già dal primo tempo a Llanelli.
Treviso resta comunque nella metà campo degli Scarlets e, anzi, Allan avrebbe anche un’occasione per allungare dalla piazzola: il calcio dell’italo-scozzese però rimane corto. Possesso e territorio, in ogni caso, restano abbondantemente oltre il 70% a favore dei Leoni allo scoccare della mezzora, I gallesi provano a ripartire dalla propria metà campo in un paio di occasioni: nella prima la difesa biancoverde è attenta, ma il secondo contrattacco è letale. Halfpenny aggira Tavuyara con una finta e serve Thomson che corre in diagonale tagliando il campo, per poi scaricare a Gareth Davies che firma la doppietta personale (17-14).
Un fallo gallese nel breakdown riporta il Benetton sui 5 metri degli Scarlets, ma il doppio assedio non va a buon fine: prima Allan, forte del vantaggio, non trova Tavuyara con un cross kick, poi la maul viene portata fuori dall’ottima difesa degli Scarlets. I veneti vanno al riposo sotto di tre, e di un uomo. Quello di Herbst è stato inoltre l’unico fallo commesso dai Leoni, deficitari invece nel placcaggio.
La ripresa, invece, inizia con la terza meta del Benetton, un po’ a sorpresa. La trasmissione di Jones per Parkes non è perfetta e il neozelandese perde palla in avanti; Duvenage dà un calcione all’ovale e fa partire una gara di velocità in cui Monty Ioane è nettamente il più veloce. Allan non converte: è comunque controsorpasso sul 17-19.
Gli Scarlets sono un po’ spenti, il Benetton ne approfitta e quattro minuti più tardi colpisce ancora: Duvenage vede che il centro del campo è occupato da giocatori pesanti e gioca alle loro spalle con un grubber, su cui si avventa per primo Tommaso Allan. Per il Benetton è già la quarta meta, quella del bonus, dopo 46 minuti ed è 17-26 sul tabellino con i Leoni in 14.
Il secondo fallo della partita, tuttavia, costa ancora caro agli ospiti: Faiva, nel tentativo di placcare McNicholl, colpisce con la spalla alla testa il giocatore neozelandese, ricevendo un cartellino giallo da Linton che lascia Treviso in 13 per dieci minuti. Gli Scarlets continuano però a commettere diversi errori di handling poco comuni per una squadra dal tale livello tecnico, ma in compenso arano in mischia i Leoni nonostante le introduzioni a favore degli ospiti.
Dopo due assedi andati a vuoto con la rolling maul, gli Scarlets scelgono ancora la mischia sui 5 metri: Hidalgo-Clyne gioca sul lato chiuso per McNicholl, che vince l’uno contro uno su Allan quanto basta per schiacciare in meta alla bandierina al minuto 59. Halfpenny torna a centrare i pali e segna il 24-26.
Il Benetton intanto torna in 14, ma fa fatica a gestire l’ovale sui punti d’incontro e lo perde con una controruck. Al 64′ Asquith buca la difesa partendo dalla propria metà campo, Allan lo ferma in tempo ma in sostegno c’è Kennedy che riceve da McNicholl e marca la meta del sorpasso (31-26), indirizzando la partita con decisione verso binari favorevoli agli scarlatti.
Nonostante le due mete nel giro di pochi minuti, i Leoni non demordono e strappano un prezioso calcio di punizione dentro i 22 (Ioane prova a giocare il vantaggio con un chip, ma senza successo): Allan centra i pali e riporta i suoi a -2 a dieci minuti dal termine. Intanto, dalla panchina entra anche Antonio Rizzi, per il suo debutto con la maglia biancoverde.
Steyn perde un brutto pallone con il Benetton dentro la metà campo gallese al 73′, e gli Scarlets dopo l’ennesima mischia vinta possono risalire il campo fin sui 5 metri del Benetton, complice anche qualche placcaggio mancato di troppo. Gli Scarlets nascondono il pallone e provano anche a marcare la sesta meta. Alla fine la segnatura arriva e porta la firma di Prydie. La conversione di Halfpenny evita al Benetton il doppio bonus. Finisce 38-29.
Scarlets: 15 Leigh Halfpenny, 14 Tom Prydie, 13 Kieron Fonotia, 12 Hadleigh Parkes, 11 Johnny McNicholl, 10 Dan Jones, 9 Gareth Davies, 8 Blade Thomson, 7 James Davies, 6 Ed Kennedy, 5 Steve Cummins, 4 Jake Ball, 3 Samson Lee, 2 Ken Owens (c), 1 Phil Price
A disposizione: 16 Ryan Elias, 17 Wyn Jones, 18 Werner Kruger, 19 David Bulbring, 20 Dan Davis, 21 Sam Hidalgo-Clyne, 22 Paul Asquith, 23 Ioan Nicholas
Marcatori Scarlets
Mete: Gareth Davies (5, 35), Fonotia (12), McNicholl (59), Kennedy (64), Prydie (80+3)
Conversioni: Halfpenny (5, 59, 64, 80+3)
Punizioni:
Benetton: 15 Luca Sperandio, 14 Ratuva Tavuyara, 13 Marco Zanon, 12 Luca Morisi, 11 Monty Ioane, 10 Tommaso Allan, 9 Dewaldt Duvenage, 8 Robert Barbieri (c), 7 Abraham Steyn, 6 Marco Lazzaroni, 5 Marco Fuser, 4 Irné Herbst, 3 Simone Ferrari, 2 Hame Faiva, 1 Nicola Quaglio
A disposizione: 16 Engjel Makelara, 17 Cherif Traore, 18 Tiziano Pasquali, 19 Alessandro Zanni, 20 Marco Barbini, 21 Giorgio Bronzini, 22 Antonio Rizzi, 23 Alberto Sgarbi
Marcatori Benetton
Mete: Quaglio (10), Ferrari (15), Ioane (42), Allan (46)
Conversioni: Allan (10, 15, 46)
Punizioni: Allan (70)
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