Per i biancoverdi è la prima sfida contro una big del torneo, dopo le prime due vittorie consecutive. Calcio d’inizio alle ore 18:15
La prima delle tre trasferte consecutive per il Benetton è anche la più complicata. Gli Scarlets hanno perso la prima di un soffio contro Ulster, ma si sono rifatti con gli interessi in casa contro il Leinster, riuscendo a battere la corazzata irlandese 23-21 a Llanelli. Per di più, Wayne Pivac non ha avuto intenzione di fare turnover per questa settimana, rinviandolo alle settimane successive quando i gallesi sfideranno Connacht in trasferta e Kings in casa.
Contro la capolista della Conference B, il futuro CT dei Dragoni non vuole sperimentare: i cambi sono solo due ed entrambi forzati a causa degli infortuni. In prima linea non ci sarà Rob Evans, sostituito da Phil Price, mentre in terza linea al posto di Macleod ci sarà Ed Kennedy, flanker arrivato quest’estate dall’Australia senza una presenza nel Super Rugby ma già di buon impatto sul campionato.
Nella lista degli infortunati ci sono anche Aaron Shingler, Jonathan Davies e Uzair Cassiem, ma nella sfida ai veneti difficilmente Pivac ne risentirà: in terza linea, il neozelandese Blade Thomson si è già integrato al meglio, mentre tra i centri Parkes è ormai un leader tecnico di questa squadra e sarà affiancato da un giocatore solido come Fonotia. Ci sono tutti gli elementi per essere preoccupati, insomma.
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Il Benetton, dal canto suo, può comunque permettersi di affrontare questo match con una rara confidenza nei propri mezzi dopo l’ottimo inizio di stagione e le due vittorie consecutive. Per impensierire i gallesi potrebbe anche non bastare una partita perfetta, considerando il divario importante tra le due squadre, ma i Leoni sono consapevoli (o devono esserlo, in ogni caso) di avere il potenziale per costringere gli Scarlets a dare tutto fino all’ultimo secondo.
Per i biancoverdi, di notevole importanza potrebbero essere le quattro partite giocate la scorsa stagione contro gli Scarlets: il saldo diceva tre sconfitte e una vittoria, ma almeno tre prestazioni buone/ottime da cui trarre ispirazione in vista della sfida di oggi pomeriggio. Gli Scarlets, nel frattempo, hanno cambiato qualcosa nella propria squadra ma hanno naturalmente mantenuto intatta la propria identità, tra le più riconoscibili a livello tecnico-tattico in Europa.
Dove può costruire una partita interessante il Benetton? Vincendo lo scontro fisico nelle collisioni e nel breakdown, tanto per iniziare, anche se in fase difensiva ai Leoni manca il cacciatore di palloni per eccellenza (un James Davies, per intenderci); la potenza di Fuser, Herbst, Lazzaroni, Barbieri e Steyn può invece fare la differenza in attacco, a patto di essere reattivi nelle pulizie dell’avversario.
La mischia sarà un terreno di battaglia altrettanto interessante: contro il Leinster, quella degli Scarlets ha funzionato al meglio, mentre il Benetton come sappiamo ha costruito con la spinta in mischia la rimonta nei minuti finali, quando in campo c’erano Traorè e Ferrari. Dal primo minuto, a Llanelli, ci sarà solo quest’ultimo: chi la spunterà?
Le due macroaree più rilevanti, probabilmente, saranno però altre: l’approccio alla partita, che se negativo potrebbe compromettere tutto, e la disciplina. In due partite, i veneti hanno concesso 27 calci di punizione agli avversari, un numero davvero troppo alto. I Dragons non ne hanno approfittato, Cardiff ci è andato molto vicino: gli Scarlets ci sguazzerebbero allegramente. Per non perdere credibilità, proprio ora che il Benetton l’ha riacquisita, uscire da un campo così difficile con un risultato dignitoso sarebbe oro colato.
L’ultimo precedente
L’ultima partita giocata nel Pro14 al Parc y Scarlets dalle due squadre risale al 3 novembre 2017, quando il Benetton si arrese per 20-8 ai padroni di casa. Non sarebbe un risultato così negativo nemmeno per la partita di oggi pomeriggio, ma un anno fa i biancoverdi uscirono dal campo anche con qualche piccolo rimpianto per non aver portato a casa un bonus difensivo. L’eccessiva indisciplina e un possesso pressoché nullo tagliarono le gambe ai Leoni, che opposero comunque una difesa convincente.
Giocatore da seguire
Tre, in questo caso. Luca Sperandio, Marco Zanon e Marco Lazzaroni. Tutti e tre hanno trovato un posto da titolare grazie al turnover operato da Kieran Crowley, che non impiegherà Hayward, Benvenuti e Negri per l’occasione. I primi due, in particolare, dovranno dimostrare di valere questo livello e di sapersi adattare ai tanti momenti diversi di un match di alto livello; il secondo è alla prima da titolare in stagione e sarà chiamato a fare la differenza in tutti e settori del gioco, anche in fase offensiva.
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Le formazioni
Scarlets: 15 Leigh Halfpenny, 14 Tom Prydie, 13 Kieron Fonotia, 12 Hadleigh Parkes, 11 Johnny McNicholl, 10 Dan Jones, 9 Gareth Davies, 8 Blade Thomson, 7 James Davies, 6 Ed Kennedy, 5 Steve Cummins, 4 Jake Ball, 3 Samson Lee, 2 Ken Owens (c), 1 Phil Price
A disposizione: 16 Ryan Elias, 17 Wyn Jones, 18 Werner Kruger, 19 David Bulbring, 20 Dan Davis, 21 Sam Hidalgo-Clyne, 22 Paul Asquith, 23 Ioan Nichola
Benetton: 15 Luca Sperandio, 14 Ratuva Tavuyara, 13 Marco Zanon, 12 Luca Morisi, 11 Monty Ioane, 10 Tommaso Allan, 9 Dewaldt Duvenage, 8 Robert Barbieri (c), 7 Abraham Steyn, 6 Marco Lazzaroni, 5 Marco Fuser, 4 Irné Herbst, 3 Simone Ferrari, 2 Hame Faiva, 1 Nicola Quaglio
A disposizione: 16 Engjel Makelara, 17 Cherif Traore, 18 Tiziano Pasquali, 19 Alessandro Zanni, 20 Marco Barbini, 21 Giorgio Bronzini, 22 Antonio Rizzi, 23 Alberto Sgarbi
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