I Dragons vincono 16-5, senza incantare
A Rodney Parade di Newport, Dragons e Zebre si affrontano, alla presenza anche di Conor O’Shea, head coach azzurro, per il quarto turno di Guinness Pro14 ’18/’19. I gallesi, padroni di casa, occupano l’ultima posizione nella conference B, con all’attivo una vittoria sui Kings al secondo turno, e due sconfitte, rispettivamente con Benetton Rugby e Leinster. Le Zebre, invece, possono vantare due successi (entrambi con bonus offensivo) nelle prime tre giornate, ai danni di Kings e Cardiff Blues, inframezzati dall’opaca prestazione di Galway, coincisa con l’unico KO stagionale, in casa di Connacht. Dirige il match Joey Neville, ragazza irlandese già nella storia dell’arbitraggio ovale.
L’avvio di gara è subito indicativo di quanto accadrà nel corso di tutta la prima frazione di gioco. Le Zebre commettono qualche errore gestuale di troppo, e patiscono la più che buona gestione del gioco tattico dei ragazzi di Jackman, che, al minuto 5 prendono la leadership del match. Carlo Canna è indisciplinato e concede un calcio di punizione facilissimo per Arwel Robson, che manda i suoi sul 3-0. Il canovaccio è il medesimo per i 10 giri d’orologio successivi, con i padroni di casa che, al 14′ di gioco, allungano: Robson approfitta di un’incertezza difensiva tra Canna e Lovotti appena fuori dai 22 metri, bucando agevolmente la linea italiana e trovando una meta facile, nonostante l’intervento in etxremis di Brummer. Lo stesso Robson, però, fallisce malamente la trasformazione e lascia il punteggio fermo sull’otto a zero.
Le Zebre, nonostante un inizio non brillantissimo, dimostrano maturità e non perdono la testa, “iscrivendosi” al match al minuto 22: multifase zebrato dentro i 22 avversari, caratterizzato da diversi pick’n’go efficaci e sublimato, non appena sanzionato un vantaggio in favore degli ospiti, Canna esegue un calcio preciso alle spalle della difesa locale, con Bellini che arpiona il pallone e firma la prima meta zebrata del match.
A tempo scaduto, le Zebre difendono con i denti su un paio di driving maul debordanti dei padroni di casa, ma dopo un multifase ficcante a pochi metri dalla linea di meta, Rhodri Williams fiuta la superiorità al largo dei suoi ed allarga mervigliosamaente l’ovale sull’accorrente Dafydd Howells, che corre dritto per dritto, senza ostacoli, in meta. Robson è in serata no, dalla piazzola, e fallisce l’ennesimo calcio, mandando la partita alla pausa lunga sul punteggio di 13 a 5.
La ripresa si apre con le Zebre estremamente propositive, ma a causa di un placcaggio pericoloso, in contemporanea, di Lovotti e Chistolini, i Dragons dispongono di un penalty centrale, con Jordan Williams che si dimostra ben più caldo della sua apertura, portando i suoi sul 16-5.
Al minuto 58, Brandon Nansen ostruisce la linea di corsa di Carlo Canna, in cerca di raccogliere un calcetto eseguito per se stesso, centrandolo con la spalla e guadagnandosi un inevitabile cartellino giallo. Gli italiani imbastiscono alcune situazioni potenzialmente pericolose, ma complici innumerevoli errori gestuali e una serata negativa del subentrato Ceciliani in touche, i ragazzi di Bradley non hanno praticamente mai un possesso di qualità e non riescono ad incidere sulla partita.
A Newport finisce 16-5, con i gallesi che ottengono 4 punti preziosissimi, mentre le Zebre confermano i problemi fuori casa già emersi in Irlanda.
Il tabellino
Dragons: 15 Jordan Williams, 14 Dafydd Howells, 13 Adam Warren, 12 Jack Dixon, 11 Jared Rosser, 10 Arwel Robson, 9 Rhodri Williams; 1 Brok Harris, 2 Elliot Dee, 3 Lloyd Fairbrother, 4 Rynard Landman, 5 Cory Hill (C), 6 Aaron Wainwright, 7 Ollie Griffiths, 8 Ross Moriarty;
A disposizione: 16 Richard Hibbard, 17 Ryan Bevington, 18 Aaron Jarvis, 19 Brandon Nansen, 20 Nic Cudd,21 Tavis Knoyle, 22 Josh Lewis, 23 Jarryd Sage;
mete: Robson (15′), Howells (40′);
punizioni: Robson (5′), J. Williams (44′);
Zebre: 15 Francois Brummer, 14 Mattia Bellini, 13 Giulio Bisegni, 12 Tommaso Castello (C), 11 Edoardo Padovani, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 Giovanni Licata, 7 Johan Meyer, 6 Jimmy Tuivaiti, 5 George Biagi, 4 David Sisi, 3 Dario Chistolini, 2 Oliviero Fabiani, 1 Andrea Lovotti;
A disposizione: 16 Massimo Ceciliani, 17 Daniele Rimpelli, 18 Giosué Zilocchi, 19 Apisai Tauyavuca, 20 Matu Tevi, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Tommaso Boni, 23 Gabriele Di Giulio;
mete: Bellini (22′);
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