L’idea potrebbe prendere corpo a partire dal 2020, coinvolgerebbe 12 squadre e sostituirebbe i test match
Secondo quanto riportato quest’oggi dal giornale sportivo francese Midi Olympique, specializzato in fatti e accadimenti della palla ovale, World Rugby starebbe studiando la possibilità di occupare la finestra internazionale di novembre non con i consueti test match, ma con una non meglio precisata Coppa della Nazioni.
La competizione dovrebbe coinvolgere 12 squadre, divise in quattro gruppi da tre, con tre partite di girone, semifinali e finale. Nell’idea embrionale del torneo si pensa che potrebbe essere giocato a anni alterni nell’emisfero nord o in quello australe, sempre a novembre.
Stando alla notizia riportata, il cervello dell’operazione sarebbe il vicepresidente di World Rugby Agustin Pichot, che si sta muovendo sulla scia di quanto fatto dai cugini del pallone rotondo con la creazione della Nations League.
Pichot avrebbe già proposto l’idea lo scorso luglio, in occasione della Rugby Sevens World Cup a San Francisco, a Steve Tew, Bernard Laporte e Jurie Roux, numeri uno rispettivamente delle federazioni neozelandese, francese e sudafricana.
Da analizzare ancora l’effettivo riscontro dal punto di vista economico e l’organizzazione logistica con i campionati per club. Se il programma dovesse essere confermato, si tratterebbe di inserire in calendario 5 partite internazionali a novembre, contro le tre dell’attuale format, a due mesi dall’inizio delle competizioni domestiche.
Quelli del prossimo novembre potrebbero essere dunque gli ultimi tour delle squadre australi in Europa, gli ultimi test match autunnali nella storia della palla ovale.
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