Dopo una stagione difficile e deludente, il numero otto vuole riprendersi la maglia da titolare della nazionale in vista della RWC
Il 2017/2018 non è stata una stagione semplice per Louis Picamoles. Da capitano del Montpellier ha giocato 25 partite lo scorso anno, rimediando una delusione dopo l’altra: il club héraultais è prima uscito dalla Champions Cup alla fase a gironi in modo anonimo, poi ha perso la finale del Top 14 contro una squadra – il Castres – di gran lunga inferiore sulla carta.
Per non parlare della stagione in nazionale francese: i tre Test Match di novembre 2017, in cui è partito sempre titolare, furono la pietra tombale sul rapporto tra Guy Novès e la FFR. Richiamato da Jacques Brunel, il Sei Nazioni di Picamoles è durato appena 21 minuti, quelli giocati contro la Scozia prima della famigerata notte di Edimburgo, dopo della quale è stato escluso insieme ad altri compagni di squadra.
Con queste premesse, che equivalevano ad un’importante voglia di riscatto, il numero otto del Montpellier si è affacciato alla nuova stagione con l’intenzione di riprendersi la maglia da titolare dei Bleus e di trascinare i suoi in campionato. Il cammino del Montpellier è ancora un po’ singhiozzante, ma quello del 31enne potrebbe aver vissuto un momento spartiacque proprio nell’ultimo weekend, quando gli héraultais hanno demolito un Tolosa molto rimaneggiato (e pure piuttosto criticato in Francia per questo) con ben quattro mete del leader Picamoles, che ha avuto gioco fin troppo facile contro i giovanotti dello Stade.
4 clean break, 5 difensori battuti, 2 offload, 68 metri corsi palla in mano su 17 corse effettuate. Più 4 mete. Una prestazione a tutto tondo, come il Picamoles dei tempi migliori. “A livello personale, sto meglio – ha commentato dopo la partita a Le Figaro – Devo ancora lavorare. Ho bisogno di ritmo, di fare partite e allenamenti ad alta intensità”.
“Non ero mai riuscito a fare un poker – ha continuato – Ciò che importava era la risposta che volevamo dare dopo quello che abbiamo fatto la scorsa settimana (sconfitta per 55-13, ndr). Sono contento dell’atteggiamento dei giocatori”.
Sempre su Le Figaro, inoltre, si legge anche del rapporto tra Brunel e Picamoles, vista la recente visita del CT transalpino al centro d’allenamento del Montpellier. “È stato breve. Non sapevo che sarebbe venuto. Ci siamo visti, ci siamo stretti la mano ed è stato molto cordiale, contrariamente a quello che si potrebbe dire delle nostre relazioni […] Le cose che ho da dire sulla nazionale francese le dirò solo alle persone competenti. Quindi al selezionatore”.
Se dovesse continuare con questo stato di forma, la maglia numero otto dovrebbe essere affar suo, perché a parità di condizioni fisiche e atletiche Picamoles è ancora il più forte e il più completo nel suo ruolo, per abilità tecniche e impatto fisico sull’avversario. Il mirino sulla Coppa del Mondo 2019 è già puntato e, considerando la concorrenza di buon livello ma non eccelso (anche se Tauleigne si è dimostrato un ottimo talento), Brunel difficilmente potrà ignorarlo. Il poker contro il Tolosa è solo il biglietto da visita?
– Per vedere le quattro mete di Picamoles contro il Tolosa
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.