Finisce 31-30. La serata storta in fase difensiva costa carissima ai Leoni che tornano da Edimburgo con due punti di bonus
EDIMBURGO – Due cambi obbligati in panchina per Cockerill nell’immediato pre-partita, con Darcy Graham e David Cherry al posto, rispettivamente, degli indisponibili Jaco van der Walt e Ross Ford. Nessun cambio, invece, per il Benetton Rugby che dà, con il drop di Tommy Allan, il via ad un match importante per entrambe le squadre.
Il Benetton, infatti, vuole confermare quanto di buono fatto vedere nelle ultime uscite mentre Edinburgh deve necessariamente vincere per mettersi in cascina punti importantissimi per la sua asfittica classifica.
I Leoni muovono subito il tabellino con il piede di Tommaso Allan (preciso a punire un tenuto nel primissimo raggruppamento del match), Edinburgh risponde tre minuti dopo con Hickey (punizione conquistata nei 22m italiani dopo qualche fase) e continua a fare bene in chiusa, conquistando tre punizioni consecutive.
Il Benetton non riesce a scrollarsi di dosso la pressione avversaria e al 17′ subisce la prima meta quando Matt Scott buca di prepotenza la difesa italiana andando a marcare in prossimità dei pali, rendendo agevole la trasformazione di Hickey per il primo vantaggio della serata dei padroni di casa che nell’azione successiva raddoppia con Duhan van der Merwe. Hickey è ancora preciso e il club della capitale scozzese scappa oltre il break al 22′ (17-3).
Tutto troppo facile per Edinburgh finora, perché i Leoni non riescono ad arginare le avanzate avversarie e faticano dannatamente nelle fasi statiche, regalando possesso e territorio agli scozzesi che però si addormentano alla ripresa del gioco, calando colpevolmente l’intensità – come già successo contro Connacht.
Treviso costruisce la prima, vera azione offensiva pericolosa e va oltre la linea con Sperandio (pessima lettura difensiva degli scozzesi con van der Merwe che manca colpevolmente l’ultimo placcaggio). Allan, da posizione angolata non trova i pali ma i Leoni si riportano sotto (17-8 al 25′), alzando finalmente il baricentro e accampandosi per più di qualche fase nei 22m avversari.
La fase difensiva resta un pò il punto debole del Benetton, che paga pegno al 34′ quando Dean trova una linea di corsa che manda fuori-giri la retroguardia biancoverde prima di servire a Kinghorn un assist perfetto per la terza meta scozzese.
Hickey trasforma ma è il Benetton ad avere l’ultima parola nella prima frazione. I Leoni conquistano tre punizioni consecutive – due penal’touche e un vantaggio – e grazie alla perfetta esecuzione della rolling maul vanno oltre la linea avversaria con Fuser che mette il suo nome a referto. Allan risponde all’ex capitano dei Baby Blacks e manda i suoi a riposo sotto 24-15.
Le squadre tornano in campo e, per sette minuti, si gioca solo a ridosso dei 22m del Benetton. Conseguenza inevitabile, la quarta meta (quella del bonus offensivo) per Edinburgh con Dougie Fife a segno in tuffo all’altezza della bandierina sotto il West Stand. Hickey è ancora perfetto e ricaccia i Leoni a più di due marcature piene di distanza (31-15).
È quasi impossibile, però, dare un giudizio univoco sulla gara del Benetton, perchè a tutti gli errori commessi in fase difensiva fa da contraltare la superba prestazione offensiva – e il carattere mostrato: il gioco riprende, il baricentro si alza, si passa attraverso le fasi e Sperandio va ancora in meta sotto l’East Stand.
La gara, giocata su buoni ritmi e in maniera gagliarda da entrambe le squadre ma tutt’altro che spettacolare, entra nell’ultimo quarto con la strepitosa tripletta di Luca Sperandio (quest’ultima marcatura, in particolare, davvero degna di nota per costruzione e finalizzazione) che riduce lo svantaggio a soli sei punti (31-25). Nigel Owens si affida al TMO e le immagini al rallentatore sui maxi-schermi della Highland Cathedral diventano involontario tributo all’hai-trick dell’ala italiana.
McKinley manca la trasformazione (i tre errori di Treviso sono la differenza tra le due squadre finora) ma i Leoni si mettono al sicuro almeno un punto di bonus offensivo, con poco meno di venti minuti per provare a vincere una gara che, ad un certo punto, sembrava ormai scappata dai loro artigli.
Un’infrazione di Bigi al breakdown (con il tallonatore che non rotola via) regala a Hickey la possibilità di portare il vantaggio scozzese ancora oltre il break, ma per la prima volta stasera il Kiwi è impreciso e spedisce l’ovale a lato.
Treviso c’è e torna a spingere, Edinburgh (che poco prima è rimasto in inferiorità dopo il giallo a Gilchrist) invece non riesce più a reagire e dopo qualche minuto di pressione Barbini è bravissimo a trovare un buco nella linea difensiva scozzese con il pick-and-go decisivo. McKinley sbaglia la trasformazione e i Leoni restano sotto di un punto (30-31) ma con l’inerzia decisamente nelle loro mani.
Non riusciranno, però, a raddrizzare l’incontro nei minuti finali, tornando cosi da Edimburgo con due punti di bonus e tantissimi rimpianti.
Edinburgh Rugby: 15 Blair Kinghorn, 14 Dougie Fife, 13 Chris Dean, 12 Matt Scott, 11 Duhan van der Merwe, 10 Simon Hickey, 9 Henry Pyrgos, 8 Viliami Mata, 7 Hamish Watson, 6 Magnus Bradbury, 5 Grant Gilchrist, 4 Ben Toolis, 3 WP Nel, 2 Stuart McInally (C), 1 Allan Dell.
A disposizione: 16 David Cherry, 17 Rory Sutherland, 18 Murray McCallum, 19 Fraser McKenzie, 20 Jamie Ritchie, 21 Nathan Fowles, 22 Darcy Graham, 23 Juan Pablo Socino
Marcatori Edinburgh Rugby
Mete: Scott (18′), van der Merwe (20′), Kinghorn (34′), Fife (47′)
Trasformazioni: Hickey (19′, 21′, 36′, 48′)
Punizioni: Hickey (5′)
Benetton Rugby: 15 Jayden Hayward, 14 Ratuva Tavuyara, 13 Tommaso Iannone, 12 Luca Morisi, 11 Luca Sperandio, 10 Tommaso Allan, 9 Dewaldt Duvenage, 8 Robert Barbieri, 7 Marco Barbini, 6 Sebastian Negri, 5 Dean Budd (C), 4 Marco Fuser, 3 Marco Riccioni, 2 Luca Bigi, 1 Cherif Traore.
A disposizione: 16 Engjel Makelara, 17 Derrick Appiah, 18 Simone Ferrari, 19 Federico Ruzza, 20 Marco Lazzaroni, 21 Edoardo Gori, 22 Ian McKinley, 23 Ignacio Brex
Marcatori Benetton Rugby
Mete: Sperandio (25′, 51′, 60′), Fuser (40′), Barbini (72′)
Trasformazioni: Allan (40′)
Punizioni: Allan (1′)
Matteo Mangiarotti
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