Il Petrarca vince in casa su Verona e si riprende la vetta
La quarta giornata di Top 12 regala clamorosi colpi di scena e finali al cardiopalma su diversi campi ovali in giro per l’Italia. Vediamo quanto successo, stadio per stadio.
Valorugby v Rovigo (16-19): nel big match del Mirabello, gli ospiti partono fortissimo sotto una pioggia battente, mettendo subito in campo tutta il proprio arsenale offensivo, costringendo gli emiliani ad un fallo professionale in zona rossa. Mantelli non si fa pregare dalla piazzola, ed al 3′ manda i suoi sul 3-0. Il Valorugby, però, è assolutamente in partita, su entrambi i lati del campo. In difesa, gli emiliani, nei primi 20 minuti, riescono ad imbragare gli attacchi avversari, costringendoli talvolta al calcio tattico, mentre in attacco imbastiscono un paio di mulifase erosivi, dai quali, tuttavia, cavano molto poco, pagando a caro prezzo diversi errori gestuali, forzati anche dalla discreta pressione veneta.
Al 20′, Rovigo prova il primo allungo: Du Preez non si toglie in tempo dal breakdown in zona rossa, concedendo un piazzato semplice ai veneti, mandato a bersaglio da un ispirato Mantelli. La giovane apertura ospite replica cinque minuti più tardi, grazie ad un penalty generato dal medesimo fallo emiliano. Al 33′ arriva la prima meta del match, firmata dai padroni di casa: penaltouche vinta senza patemi e poi rolling maul debordante, con Du Preez che schiaccia l’ovale oltre la linea di meta. Gennari converte da posizione complessa con il suo mancino preciso (dopo aver fallito un piazzato non impossibile in avvio), fissano il punteggio sul 7-9. Parziale con cui si va all’intervallo, al termine di una prima frazione piuttosto equilibrata. Degni di nota, tra le fila ospiti, le iniziative in prima persone dei due mediani Mantelli e Chillon, spesso in grado di attaccare con successo la linea.
L’avvio di ripresa è tutto di marca locale, con il Valorugby che, per la prima volta, mette la testa avanti al 46′, con il piazzato vincente di Gennari, generato da un fuorigioco rodigino. I reggiani macinano multifase e gestiscono il possesso, ma sbattono contro il muro dei ragazzi di Casellato, che alla prima occasione della seconda frazione puniscono da grande squadra. Al 23′, infatti, arriva una rocambolesca meta ospite: Mantelli calcia una punizione colpendo il palo, con l’ovale che rimbalza in campo e diventa preda di un lestissimo Odiete che timbra la prima meta veneta del match, trasformata da Mantelli per il 16-10. Un duro colpo per i padroni di casa, che, però, si rimettono subito in carreggiata con il penalty di Gennari, per il 13-16 al 65′. Allo scadere, gran lavoro della mischia locale: punizione guadagnata ed il solito Gennari, sempre dalla piazzola, trova il pari che manda in delirio il Mirabello. Entrambe le squadre hanno delle chance in attacco per vincere la gara, ma, addirittura al 50′ della ripresa, Rovigo guadagna un calcio di punizione in zona pregiata e Mantelli regala il successo ai rossoblù, che scacciano così le critiche delle ultime settimane e portano a casa 4 punti preziosissimi.
Petrarca v Verona (18-7): derby veneto vinto dai campioni d’Italia con meno margine di quanto si potesse immaginare alla vigilia dell’incontro. Tre ad uno, in favore dei padroni di casa, il computo complessivo delle marcature pesanti di giornata, firmate da Riera e Benetti, da un lato, e Mortali dall’altro nel primo tempo, chiuso sul 10-7. Nella ripresa, poi, arriva anche il sigillo di Capraro
Calvisano v Fiamme Oro (7-8): i romani piazzano il colpaccio nella bassa bresciana, portandosi via quattro punti fondamentali da Calvisano, alla seconda sconfitta nel giro di poche settimane. La gara è a bassissimo punteggio, con i laziali che allungano nel primo tempo grazie al piazzato di Ambrosini ed alla meta di Favaro. Vana, invece, la meta dei padroni di casa di De Santis al 70′ (trasformata da Pescetto). A Calvisano finisce 7-8, con le Fiamme che proseguono nel loro cammino stagionale più che positivo.
Le altre: vittorie preziosissime per Medicei, Mogliano e Lazio, tutte in grado di ottenere il successo tra le mura amiche, rispettivamente contro Valsugana (16-3), Viadana (26-3) e San Donà (13-5), andando così a rimescolare ulteriormente una classifica sorprendente, caratterizzata da grande equilibrio un poco in tutte le zone della graduatoria.
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