Il tallonatore ci ha raccontato le sue sensazioni dopo la trasferta persa in Scozia, da cui i ducali non escono senza note positive
Dopo due trasferte dal rendimento scialbo e anonimo contro Connacht e Dragons, le Zebre viste a Glasgow venerdì sera hanno perlomeno avuto un atteggiamento e mantenuto un livello prestazionale di gran lunga differente. E per Oliviero Fabiani, del resto, “la cosa che dispiace è che il risultato è poco veritiero. Abbiamo preso cinque mete, ma fino al 60′ abbiamo tenuto testa e siamo rimasti in partita contro una squadra tra le più preparate del torneo”.
Il tallonatore laziale, tra i più propositivi per i ducali in Scozia, ha analizzato con noi la partita persa 36-8 dalla franchigia federale, tornata in Italia comunque con qualche indicazione positiva. Le premesse d’altronde erano pure peggiori, visto il turnover di Michael Bradley e l’ultimo precedente di 68-7 dello scorso aprile allo Scotstoun.
“Li abbiamo messi in difficoltà in mischia chiusa. Il nostro attacco è stato efficace. Abbiamo dato tutto quello che avevamo, ma a questo livello dobbiamo essere precisi in tutto, non solo nell’atteggiamento ma anche nell’esecuzione nelle cose che facciamo. Sappiamo che se sbagliamo, gli altri ci puniscono. La cosa importante è aver ritrovato consapevolezza e confidenza”.
Il turnover? “Sono rientrati giocatori che hanno fatto tante partite, ma che finora per infortunio o altre scelte non avevao ancora giocato. Brummer a numero 10, un sudafricano di 30 anni con esperienza di Super Rugby, non può essere considerato una seconda scelta, così come Cruze (Ah-Nau) e Lolo Bello. Poi c’è grande competizione tra di noi”.
“I ragazzi che hanno giocato gli ultimi 20′ hanno veramente giocato alla pari, solo che probabilmente c’era poca confidenza in campo visto che in campo c’erano dei giovani o chi non giocava da un po’. L’importante però è che abbiano giocato ragazzi come Raffaele e Azzolini, che hanno ritrovato il campo. Il messaggio che secondo me deve passare, in ogni caso, è che la squadra ha ritrovato la sua confidenza”.
Nelle fasi statiche c’è stata una decisa inversione di tendenza rispetto alle ultime uscite, anche se più in mischia che in touche (60% di lanci completati, una percentuale ancora bassa). “Sapevamo che in casa Glasgow ha una delle mischie più forti del campionato. Abbiamo studiato bene come provare a metterli in difficoltà e come cercare di giocare questa situazione, e in alcuni momenti li abbiamo messi davvero sotto. Non dobbiamo accontentarci di questa prestazione, e cercare di migliorare sempre”.
La vera nota stonata di venerdì sera, oltre al punteggio, è stata la gestione della fase offensiva. In questo senso, i bianconeri hanno confermato il trend delle ultime settimane, che li ha visti concedere troppi turnover (16) e perdere di conseguenza tanti palloni interessanti. Un vero peccato considerando il 56% di possesso palla. “La nostra filosofia di gioco è molto offensiva e propositiva. Ci sono periodi in cui può capitare che ci siano più errori individuali. Sono diminuiti rispetto a settimana scorsa, ma ne dobbiamo eliminare ancora alcuni. Sicuramente la nostra filosofia rimane quella, non cambia”.
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