L’Italia vinse grazie ad un super avvio, contenendo gli arrembanti romeni nella ripresa
A poco meno di un mese dal delicato incontro di Firenze contro la Georgia, oggi si è il terzo anniversario dall’ultima gara mondiale dell’Italia, un successo ai danni della Romania, in un incontro per certi versi simile per “importanza gerarchica” a quello in terra toscana del prossimo 10 novembre.
In chiusura di spedizione inglese, l’Italia arrivò gara alla di Sandy Park dopo le sconfitte contro Francia (netta) ed Irlanda (di misura), ed una vittoria non troppo convincente contro il Canada. Un K.O. con la Romania avrebbe significato chiudere in quarta posizione, perdendo la qualificazione automatica al mondiale successivo, e riaprendo, inoltre, le annose polemiche sulla partecipazione fissa al Sei Nazioni del team azzurro, a discapito delle (presunte) rampanti Georgia e Romania.
Gli azzurri spazzarono via immediatamente tutte le paure del caso con un primo tempo ottimo, addolcito dalle tre marcature pesanti di Sarto, Gori e Allan, che evidenziarono la diversa cilindrata a disposizione dei due team. Nella ripresa, poi, arrivò anche il sigillo nobile di Alessandro Zanni, che chiuse definitivamente la contesa, nonostante l’assalto finale arrembante dei romeni, che, però, non giunsero mai veramente nella posizione di ribaltare l’esito, già scritto, del match.
Poi, dopo il fischio finale, spazio anche al saluto caloroso di una delle grandi figure del nostro ovale come Mauro Bergamasco, al passo d’addio con la maglia della nazionale azzurra.
In attesa del pomeriggio dell'”Artemio Franchi”, vale la pena rivivere quello da sorriso pieno nel Devon.
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