Challenge Cup: Bristol è più forte e piega le Zebre 43-22

Brutto primo tempo degli emiliani che vanno sotto pesantemente, senza riuscire poi a recuperare

Ph. Carnabuci

La partita si apre con i padroni di casa a fare la voce grossa: le cariche dei Bears fanno male alle Zebre che si salvano sempre mettendoci una pezza, sino a quando Leiua non riesce a trovare il varco per scappare in mezzo ai pali concedendo una comoda conversione a Sheedy per il 7-0. Gli inglesi sono un fiume in piena, la squadra di Bradley accorcia temporaneamente le cose sul 7-3 per effetto del piazzato di Brummer ma è un solo un intermezzo che non blocca Piutau e soci i quali vanno in meta alla bandierina con Edwards poco prima del quarto d’ora, al termine di un lungo multifase. Si va sul 12-3, la situazione poi si complica ulteriormente qualche minuto dopo quando Venditti commette un “in avanti” volontario cercando di intercettare un pallone di matrice britannica: l’arbitro non ha dubbi ammonendo l’ala. Gli emiliani non hanno il tempo di riorganizzarsi e sulla touche successiva al fallo subiscono la terza marcatura pesante messa a segno di forza da Joe Latta. A metà della prima frazione di gara, lo score sul 19-3.
Bristol però, non ha intenzione di fermarsi. Sfrutta la superiorità numerica per raccogliere l’ovale dopo il restart e ribaltare subito il fronte di gioco andando ancora per il bersaglio grosso con il lanciato Nick Haining, che mette a referto di fatto il punto di bonus offensivo. Il 24-3 che si materializza è piuttosto eloquente sui valori espressi in campo sino a quel momento. Castello e Tuivati allora provano a suonare la carica, mentre Venditti rientra sul terreno di gioco e in prima linea Luus ha sostituito (da qualche giro di lancette) Ceciliani.
L’emorragia fatica ad arrestarsi. Si scollina la mezz’ora, la formazione guidata da Pat Lam recupera palla in touche con l’ovale arriva che a Sheedy. L’apertura finta di trasmettere al largo attirando la difesa e creando il buco per l’arrivo veloce e puntuale di Edwards che va in meta sverniciando il diretto marcatore. La conversione si spegne in mezzo ai pali per il 31-3.
Ma sul tabellone arrivano altri punti, prima del riposo con due azioni quasi in fotocopia: prima sono le Zebre infatti ad andare oltre di forza con una maul che vede Bello andare a schiacciare in meta (convalidata col TMO) e Brummer convertire, poi i Bears che restituiscono il favore utilizzando Armstrong come finalizzatore del drive che manda le squadre negli spogliatoi sul 36-10.

 

Il secondo tempo viene purtroppo inaugurato dall’infortunio occorso a Piutau. La formazione ospite sembra più in palla come dimostra la meta che al quarantatreesimo capitan Castello va a mettere a segno raccogliendo col timing giusto il grabber di Palazzani, per accorciare subito le distanze sul 36-17.
La difesa inizia a reggere, l’indisciplina cala e Bristol comincia a commettere qualche errore di troppo: al cinquantaduesimo gli emiliani non sfruttano di pochissimo una chance sull’asse Bisegni-Bellini, con l’ala che non riesce a controllare il pallone sull’offload del centro, per involarsi verso il bersaglio grosso.  La pressione aumenta e continua, gli uomini di Bradley accumulano piattaforme di gioco nei ventidue avversari. Intanto le sostituzioni continuano vorticosamente per entrambe le formazioni. Scocca l’ora di gioco e Callum Sheedy – dopo una revisione con il TMO – viene ammonito per un “in avanti” volontario, mentre Tusi Pisi se la cava con una reprimenda per lo spear tackle su Brummer. Zebre in superiorità numerica.
Ma questo non serve a spegnere i Bears, che invece si caricano e con Andy Uren chiudono definitivamente tutti i discorsi sul match andando in meta: il trequarti subentrato sfrutta il gran lavoro in recupero di Smith e il break di Hurrell (eletto Man of the Match) per andare a concludere l’azione vincente con un bel tuffo. Bedlow converte i punti del 43-17.
Al settantunesimo, dopo una meta annullata a Canna per un’imperfezione di un passaggio verso Bisegni da parte della stessa apertura beneventana, Sheedy rientra in campo. Due minuti dopo però, la marcatura è perfettamente valida: ancora Canna protagonista con un bel passaggio al largo per Boni. Il centro riceve perfettamente pesta sugli appoggi batte Tom Pincus e va oltre.  
Gli ultimi trecento secondi vivono sul tentativo delle Zebre di cercare la quarta meta, per un eventuale punto di bonus: Bristol perde nei propri cinque metri il possesso di palla quando il tempo è già rosso sul cronometro della gara, Palazzani allora prova a dettare il ritmo dell’ultimo assalto. Il mediano di mischia cerca un passaggio proibitivo, Uren lo intercetta e si lancia nelle praterie sguarnite della difesa italiana, ma Canna lo insegue e lo ferma arrestando un’azione che si esaurisce poi nelle fasi successive, con un nulla di fatto. Finisce 43-22.

Bristol Bears: 15 Tom Pincus, 14 Ryan Edwards, 13 Will Hurrell, 12 Siale Piutau (c), 11 Alapati Leiua, 10 Callum Sheedy, 9 Nick Stirzaker, 8 Nick Haining, 7 Daniel Thomas, 6 Sam Jeffries, 5 Joe Latta, 4 Joe Batley, 3 Jake Armstrong, 2 Shaun Malton, 1 Jake Woolmore
A disposizione: 16 Tom Lindsay, 17 Yann Thomas, 18 John Afoa, 19 Jake Heenan, 20 George Smith, 21 Andy Uren, 22 Sam Bedlow, 23 Tusi Pisi

Marcatori Bristol
Mete: Alapati Leiua (7), Ryan Edwards (14, 32), Joe Latta (19), Nick Haining (21), Jake Armstrong (40), Andy Uren (63)
Conversioni: Callum Sheedy (8, 20,33), Sam Bedlow (64)
Punizioni:

Zebre Rugby: 15 Gabriele Di Giulio, 14 Mattia Bellini, 13 Giulio Bisegni, 12 Tommaso Castello (c), 11 Giovanbattista Venditti, 10 Francois Brummer, 9 Guglielmo Palazzani, 8 David Sisi, 7 Jimmy Tuivaiti, 6 Apisai Tauyavuca, 5 George Biagi, 4 Leonard Krumov, 3 Eduardo Bello, 2 Massimo Ceciliani, 1 Cruze Ah-Nau
A disposizione: 16 Luhandre Luus, 17 Andrea Lovotti, 18 Giosue’ Zilocchi, 19 Samuele Ortis, 20 Roberto Tenga, 21 Riccardo Raffaele, 22 Carlo Canna, 23 Tommaso Boni

Marcatori Zebre
Mete: Eduardo Bello (38), Tommaso Castello (43), Tommaso Boni (74)
Conversioni: Francois Brummer (39, 44)
Punizioni: Francois Brummer (11)

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