Il trequarti del Benetton Rugby ha parlato ai nostri microfoni della vittoria su Grenoble e del suo momento personale
Ignacio Brex è stato uno dei grandi protagonisti del largo successo del Benetton Rugby su Grenoble, nell’esordio stagionale in Challenge Cup a Monigo. Il centro di origini argentine, dopo un periodo complicato a livello fisico, con problemi a spalla (operata con successo) e polso, è ritornato, migliorando settimana dopo settimana, ad una condizione fisica ottimale, candidandosi con vigore ad una maglia da titolare in mezzo al campo anche per le prossime gare. Ieri, per lui, contro la compagine alpina, oltre ad una prestazione di tutto rispetto, è arrivata anche una meta a suggellarne il buon momento. L’abbiamo contattato per parlare con lui della sfida di Monigo e dei suoi obiettivi stagionali.
Ignacio, ieri è arrivata una vittoria larga su Grenoble, anche se forse potevate anche concretizzare di più. Ti reputi soddisfatto della prestazione tua e della squadra?
Personalmente sono molto contento. Ho ripreso a giocare e sto mettendo tanto minutaggio nelle gambe, non posso che essere soddisfatto di questa situazione, dopo un periodo fuori dal campo. Lo staff medico, coadiuvato poi dai fisioterapisti, ha fatto un gran lavoro ed ora sono recuperato al cento percento. Il nostro obiettivo primario, a livello di squadra, invece, era portare a casa i 5 punti. Quindi abbiamo ottenuto il nostro target. Non posso però negarti che ci sono state alcune situazioni del match, soprattutto nel primo tempo, in cui avremmo potuto e dovuto fare meglio. Abbiamo concesso, ad esempio, troppi turnover, tante palle perse a contatto ed eseguito qualche passaggio in modo approssimativo, ma nella ripresa abbiamo sistemato quasi tutto e credo si sia visto.
Un pomeriggio positivo, dunque, che vi trasmette grande fiducia in vista di Agen…
Il nostro obiettivo, casa o trasferta non cambia, è sempre quello di portare a casa i 5 punti. Ovviamente sappiamo benissimo che le squadre francesi sono molto fisiche e ne abbiamo avuto la riprova pure ieri. Abbiamo la necessità di attaccarli con il nostro ritmo alto, e in Francia sarà ancor più importante mantenere altissima la concentrazione per tutti gli 80 minuti. Se misceliamo tutte queste componenti nel modo migliore, otterremo sicuramente un buon risultato.
Qual è il tuo obiettivo stagionale?
Voglio crescere step by step. Sono tornato in campo, ed era il primo passettino importante. Ora voglio salire di rendimento e conquistare, settimana dopo settimana, una maglia da titolare qua con il club e poi…
E poi la nazionale…
Ci penso, chiaramente. Non posso dirti di no. Ma come detto, deve essere una crescita graduale. Voglio provare a salire un gradino alla volta.
Come ti trovi qui a Treviso ed in generale qui in Italia?
Molto bene. Al Benetton c’è un bellissimo gruppo. Ci sono tanti ragazzi che propongono sempre qualche attività da svolgere assieme, non c’è mai tempo per annoiarsi. Stando a contatto con loro, poi, ho migliorato tanto anche il mio italiano (pressoché perfetto, ndr). Una situazione simile l’avevo trovata anche a Viadana, al mio arrivo in Italia. Anche lì ho incontrato tanti ragazzi super disponibili che, sin dal primo giorno, mi hanno fatto sentire come se fossi a casa mia. Sin qui, quindi, ho avuto solo belle esperienze nel Belpaese.
Matteo Viscardi
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