L’apertura racconta il suo percorso di maturazione e alcuni aneddoti legati alla vita fuori dal campo
Il Grenoble schiantato (40-14) all’esordio in Challenge Cup anche grazie alle sue due mete. Una consapevolezza nuova nella testa e nel gioco espresso in campo, Tommaso Allan sembra vivere un momento di forma davvero straordinario con la maglia del Benetton e all’orizzonte ci sono i Test Match di novembre con la maglia dell’Italia: “Sento di essere maturato – esordisce nella sua lunga intervista al Corriere dello Sport – ho tanto tempo di gioco sia a Treviso sia con la maglia della nazionale e in campo mi sento sempre più a mio agio. Ho migliorato l’accelerazione e la velocità massima. La prima per un’apertura è determinante: quando vedi un buco ti ci devi infilare. In azzurro sono arrivato a 36 kmh, contro Grenoble a 35,2.
Ho superato momenti difficili, critiche e infortuni. Adesso però vediamo di continuare a vincere, a Treviso siamo molto ambiziosi e positivi. Credo che in campo si veda. E’ bello vivere una squadra del genere”.
Il club veneto sembra quindi essere un’isola felice per il mediano di apertura, che viene interrogato anche sulle Zebre e sulla rivalità con Carlo Canna. Allan fa capire di vedere gli emiliani all’inizio di un percorso di crescita vincente con coach Bradley e di sentire il collega in azzurro come una fonte di stimolo per ottenere la maglia da titolare, ma di essere comunque amico del giocatore beneventano.
Un aspetto, quello della militanza con la maglia dell’Italia, che inevitabilmente incontra il desidero di parlare di due delle prossime partite in calendario a livello internazionale, quella con la Georgia (10 novembre a Firenze) e quella con gli All Blacks: “In vista della sfida contro la Georgia non voglio mettermi pressione addosso. Affrontiamo una buona squadra e la partita è un po’ diversa dalle altre, c’è qualcosa di più in gioco ma guai a dargli troppo peso.
Misurarsi contro gli All Blacks sarà un’opportunità di sfidare i migliori al mondo. Un professionista non può entrare in campo pensando di perdere, sennò è già sconfitto. Sono una squadra incredibile, che emana un fascino particolare, ma il Sudafrica ha dimostrato che possono essere messi sotto in difesa. Adesso vediamo se anche altre formazioni utilizzeranno la stessa tattica.
Un periodo pieno di partite e impegni quindi per il trequarti, che poco più di una settimana fa ha trovato anche il modo di sposarsi con Benan, ragazza turca con cui era fidanzato da tre anni.
Ma un po’ di svago non può mancare, a livello extrarugbistico. Il classe 1993 fa sapere di essere un grande appassionato di basket NBA e di aver seguito Francesco Molinari nei suoi ultimi trionfi golfistici, anche perchè in passato anch’egli ha collaborato con il performance coach Dave Alred: Ho seguito Francesco e sono stato contento delle sue vittorie. Il golf mi piace anche se gioco pochino e non ho neppure l’handicap. E’ un ottimo strumento per rilassarsi o infuriarsi (fa capire scherzando). La meccanica dello swing è simile a quella di un calcio. E anche l’aspetto mentale”.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.