Il tecnico inglese alleggerisce il peso dei Test Match pensando all’appuntamento iridato e a Joe Marler
L’ultima trovata di Eddie Jones? Pensare già alla Coppa del Mondo. Addio “Step by Step”, i Test Match di novembre ci sono ma gli avversari- Sudafrica, Nuova Zelanda, Giappone, Australia – funzioneranno come gli sparring nella boxe: “Non abbiamo bisogno di vincere partite – prima spara, ma poi corregge – se non dovessimo affermarci in nessuna partita però, probabilmente dopo non sarei qui”.
Il tecnico sembra aver perso un po’ di spavalderia e sicurezza, cose che lo hanno contraddistinto nei primi anni da ct della Rappresentativa della Rosa: ” Il mio compito è quello di massimizzare il materiale a disposizione, l’unica cosa che è ho imparato e che bisogna essere al massimo durante i Mondiali. I Test Match sono utili per affinare, valutare e capire cosa serve alla squadra”.
La situazione sudafricana
Tira l’acqua al suo mulino in tutti i modi il tecnico. Sa che la sua rosa di convocati manca di esperienza (visti gli otto uncapped e i potenziali 320 caps persi per infortunio) quindi cerca di appigliarsi ad uno storico precedente: quello della Coppa del Mondo 2007. “Un anno prima della RWC, Jake White (all’epoca coach degli Springboks) venne informato del licenziamento ma poi per questioni di sponsorizzazioni la Federazione fu costretta a far retromarcia rispetto alla sua decisione e sapete tutti come andò a finire. Nel Tri Nations del 2007 vinsero solo una partita su quattro, ma alla prima della RWC inflissero un 36-0 all’Inghilterra (con Eddie Jones fra l’altro consulente tecnico della Rainbow Nations, ndr).
E’ ovvio che vorremmo vincere ogni partita, ma nella realtà nessuno riesce a farlo. L’importante, in ogni caso, è sempre cercare di progredire”.
Capitolo Marler: c’è un apertura
Dopo aver analizzato le proprie scelte con la stampa britannica, parlando degli esordienti, degli infortunati dei co-capitani Hartley e Farrell, Eddie Jones si è soffermato anche sulla situazione dei piloni. I numerosi assenti in prima linea, potrebbero clamorosamente far rientrare Joe Marler – che un mese fa aveva dato l’addio al rugby internazionale – nel giro delle convocazioni: “Ognuno fa le sue scelte, in base alle priorità che si pone nella vita. Marler ha scelto in modo logico e coerente, non posso che augurargli buona fortuna. Gli ho detto che la porta per lui è sempre aperta e che se cambia idea, e la gente a volte lo fa, noi lo aspettiamo”.
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