L’ex azzurro, oggi coach dell’accademy dei Wasps, analizza la situazione del gruppo di Conor O’Shea
Quando un totem del rugby italiano come Andrea Masi (95 caps, quattro Mondiali in azzurro e il titolo di MVP del 6 Nazioni nel 2011) decide di prendere la parola è necessario mettersi all’ascolto. L’ex trequarti infatti in questi giorni era ospite del raduno veronese del gruppo di Conor O’Shea: una posizione privilegiata, dalla quale ha potuto osservare alcuni suoi ex compagni, come Parisse, Zanni e Ghiraldini, e l’ossatura più fresca della formazione azzurra.
L’aquilano si è cosi espresso: “E’ evidente che questo gruppo sia cresciuto molto tecnicamente e fisicamente – ha dichiarato Masi al sito federale – ma quello che mi ha impressionato di più è la crescita mentale di tutti i giocatori: c’è consapevolezza, c’è fiducia, c’è sicurezza. Ci sarà bisogno di tempo ulteriore per avere ulteriori risultati. Potrebbe arrivare qualche errore ma servirà a maturare sia esperienza che fiducia nei propri mezzi.
E’ stato il primo obiettivo di Conor creare un gruppo allargato e avere a disposizione due squadre con giocatori che possano ambire ad un posto da titolare. Questo primo step credo che sia stato raggiunto e la formazione che partirà dal primo minuto contro l’Irlanda a Chicago ne è un esempio. C’è competizione tra i vari ruoli, non c’è un titolare fisso e ogni partita è un vero e proprio test per tutti. Sarà questo che farà vincere questa Nazionale: gli stimoli continui e la competizione “sana”.
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