Si sono concluse le stagioni dei campionati provinciali di Nuova Zelanda, Sudafrica e Australia: ecco come sono andate le cose
Con la giornata di sabato 27 ottobre si sono conclusi tutti e tre i campionati domestici dei giganti dell’emisfero sud: Nuova Zelanda, Sudafrica e Australia. Fatti di accese rivalità e con stili di gioco che dicono tantissimo sul DNA ovale dei rispettivi paesi, le tre leghe nazionali si sono concluse con qualche affermazione sorprendente e risultati meno inattesi.
Mitre 10 Cup
Campione: Auckland
Finale: Auckland v Canterbury 40-33
Il campionato delle provincie neozelandesi si è concluso con il weekend di finali andate in scena fra venerdì 26 e sabato 27. La prima delle due, la finale del Championship, ha visto la vittoria di Waikato su Otago per 36 a 13, garantendo ai vincitori la partecipazione alla massima serie del campionato, la Premiership, nel 2019.
La vera e proprio finale, quella di sabato, vedeva invece di fronte Auckland, dominatrice della stagione regolare, contro Canterbury, squadra con tanti Crusaders in rosa. L’ultimo appuntamento della stagione ha rispettato e forse anche superato le aspettative, in una partita al cardiopalma conclusasi ai supplementari. Gli ospiti sono partiti meglio, conquistandosi una meta di punizione per un crollo volontario del maul in un’occasione decisiva e costringendo Akira Ioane a spendere dieci minuti in panchina per il conseguente cartellino giallo.
George Bridge avrebbe portato ancora avanti i suoi, prima che Tamua Manu muovesse il tabellone anche per i padroni di casa. All’intervallo il punteggio vedeva Canterbury avanti per 20 a 7. La partita l’ha riaperta colui che sembrava averla messa in crisi: da un calcio di punizione ottenuto da mischia, Ioane batteva veloce per sfondare e accorciare il punteggio per i suoi sotto la pioggia battente, e riaprire così la partita. Caleb Clarke e Harry Plummer avrebbero poi concluso con le loro mete la rimonta, fino al 26 a 26 del fischio finale.
Nei dieci minuti di supplementare, Canterbury è di nuovo la prima a ferire, ma Auckland non muore mai: Mike Sosene riesce a pareggiare a quota 33 prima che, all’avvicinarsi del minuto numero 100, Leon Fukofuka trovasse il modo di capitalizzare il break di Melani Nanai e regalare il titolo a Auckland per la diciassettesima volta nella storia. Non accadeva dal 2007.
Currie Cup
Campione: Sharks
Finale: Western Province v Sharks 12-17
Partita sparagnina quella che mette di fronte Western Province e Sharks, le due migliori squadre di tutta la stagione di Currie Cup. Gli uomini del Capo occidentale pagano probabilmente la stanchezza per la vittoria ai tempi supplementari della semifinale di sabato scorso, e riescono ad andare a segno solo con quattro calci di punizione ad opera di SP Marais (3) e Damian Willemse (1).
Il primo tempo scorre noioso: tanti errori da entrambe le parti, una rimessa laterale particolarmente balbettante per Western Province e tante mischie chiuse condizionano i primi 40 minuti, che si concludono sul 6 a 0 per i biancoblu.
La ripresa, però, è di marca Sharks, fino a quel momento peraltro la squadra leggermente più propositiva: al 45′ Akker van der Merwe, poi man of the match, sfonda di potenza per portare i suoi davanti. SP Marais ricaccia gli Sharks in svantaggio con il calcio di punizione del 9 a 7, ma Robert du Preez rende pan per focaccia al collega già al 52′.
I giochi si chiudono quando Tyler Paul schiaccia in meta a nove dal termine, con du Preez che aggiunge i due punti che valgono il 17 a 9. A cinque dalla fine Willemse accorcia a -5 per i suoi, ma non basta. Sharks campioni in una finale intensa, ma con davvero poco spettacolo.
National Rugby Championship
Campioni: Fijian Drua
Finale: Fijian Drua v Queensland Country 36-26
Hanno dominato l’intera stagione e si sono meritatamente laureati campioni: è la storia del 2018 dei Fijian Drua, la selezione figiana di giocatori che militano in patria e che partecipano al campionato delle provincie australiane. La regular season li aveva visti vincere sei partite su sette, perdendo solo contro quei Queensland Country ritrovati poi in finale.
Fra le mura amiche di Lautoka, però, non c’è stato scampo per la squadra dei Wallabies James Slipper e Caleb Timu, campione lo scorso anno. Eppure gli ospiti sono stati i primi ad andare a segno con l’ala Feauai-Sautia, che ha aperto le danze al quarto minuto. Immediata la risposta dei Drua con Radrodro al decimo, raddoppiata dalla meta di Naulago per il 12 a 7 dopo il primo quarto di gioco.
Al 29′ segnava la sua decima meta stagionale la stellina del Queensland Jordan Petaia, secondo centro classe 2000 già visto con l’Australia under 20. La meta riportava dunque avanti gli ospiti, prima che quattro minuti più tardi fossero ancora i figiani a segnare con il seconda linea Albert Tuisue. Primo tempo che si chiudeva dunque sul 19 a 12 per i Drua.
Nella ripresa ancora Tuisue e Veitokani segnavano la quarta e la quinta meta per la squadra, lasciano Queensland sempre a rincorrere. Australiani bravi a non darsi mai per vinti e a rientrare nel break con le mete di Daugunu e Ma’afu. A due minuti dal termine, poi, il calcio di punzione decisivo dell’apertura Veitokani trovava i pali per l’allungo conclusivo, quello del 36 a 26.
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