Il tallonatore ha spiegato perchè non sarà il leader dei “TuttiNeri” contro il Giappone
Nell’ultimo anno ne ha un po’ passate di tutti i colori, dalle concussion ai problemi al ginocchio, e nonostante la sua grande esperienza Dane Coles (56 caps) ha deciso di rifiutare il capitanato degli All Blacks in vista della sfida di sabato prossimo contro il Giappone; in un Test Match che di fatto sarà molto particolare perchè avvierà ufficialmente il countdown verso la Rugby World Cup 2019.
Una scelta a cui non si assiste tutti i giorni, ma che l’avanti ha voluto spiegare direttamente da Tokyo: “Considerando gli ultimi dodici mesi – ha esordito – penso che essere capitano non sia la cosa migliore per me. Se giocherò in questa squadra, potrò comunque avere un ruolo da protagonista. Sosterrò qualsiasi giocatore avrà i gradi di leader, ci sono un sacco di giovani pronti.
Se mi chiedete come mi sento – ha poi proseguito – posso dirvi che percepisco le sensazioni di un esordiente. La cosa più difficile è tornare in sella: ho lavorato duramente per risalire e ora voglio dare ancora molto al rugby neozelandese”.
Sulla partita contro i Brave Blossoms, guidati da una sua vecchia conoscenza come Jamie Joseph (ex allenatore di Coles ai Wellington Lions), il numero due si è così pronunciato: “Era un uomo duro, ma una brava persona. Con lui facevamo un sacco di sessioni d’allenamento difficili: era molto esigente a quei tempi, ma ha forgiato l’etica del lavoro in un molti ragazzi”.
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