Per i ducali l’emergenza è totale in vista della trasferta a Cardiff. Va meglio ai veneti, ma alcuni big restano in dubbio
Mentre a Chicago un’inedita Italia prepara il Test Match di sabato contro l’Irlanda, Benetton e Zebre si interrogano sul da farsi. Alle porte ci sono le sfide contro Ulster e Cardiff Blues nel Pro14, che le due franchigie italiane affronteranno – per la trasferta oltreoceano e per infortuni vari – con squadre scarne se non ridotte all’osso. È soprattutto il caso dei ducali, che come noto partono già da una situazione più complicata rispetto ai veneti per struttura e profondità della rosa. Vediamo nel dettaglio come potrebbero scendere in campo nel weekend.
Un Benetton per provare a vincere
Se contro Leinster la vittoria non poteva essere alla portata, considerando pure la formazione schierata da Leo Cullen, contro Ulster il successo è probabilmente un obiettivo programmato già da tempo da società e staff tecnico. Il confronto con un diretto avversario per un posto nei playoff non sembra però arrivare nel momento ideale, perché oltre ai dodici nazionali impegnati negli USA – Fuser, Pasquali, Bigi, Quaglio, Sperandio, Morisi, Tebaldi, Steyn, Traorè, Ruzza, Lazzaroni e McKinley -, a Monigo dovrebbero mancare anche Sebastian Negri e Robert Barbieri, alle prese con alcuni problemi fisici. Non è certa nemmeno la presenza di Dean Budd e Tommaso Allan, che altrimenti scenderebbero senz’altro in campo per giocare una partita fondamentale nei piani del Benetton.
Gli indisponibili: Ornel Gega, Nasi Manu, Ian McKinley, Abraham Steyn, Federico Zani, Marco Fuser, Tiziano Pasquali, Luca Bigi, Nicola Quaglio, Luca Sperandio, Luca Morisi, Tito Tebaldi, Cherif Traorè, Federico Ruzza, Marco Lazzaroni, Sebastian Negri, Robert Barbieri
In forse: Dean Budd, Tommaso Allan
Chi resta: Derrick Appiah, Alberto De Marchi, Simone Ferrari, Marco Riccioni, Giuseppe Di Stefano (piloni), Tomas Baravalle, Hame Faiva, Engjel Makelara (tallonatore), Irnè Herbst, Alessandro Zanni (seconde linee), Marco Barbini, Giovanni Pettinelli, eventualmente Alberto Sgarbi (terze linee), Dewaldt Duvenage, Edoardo Gori, Giorgio Bronzini (mediani di mischia), Antonio Rizzi (mediano d’apertura), Alberto Sgarbi, Ignacio Brex, Marco Zanon, Tommaso Iannone, Tommaso Benvenuti (centri), Jayden Hayward, Ratuva Tavuyara, Monty Ioane, eventualmente Tommaso Benvenuti, Angelo Esposito (triangolo allargato)
Chi arriva: Michele Lamaro e forse Niccolò Cannone
I reparti più problematici per Kieran Crowley sono la seconda e la terza linea, decimati dalle convocazioni di O’Shea e dai contemporanei acciacchi degli altri. Per Michele Lamaro la convocazione è pressoché scontata, ma non sarebbe certamente una sorpresa rivederlo nel XV titolare dopo l’ottima prova individuale contro il Leinster. Potrebbe esserci spazio anche per Niccolò Cannone, altro permit player sempre dal Petrarca, mentre in prima linea potrebbe rivedersi Engjel Makelara dopo lo stop per la concussion subita a Edimburgo.
Meno problemi in prima linea, nel reparto dei centri e per il triangolo allargato, dove anzi c’è quasi l’imbarazzo della scelta. Antonio Rizzi potrebbe partire per la seconda volta consecutiva dal primo minuto se Allan non dovesse recuperare, e potrebbe avere più palloni giocabili rispetto ad una settimana fa, quando il Leinster ha imposto il totale monopolio sul pallone.
Una possibile formazione del Benetton
15 Jayden Hayward, 14 Ratuva Tavuyara, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Ignacio Brex, 11 Monty Ioane, 10 Antonio Rizzi, 9 Dewaldt Duvenage, 8 Marco Barbini, 7 Michele Lamaro, 6 Giovanni Pettinelli, 5 Alessandro Zanni, 4 Irné Herbst, 3 Simone Ferrari, 2 Hame Faiva, 1 Derrick Appiah
A disposizione: 16 Tomas Baravalle, 17 Alberto De Marchi, 18 Marco Riccioni, 19 Niccolò Cannone, 20 Alberto Sgarbi, 21 Edoardo Gori, 22 Tommaso Iannone, 23 Angelo Esposito
Zebre, modalità sopravvivenza
L’espressione “scelte contate” non si addice molto alla situazione delle Zebre, perché Michael Bradley e lo staff tecnico infatti non hanno nemmeno quelle, se si escludono i permit player. Da quando è arrivato, il coach irlandese sta dimostrando di saper lavorare al meglio anche con quel poco che si ritrova a volte, anche se un’emergenza di tali proporzioni non l’aveva ancora affrontata nemmeno lui. Prendiamo il ruolo di mediano di mischia, per esempio: Violi starà fuori fino a marzo (previsto un rinforzo), Palazzani è in nazionale, Raffaele ha giocato appena 89 minuti dallo scorso anno e Casilio – permit player ‘designato’ dalle Zebre già in estate – si è stirato con il Calvisano.
Con in dieci azzurri negli USA (Bellini, Bisegni, Canna, Giammarioli, Meyer, Biagi, Fabiani, Zilocchi, Tuivaiti, Palazzani), i diversi infortunati (il già citato Violi, Padovani, Mbandà, Licata, Ceciliani e ovviamente Minozzi), Matu Tevi rientrato nelle Tonga per un lutto in famiglia e Lovotti e Castello a riposo, gli uomini a disposizione di Bradley sono appena diciotto.
Gli indisponibili: Mattia Bellini, Giulio Bisegni, Carlo Canna, Renato Giammarioli, Johan Meyer, George Biagi, Oliviero Fabiani, Giosuè Zilocchi, Jimmy Tuivaiti, Guglielmo Palazzani, Matu Tevi, Massimo Ceciliani, Giovanni Licata, Marcello Violi, Edoardo Padovani, Maxime Mbandà, Matteo Minozzi
Chi resta: Gabriele Di Giulio, Giovanbattista Venditti, Francois Brummer, Riccardo Raffaele, Tommaso Boni, Nicolas De Battista, Maicol Azzolini, Paula Balekana, David Sisi, Apisai Tauyavuca, Leonard Krumov, Dario Chistolini, Eduardo Bello, Daniele Rimpelli, Cruze Ah-Nau, Luhandre Luus, Samuele Ortis, Roberto Tenga
Chi arriva: Marco Manfredi, Jacopo Bianchi, Giovanni D’Onofrio
Viste le assenze di Violi, Palazzani, Casilio e Canna, la mediana non potrà che essere composta da Riccardo Raffaele – alla sua prima vera partita internazionale, per di più senza una riserva di ruolo – e Francois Brummer, con Azzolini presumibilmente in panchina. Il sudafricano avrebbe potuto rivestire il ruolo di estremo, come successo nelle ultime settimane, ma la maglia numero 15 dovrebbe invece andare a Giovanni D’Onofrio. Il trequarti delle Fiamme Oro, metaman agli ultimi Mondiali Under 20, è un’ala in teoria, ma già nell’ultima partita di Top 12 contro il Valsugana il beneventano ha agito in quella posizione.
La linea di trequarti sarà completamente inedita, con Nicolas De Battista che torna in campo dopo quasi due mesi dalla sua unica presenza al fianco di Tommaso Boni, e due tra Di Giulio, Balekana e Venditti alle ali. In terza linea mancano tutti, per cui si adatteranno due seconde linee come Sisi e Tauyavuca e verrà confermato Jacopo Bianchi, mentre in seconda una coppia di giovani come Ortis e Krumov proverà a farsi notare. Quello dei piloni è il reparto più folto, per cui ci saranno addirittura dei ballottaggi; come già accaduto in altre occasioni, Bradley potrebbe quindi portarne uno in più in panchina.
Anche in questo modo, tuttavia, un’eventuale lista gara delle Zebre sarebbe di appena 22 elementi. per cui i bianconeri potrebbero essere costretti a ricorrere ad altri permit player. Per i miracoli lo staff tecnico non sembra essere ancora attrezzato.
Una possibile formazione delle Zebre
15 Giovanni D’Onofrio, 14 Gabriele Di Giulio, 13 Tommaso Boni, 12 Nicolas De Battista, 11 Paula Balekana, 10 Francois Brummer, 9 Riccardo Raffaele, 8 David Sisi, 7 Jacopo Bianchi, 6 Apisai Tauyavuca, 5 Samuele Ortis, 4 Leonard Krumov, 3 Dario Chistolini, 2 Marco Manfredi, 1 Cruze Ah-Nau
Gli altri a disposizione: Luhandre Luus, Daniele Rimpelli, Edoardo Bello, Roberto Tenga, Maicol Azzolini, Giovanbattista Venditti
Daniele Pansardi
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