Test Match 2018: uno strano Irlanda-Italia a Chicago, tante incognite per gli azzurri

Il lungo mese di novembre della nazionale inizia dagli States. L’obiettivo? Limitare i danni, per quanto possibile. Kick off alle 21

bellini irlanda italia

ph. Sebastiano Pessina

Breve riassunto dei capitoli precedenti: 12 marzo 2016, Irlanda-Italia 58-15; 11 febbraio 2017, Italia-Irlanda 10-63 (record negativo per gli azzurri); 10 febbraio 2018, Irlanda-Italia 54-19. Il test match in programma questa sera a Chicago è di caratura diversa dalle sfide del Sei Nazioni, ma agli uomini di Conor O’Shea dovrebbe bastare poco per trovare le motivazioni giuste e scendere in campo con un piglio diverso dalle ultime volte. I precedenti sono brutali, ma mai come in questo caso possono essere uno stimolo in più (oppure un ulteriore motivo di sconforto, dipende).

Nell’inusuale cornice statunitense del Soldier Field, insomma, un’Italia profondamente rimaneggiata avrà come traguardo soprattutto quello di limitare i danni il più possibile, il minimo in contesti del genere. Raggiunto quello, ogni passo in più verrebbe considerata una nota positiva. Sì, ma che significa quantificare il “limitare i danni il più possibile”, visti gli ultimi termini di paragone? Restare attorno ad un passivo di circa 20 punti, magari tenendo un ritmo ed un’intensità adeguati per la maggior parte del tempo. Il rischio di essere spazzati via, nella Windy City, altrimenti diventerebbe concreto.

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Da una partita così collocata geograficamente e in calendario, diventa comunque complicato anche solo crearsi delle aspettative su cosa vedremo su come le squadre scenderanno sul terreno di gioco. Eventuali paragoni con l’ultimo Test Match tra due nazionali di prima fascia giocato negli Stati Uniti, ovvero un dimenticabilissimo Galles-Sudafrica a Washington, sembrano però da escludere: l’evento porterà 60mila persone allo stadio, è organizzato insieme ad altre due partite (USA Women vs Black Ferns prima e USA vs Maori All Blacks dopo) e può contare sulla presenza di nutrite comunità irlandesi e italiane nell’area di Chicago. Un’adeguata cornice di pubblico, insomma, sarà assicurata.

I protagonisti in campo, vista la posta in palio relativamente scarna, potrebbero regalare una partita piuttosto aperta nei princìpi di gioco e nelle intenzioni. L’Italia schiera tanti giocatori noti in patria prima di tutto per le proprie doti offensive, per cui sarebbe interessante vedere cosa succederebbe se Conor O’Shea lasciasse le briglie dei suoi piuttosto sciolte in fase di possesso. A preoccupare, invece, sarà in particolare una difesa che contro la fisicità e la malizia irlandese ha sempre lasciato grandi praterie all’Irlanda, oppure semplicemente ha perso il confronto diretto con gli avversari nelle collisioni (si veda Benetton-Leinster della scorsa settimana, per esempio).

Per molti, sarà un’occasione speciale: per Sperandio e Morisi tra i trequarti, che vorranno farsi spazio tra le gerarchie piuttosto rigide del CT irlandese; per Giammarioli, intenzionato a dimostrare di essere un pericolo palla in mano anche al livello più alto; per Meyer e Tuivaiti, ovviamente, che potranno misurarsi per la prima volta al di fuori del Pro14; per McKinley, che giocherà contro la sua Irlanda; per tutti coloro che hanno ancora una chance di andare alla Coppa del Mondo l’anno prossimo, e che ora forse resterebbero fuori dal gruppo.

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Lo stesso obiettivo avranno diversi giocatori dell’Irlanda, la cui competizione interna è aumentata vertiginosamente negli ultimi anni. Della formazione che ha battuto l’Inghilterra e conquistato il Grande Slam a marzo, ad esempio, Joe Schmidt ne ha selezionati solo tre: Ringrose, Aki (sulla cui titolarità si può discutere) e Stockdale, ma la qualità dei 23 in lista gara resta sopraffina.

La partita sarà trasmessa in diretta streaming su DAZN, con calcio d’inizio alle ore 21 italiane.

Le formazioni

Ireland: 15 Jordan Larmour, 14 Andrew Conway, 13 Garry Ringrose, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale, 10 Joey Carbery, 9 Luke McGrath, 8 Jack Conan, 7 Josh van der Flier, 6 Rhys Ruddock (c), 5 Quinn Roux, 4 Tadhg Beirne, 3 Andrew Porter, 2 Niall Scannell, 1 Jack McGrath
A disposizione: 16 Sean Cronin, 17 Dave Kilcoyne, 18 Finlay Bealham, 19 Devin Toner, 20 Jordi Murphy, 21 John Cooney, 22 Ross Byrne, 23 Will Addison

Italy: 15 Luca Sperandio, 14 Mattia Bellini, 13 Michele Campagnaro (c), 12 Luca Morisi, 11 Giulio Bisegni, 10 Carlo Canna, 9 Tito Tebaldi, 8 Renato Giammarioli, 7 Bram Steyn, 6 Johan Meyer, 5 George Biagi, 4 Marco Fuser, 3 Tiziano Pasquali, 2 Luca Bigi, 1 Nicola Quaglio
A disposizione: 16 Oliviero Fabiani, 17 Cherif Traore, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Marco Lazzaroni, 20 Federico Ruzza, 21 Jimmy Tuivaiti, 22 Guglielmo Palazzani, 23 Ian McKinley

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