Amarezza e delusione fra le fila del Benetton, uscito perdente dallo scontro frontale con Ulster. Davanti ai microfoni Ezio Galon, Dean Budd e Michele Lamaro
“Abbiamo giocato un primo tempo da 80% di possesso e territorio, saremmo dovuti uscire all’intervallo con 21 punti segnati, è questo il problema. Poi è chiaro che la partita l’abbiamo persa nella ripresa” dice Ezio Galon, presente davanti ai microfoni della stampa nel post-partita di Benetton-Ulster, persa dai Leoni ieri pomeriggio a Monigo con il punteggio di 15 a 10.
“Sapevamo che, dopo averli dominati nel primo tempo e aver chiuso sul 7 a 3, l’inizio del secondo tempo sarebbe stato decisivo – prosegue l’assistente di Kieran Crowley – “Ed è lì che siamo stati dominati.”
“Adesso serve stare con i piedi per terra e continuare a lavorare. Dobbiamo incominciare a vincere qualche partita in trasferta per poter tornare in corsa. L’unica via è il rigore individuale nel lavoro e nell’attenzione ai dettagli.”
La sconfitta di sabato è infatti un duro arresto per la marcia verso i playoff del Benetton, peraltro arrivata contro una diretta avversaria della medesima conference.
Alle parole di Galon fanno eco quelle del capitano dei biancoverdi, Dean Budd: “Non eravamo mai stati così dominanti su quaranta minuti, dovevamo chiudere lì la partita.”
C’è la delusione sul volto suo e del giovane Michele Lamaro, i due volti di questo Benetton, che di fronte ad Ulster opponeva una formazione che ben dosava esperienza e gioventù. Univoca la direzione indicata: ai biancoverdi adesso servono risultati importanti contro le squadre che li precedono in classifica per poter riagganciare il treno dei playoff. L’unica ricetta è il lavoro duro, come sottolinea anche Budd, e la consapevolezza di sé stessi e dei propri mezzi.
“Tolta Leinster con l’organico al gran completo, siamo sul livello di tutte le altre squadre – afferma Galon – Questo penso e voglio che i ragazzi lo sappiano.”
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